Eretico di SienaLa domenica del villaggio: Stalin, il Papa (et multa alia) - Eretico di Siena

La domenica del villaggio: Stalin, il Papa (et multa alia)

- 19/06/16

Dopo una domenica di pausa, torna con ricco menù l’appuntamento culturale del dì di festa. Oggi scriviamo di un libro che narra dello stalinismo più cupo (il Grande Terrore), poi delle parole di ieri di Papa Francesco sul matrimonio (parole stravolgenti, nel senso etimologico del termine). In più, le due consuete rubriche domenicali.

Buonissima lettura, dunque!

 

“IL METEREOLOGO”: VIVERE E MORIRE SOTTO IL GRANDE TERRORE

“Vivere e morire sotto Stalin”, sarebbe potuto essere il sottotitolo del romanzo (ma è un romanzo?) di Olivier Rolin “Il metereologo” (Bompiani, 2016; pagg. 160, 17 euro).

Il libro – frutto di meticolosa ricerca storica, ed in cui la parte romanzata è pressoché assente – narra le vicende di Alexsej Feodos’evic Vangengejm.  Chi era costui? Era il metereologo più importante dell’URSS staliniana, tra l’altro precursore dello sfruttamento dell’energia solare e di quella eolica. Nato da una famiglia della piccola nobiltà, era un bolscevico convinto e determinato, che cotidie lavorava per implementare le capacità agricole della sua Patria, peraltro in quei sanguinari anni Trenta più propensa a cercare (e trovare) lo sviluppo industriale, attraverso i celebri Piani quinquennali.

L’età di Stalin, dunque: sul quale l’autore – fra le altre cose – riporta un azzeccatissimo passaggio di D. Grossman, a proposito della morte del dittatore georgiano: “Stalin morì senza che ciò venisse pianificato…morì senza l’ordine personale del compagno Stalin. Quella libertà, quell’autonomia della morte conteneva qualcosa di esplosivo che contraddiceva la più recondita essenza dello Stato”. Una pagina sublime, per comprendere dall’interno lo stalinismo.

Torniamo però allo sfortunato protagonista del libro.

Ebbene, un giorno del 1934, il metereologo viene arrestato, e rinchiuso in un gulag (alle isole Solovky); fatti 3 anni di prigionia, nel 1937 viene giustiziato, senza ovviamente pietà e senza che si capisca neanche bene quale sarebbe stata la sua colpa (genericamente “sabotaggio controrivoluzionario”); un appiglio – ci suggerisce l’autore – potrebbe risiedere nel fatto che nei documenti da lui redatti (scritti con linguaggio ovviamente ipertecnico) non veniva citato Stalin…

Una storia come tantissime altre, dunque straordinariamente esemplare; al centro del volume, Rolin ha fatto inserire dei disegni (e delle foglie attaccate a fogli) che il deportato aveva spedito alla figlia piccola, con le annesse didascalie, in chiave anche pedagogica. Voleva insegnarle qualcosa, anche dal gulag.

Ed ecco che il protagonista, a questo punto, non è più un nome (uno dei tantissimi), ma diventa un uomo, con le sue passioni ed il suo amore paterno. Il tutto – inutile dirlo – non può non portare alla più autentica pietas: verso Alexsej, e verso la figlia. Che non rivedrà mai più il suo affettuoso padre…

 

SUPERARE PAOLO VI?

Papa Francesco ieri ha detto pubblicamente (il fatto è riportato da vari quotidiani) che è meglio un matrimonio ben preparato attraverso una convivenza, che un matrimonio frettolosamente riparatore; ha aggiunto poi che non pochi matrimoni in chiesa non sono celebrati in piena legittimità cristiana.

Forse ci siamo abituati, assuefatti alle uscite del Pontefice argentino, un po’ tutti (quorum ego), dunque si rischia che certi passaggi scivolino via come acqua di ruscello. Ci rendiamo conto di cosa ha detto il Papa, solo poche ore or sono?

Una tradizione plurisecolare di dottrina cattolica che viene spazzata via, a volere estremizzare (ma neanche troppo); non si può non comprendere l’imbarazzo dei cattolici tradizionalisti, e non solo la loro. Se però Francesco non si vuole fermare alla sparata ad effetto, deve dare sostanza teologica ex cathedra a ciò che dice; per esempio, mettendo mano ad una nuova Enciclica, che in qualche modo superi la “Humanae vitae” (luglio 1968), di Paolo VI.

Il documento che fu una autentica doccia fredda per i cattolici conciliaristi, che capirono che la Chiesa stava perdendo il tram della modernità. Per Paolo VI, infatti, non esiste neanche la possibilità della contraccezione (neppure “in previsione dell’atto coniugale”), fra due persone; ne consegue che oggi si apre il seguente vulnus: secondo un Papa, una coppia potrebbe/dovrebbe andare a convivere, si presuppone more uxorio; secondo un altro Papa (Paolo VI), quella stessa coppia non potrebbe usare alcun tipo di precauzione (se non i metodi naturali, si capisce…).

Ed in ogni caso, la verginità prematrimoniale è ormai di fatto superata dalla Chiesa stessa; che tempi, quelli in cui Renzo cercava in tutti i modi di affrettare il matrimonio, per potere avere Lucia. Già era difficile fino ad oggi, spiegare questo passaggio ai ragazzi; ora, diventerà quasi impossibile!

 

LEGGI CHE TI PASSA: L’INQUINAMENTO LUMINOSO

Oggi ci occupiamo di inquinamento: ma non di quelli tristemente più noti (atmosferico, acustico, delle falde et cetera); ci occupiamo di quello legato alla luminosità. Come nel caso degli altri, tutto dipende da dove si viva, per ovvi motivi che è inutile spiegare.

Semmai giova riflettere sul fatto che l’uso eccessivo, h 24, di luce artificiale (oltre agli evidenti costi economici) comporta per gli umani (come per le piante) una autentica alterazione del cosiddetto ritmo circadiano, quella sorta di “orologio interno” che regola tante cose, in primis il ritmo veglia/notte, con tutte le conseguenze del caso.

Morale della favola: insieme al silenzio, dovremmo imparare a riappropriarci del buio.

 

IL CRETINO DELLA SETTIMANA

Solita premessa: siamo elitari, e pieni di idiosincrasie. Ciò detto, vorremmo sapere chi sarà il cretino (ovviamente, a migliaia) che il 5 settembre prossimo (o nelle date successive), spenderà un minimo di 30 euro per andare all’Arena di Verona ad ascoltare il Trio Conti-Pieraccioni-Panariello.

Intendiamoci: 5 minuti davanti al televisore, Panariello si lascia vedere volentieri (Pieraccioni, nemmeno quello), e Conti è il novello Pippo Baudo. Ma spendere per vedere cazzeggiare (mi si scusi lo stilnovismo) tre amici di cotal risma…

 

Ps Oggi conferenza dell’augusto padre nella tenuta dei Cinelli Colombini, tra Montalcino e Sant’Antimo; tema, la rivalità Siena-Firenze nei secoli. Interminabili gli spunti, si capirà; prendiamone, per oggi, solo uno: l’introduzione della moneta aurea (il fiorino), nella Firenze di metà Duecento. Diventerà una sorta di dollaro ante litteram, come detto oggi dall’augusto padre; con un’aggiunta: Dante odiava il fiorino (il “maladetto fiorino”), perché nella sua visione di città aveva imbastardito la purezza dei tempi passati, della Firenze di Cacciaguida.

Laudatio temporis acti e basta, o anche qualcosa di più?

7 Commenti su La domenica del villaggio: Stalin, il Papa (et multa alia)

  1. Eretico scrive:

    Il pezzo è stato scritto ad urne aperte, ovviamente; delle elezioni Amministrative scriveremo, con dovizia di dettagli, domani. Quando dovrebbe arrivare il Rinvio a giudizio del Bisindagato Valentini Bruno (salvo rinvii, ipotizzati da Sunto).

    Segnalo il pezzo di ieri del Santo, con interventino ficcante anche dello scrivente.

    Buona settimana, l’eretico

  2. anonimo scrive:

    Caro Professore
    Ogni persona ha in antipatia qualche persona e tu ce l’hai con Stalin. Giusto…..
    invece le cose non sono propio così. E’ grazie a quel cattivone che la Russia domina lo spazio con i suoi missili, ed è grazie a quel cattivone, che oggi la Russia a vinto in eurasia. Ed è grazie a quel cattivone che le sanzioni europpe hanno fatto un baffo alla Russia.
    Che ridere da sbellicarsi, vedere i capi europei rovinati dalla loro intelligenza, ed hanno rovinato le loro industrie. Che furbi…. che strateghi…..
    Io penso che Stalin lo faranno Santo.
    Quello che dice il Papa non mi interessa, la chiesa ha perso tutto il suo potere, ed era
    Nella comunicazione prete, vescovo, papa e viceversa E cosi poteva fare molte cose.
    Oggi vi è il web e il deep web. Quindi in molyi ne possiamo fare a meno.
    Riguardo alle elezioni, il centro destra è scomparso. Il pd ha preso una batosta che non si riprenderà. Rimangono i grillini ed hanno due possibilità. Di portare entro una settimana alla guardia di Finanza tutto ciò che puzza di bruciato, nelle amministrazioni, altrimenti finiscono arrostiti nei prossimi due mesi.
    Ho anticipato perché stasera parto per Zurigo il lavoro non puo attendere.

    • Paolo Panzieri scrive:

      Devo ammettere di non aver mai pensato a Stalin in termini di simpatia o meno.
      Sulla sua santità, però, ho qualche residuo dubbio.
      Fatto sta che se davvero la proprietà privata fosse un furto in Russia non si sarebbe ancora prescritto ed i nuovi(?) ricconi che calano a Forte dei Marmi magari sarebbero tutti dei criminali da processare …
      E sono certo che lo zio Beppe lo avrebbe fatto più che volentieri.
      Per il resto, lo Zar Putin in confronto a tutta la paccottiglia degli attuali premier occidentali – concordo – pare uno statista vero!
      Non sarà mica anche lui dopato dalla federazione sportiva Russa?
      Deve essere per questo che ogni tanto al G8 lo lasciano a casa e gli applicano le sanzioni ….

  3. VEDO NERO scrive:

    Caro eretico non sono d’accordo riguardo il ‘cretino della settimana’ che pagherà per vedere il trio Pieraccioni-Conti-Panariello. Io a Verona non ci andrò, ma se trovo un biglietto per lo spettacolo a Firenze sarò tra gli spettatori. C’è molto di peggio in questo mondo, i tre mi non hanno mai deluso, a me sono sempre stati buffi e simpatici. Almeno sono rimasti sempre i ‘bischeri’ di sempre non come Benigni che ora vuol fare la persona seria, servo del potere. E poi uno non è obbligato a pagare per vederli, semmai resta a casa. C’è una cosa che proprio invece mi fa sentire un cretino, pagare a luglio il canone RAI per pagare un giornalista ultraottantenne, sempre servo del potere, che anche ora sta pontificando sul primo canale, ma che andasse in pensione. Per non parlare della coppia di ‘Che tempo che fa ‘ deprimente e volgare. Ci sarebbero anche tanti vecchissimi personaggi che ancora ci vengono propinati dalla Rai, ma l’elenco sarebbe lunghissimo. Ecco i veri cretini sono quelli che alimentano l’ascolto di questi programmi televisivi. Tralascio il ciccione balbuziente e pelato che è ritornato su Rete 4, ma almeno qui non si paga canone. E la sua bella sposa con quella voce a ranocchia, ma chi è quel cretino che la guarda?

  4. Anonimo scrive:

    “METEREOLOGO” è un tuo vezzo o uno strafalcione da matita blu?

    • Eretico scrive:

      A Michael, all’Anonimo (ed agli altri):non è un vezzo, ovviamente avete ragione voi; o sono diventato disgrafico immantinente, o forse avevo sbevuzzato troppo, domenica sera (ed ancora le urne erano aperte)…

      Buona notte, l’eretico

  5. margh. scrive:

    Riguardo alla posizione di questo Papa sulla convivenza more uxorio (io sono una che si è sposata dopo 8 anni di fidanzamento e ho fatto un figlio dopo altri 5 anni) e sulla contraccezione, mi viene da farti una domanda:ma voi maschietti possibile che le donne le considerate solo oggetto di soddisfazione sessuale e non persone con cui costruire qualcosa? Ma perché non vi comprate una bambola gonfiabile o non andate direttamente a troie? Tra l’altro io sarei per riaprire i casini,purché le ragazze non siano sfruttate e si autogestiscano in culo ai papponi.

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