Eretico di SienaIeri a Boboli; domani a Siena (con 5 Ps)? - Eretico di Siena

Ieri a Boboli; domani a Siena (con 5 Ps)?

Di ieri la clamorosa notizia: l’ex Soprintendente di Firenze, la dottoressa Cristina Acidini (dimessasi il 22 settembre del 2014 dall’incarico in oggetto), è stata duramente condannata dalla Corte dei conti per avere concesso gratuitamente il parco di Boboli alla società Multipromo, per una serie di eventi che sarebbero andati a valorizzare il locus amoenus fiorentino, tra il 2010 ed il 2011.

La cosa potrebbe fare fischiare le orecchie a qualcuno anche a Sienina, forse?

 

IERI BOBOLI; DOMANI SIENA?

A parte l’entità della somma da pagare per la Acidini di tasca propria (170mila euro, mica male), ciò che preme sottolineare è soprattutto un altro aspetto: tra Boboli ed il caso senese che viene subito in mente (Piazza Jacopo della Quercia, davanti al Facciatone, assegnata – senza alcuna Gara di evidenza pubblica – ad Opera laboratori), ci sono varie ed evidenti differenze, nessun dubbio al proposito.

Un principio, però, resta comune: due luoghi di straordinaria bellezza, e pubblici per consolidata tradizione, sono stati generosamente ceduti dalle autorità competenti a privati, che li hanno usati SOLO per fare (o almeno cercare di fare) soldi, cassa. Ed è proprio questo, che i Giudici della Corte contestano, condannando la dottoressa Acidini:

“Nei fatti la Multipromo (la società cui erano stati concessi gli spazi, Ndr), lungi dallo svolgere un “servizio pubblico”, si è atteggiata nel concreto ad impresa esercente pubblici spettacoli, destinati a pubblico pagante e non certo ad attività di promozione e valorizzazione del “bene” Giardino di Boboli”.

Sostituite a Boboli Piazza Jacopo della Quercia, e a Multipromo Opera laboratori: il tutto combacia perfettamente con l’operazione “Divina Bellezza” iperpubblicizzata nell’estate 2015 (ed ora, pare, in procinto di tornare in auge).

Mettiamo che la concessione della grande e prestigiosa Piazza senese non sia stata del tutto gratuita, di certo se non di un regalo, si è trattato di un “semi-regalo”, da parte della Giunta Valentini; ed è ancora più certo che proiettare una sorta di polpettone a mezzo fra Walt Disney e Spielberg, spacciandolo per Storia di Siena, non abbia in alcun modo contribuito alla autentica valorizzazione del luogo.

Ai fenomeni (termine ormai sdoganato, no?) che obiettavano che “tanto in Piazza Jacopo della Quercia non ci va mica nessuno”, “di giorno è più che altro un parcheggio”, risponde – ovviamente riferendosi a Boboli – la Corte dei conti, stigmatizzando proprio il fatto che un Bene pubblico sia stato reso non fruibile durante gli eventi targati Multipromo (aiutata sfacciatamente dall’allora vicesindaco Dario Nardella, secondo la Corte stessa):

“Non sembra neppure che essa abbia migliorato la fruibilità, posto che durante il periodo della manifestazione una rilevante parte di Boboli è stata SOTTRATTA ALLA PUBBLICA FRUIZIONE”.

Un luogo pubblico, sottratto alla “pubblica fruizione”: ciò che a certi fenomeni sembra cosa da poco o niente, per la Corte dei conti è cosa rimarchevole assai; ma a Sienina, lo sappiamo, siamo sempre più ganzi, no?

Perché il vulnus acclarato dalla Corte dei Conti è proprio questo, pare davvero di capire: un luogo PUBBLICO di rilievo culturale, può essere ceduto a privati SOLO a patto che gli stessi lo valorizzino davvero. Cosa che, certo, NON è avvenuta per la proiezione del polpettone sul Facciatone.

A proposito: meno male che ora c’è il Facciatone aperto, ogni sabato, alle 6 di mattina, per albeggiare in loco; sull’idea – certo originale – si può discutere, e non la vogliamo stroncare sul nascere: basterebbe però evitare i soliti toni trionfalistico-pubblicitari. Sabato scorso non si arrivava a trenta persone, addetti ai lavori compresi: dunque i trionfalismi della Nazione sembrano davvero eccessivi.

In attesa che la Corte dei conti metta auspicabilmente le mani dello Stato nel portafogli di qualcuno, chiudiamo in bellezza: nei giorni scorsi, l’Assessore Pallai ha detto solennemente che a Siena non c’è spazio per i Sightseeing bus, i tamburlani turistici che fanno bella mostra di sé  in altre Disneyland turistiche, che magari hanno una struttura urbana leggermente differente da quella senese; perfino i martinellati l’hanno presa in giro, per il suo pugno di ferro su una cosa che più ovvia non poteva essere.

Come abbiamo detto e scritto tante volte, ogni città d’Arte ha l’Assessore al Turismo che si merita…

 

Ps 1 L’Assessore “rimpastato” Paolino Mazzini difende, con l’ardore intellettuale che si può immaginare, il Sindaco bisindagato Valentini Bruno, dopo il “fenomeno” affibbiatogli da Scaramin Scaramelli; senza ironia alcuna, a questo giro ha ragione da vendere l’Assessore: se lo Scaramelli vuole usare certi termini, smetta di rappresentare le istituzioni (il mondo andrebbe avanti lo stesso, almeno per qualche anno).

Inizi piuttosto, lo Scaramelli, a fare il blogger anche lui: si guadagna parecchio meno che in Regione, ma c’è parecchia più libertà. Noi speriamo davvero – anche se non accadrà – che il Valentini lo quereli di brutto…

Ps 2 A proposito di colleghi bloggers: da leggere di corsa (of course) il pezzo di Bastardo senza gloria sul “farfallato rosso” Francesconi (con annesso commento ereticale); da meditare bene, invece, l’editoriale del Santo di ieri; per quanto concerne il professor Giovanni Grasso: se si trova una sede opportuna, noi a moderare un incontro, tosto assai, sui Bilanci della Università veniamo volentieri. Molto volentieri, anzi.

Ps 3 In non mi ricordo quale film Usa, un personaggio dice all’altro che, per capire a fondo gli States, uno deve imparare bene il baseball e le sue regole; forse questa frase potrebbe iniziare a valere anche per il Sistema Monteriggioni di quando c’era Lui…

Ps 4 Ci ha lasciato, ieri mattina, Gianroberto Casaleggio, ideologo del Movimento 5 stelle; dire che comunicasse simpatia, sarebbe davvero troppo; non aggiungere che talune idee da lui difese fossero strambe assai, sarebbe sbagliato; descriverlo come un difensore della democrazia interna al Movimento, sarebbe disonesto intellettualmente.

Gli deve però essere riconosciuto di avere creato una proposta politica in Italia davvero inedita, che a breve – per meriti suoi, ed anche per demeriti altrui – potrebbe diventare forza di Governo. E con tutto l’impegno che ci potrebbero mettere, i grillini i danni prodotti dall’assoluta continuità Berlusconi-Renzi non li potrebbero certo fare…

Ps 5 Il faro politico di questo blog, la sua genuina guida morale, Denis il Verdini, ieri era in un’aula di Tribunale per il crack del Credito cooperativo fiorentino (perché fargli perdere tempo, proprio a lui che deve riformare finalmente l’Italia?); ha detto “non sono un bandito come vogliono dire”.

No, Denis, non ti crucciare, è solo invidia: guarda e passa, l’Italia ha bisogno di te!

3 Commenti su Ieri a Boboli; domani a Siena (con 5 Ps)?

  1. Eretico scrive:

    L’incontro dei pentastellati sulle banche, ed anche sul caso David Rossi, è alle 21,15 di stasera a Palazzo Patrizi.

    L’eretico

  2. Otrebla scrive:

    Di Cristina Acidini peraltro ricordo un discreto romanzo (La Lupa e il Leone) ambientato ai tempi della guerra di Siena (1554/5).

  3. Mario Ascheri scrive:

    sabato pomeriggio al Pendola per Sergio Micheli: carica per favore!

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