Eretico di SienaLa domenica del villaggio: Battisti, il razzismo et alia - Eretico di Siena

La domenica del villaggio: Battisti, il razzismo et alia

- 11/07/16

Prima della pausa estiva, eccoci all’ultima puntata della rubrica culturale della domenica; oggi (di lunedì: la finalissima degli Europei ci ha distolti dal sacro dovere bloggeristico…) scriviamo del centenario della morte del patriota italiano Cesare Battisti, e poi della vexata quaestio del razzismo, negli States e da noi. Infine le rubriche, as usual.

Buona lettura, dunque!

 

CESARE BATTISTI: EROE O TRADITORE?

Domani – 12 luglio – saranno cent’anni esatti dall’uccisione di Cesare Battisti, avvenuta per impiccagione (ripetuta due volte!) nel celebre castello trentino del Buon consiglio, la cui visita raccomandiamo caldamente.

Ormai i tempi dovrebbero essere crocianamente maturi per un dibattito storiografico sereno e pacato sulla sua (di notevole spessore) figura, mentre invece – come sottolineato da un denso intervento, venerdì su Repubblica, di Paolo Rumiz – la questione Battisti è ancora aperta, e capace di mobilitare (più dalla parte dell’accusa, che da quella della difesa, peraltro).

In un tempo così avaro di idealisti e di politici preparati, una figura come quella di Cesare Battisti (niente a che vedere con il sanguinario terrorista omonimo) davvero svetta, senza neanche bisogno di patine retoriche. Persona preparatissima, geografo ante litteram (sì, perché c’è stato un tempo in cui prima di entrare in politica si sentiva il dovere di acculturarsi), di Battisti ci piace ricordare un paio di cose, meno conosciute: fu una sorta di anticipatore del D’Annunzio e delle sue “radiose giornate di maggio”, dal versante però dell’irredentismo democratico, dell’interventismo di Sinistra, con interventi e comizi da autentico agitatore politico (lui, che era deputato del Parlamento a Vienna, da dove aveva iniziato una battaglia politica dall’interno per l’irredentismo); inoltre, il giorno prima dell’uccisione – al termine di un Processo farsesco, degno del Terrore staliniano – fu portato in giro per Trento, in una sorta di Via crucis: austriaci, ed austriacanti, che lo sbeffeggiavano e lo deridevano, gli sputavano e lo percuotevano. Una scena stomachevole.

C’è chi, nel 2016, continua a considerare Cesare Battisti un traditore; noi invece, per quello che vale, ci inginocchiamo, davanti ad una figura di questo genere. E – consci che non ci può ascoltare – gli chiediamo scusa per chi lo offende…

 

LA “BOMBA” DEL RAZZISMO: USA ED ITALIA

Veniamo dalla settimana dei fatti di Dallas (e non solo di Dallas), ma anche da quello di Fermo, con la morte del povero nigeriano ucciso da un autoctono (sulla dinamica, Accusa e Difesa combatteranno un bel duello, ma resta – inqualificabile – l’epiteto iniziale del fermano alla moglie della vittima).

In estrema sintesi, verrebbe da dire: loro – gli americani – non hanno ancora finito; noi – gli italiani – abbiamo appena iniziato.

Del tutto necessario, il cercare di trovare – ed al più presto – una strettissima via di mezzo, fra l’aperturismo da politicamente corretto (praticato spesso da chi nelle periferie mette piede solo quando sbaglia strada), ed il razzismo xenofobo, mai ammesso come tale (mai sentito, in Italia, un razzista che si autodefinisce tale).

Nel caso di Dallas, poi, al contrasto fra afroamericani e Polizia (innegabile), si aggiunge l’elemento del reducismo, dello stress post traumatico: l’assassinio texano era un reduce dall’Afghanistan. E non solo: il soggetto in questione è stato eliminato da un robot, telecomandato; ultima frontiera della guerra, giusta applicarla anche nelle operazioni di polizia (con il rischio dell’abuso)? O forse, semplicemente, quella in corso negli Usa è appunto una guerra?

Di certo, l’elezione di Obama doveva essere il suggello positivo di un secolo e mezzo di guerra civile strisciante, mentre invece sembra in qualche modo avere fatto riemergere uno scorrere di odio che, carsicamente, non si era mai interrotto.

Come scritto sopra: loro, non hanno ancora finito; noi, abbiamo appena iniziato…

 

LEGGI CHE TI PASSA

Questa settimana, a proposito di Salute, ci piace segnalare l’iniziativa di ieri del Corriere della salute, che ha voluto mettere in guardia i suoi lettori dagli eccessi del salutismo (ortoressia, vigoressia, ipocondria et multa alia).

Sulla vigoressia, per esempio: a quale sportivo – non solo della domenica – sarà sfuggito il fatto che ci siano autentici “malati” di lavoro fitnico? Gente che non ha ancora capito che 3 o 4 maratone in un range temporale ridotto, fanno autentico danno, invece che il contrario; gente che si prosciuga in palestra, senza gli opportuni tempi di recupero, e si potrebbe continuare.

E quanto all’ortoressia (pensando al cuoco di Crozza…), che dire? Che quando vi invitano in un buon ristorante e non andate perché lì non potete essere sicuri della qualità del cibo, forse è il caso di andare. Da uno specialista di disturbi mentali…

 

IL CRETINO DELLA SETTIMANA

Al termine degli Europei (complimenti al Portogallo!), ci sta tutto, il premio di questa settimana: cretino – all’ennesima potenza – chi continua a sostenere che “tanto ai rigori è solo fortuna”, che sono “una lotteria”. Allenamento ad hoc, esperienza, freddezza e lucidità: sia per chi calcia, che per i portieri. Sì, ma “è tutta fortuna”. La mamma dei cretini è sempre incinta, no?

 

Ps 1 Come detto, la Rubrica culturale va in ferie estive, per lasciare spazio – la domenica – ad una nuova rubrica, in cui chi scrive racconterà di luoghi ed eventi – credeteci – stimolanti assai. A partire da domenica prossima…

Ps 2 Noi lo stiamo facendo morire di eutanasia (neanche tanto eu), ma nell’Inghilterra del Brexit (crasi di due termini latini, peraltro), il Latinorum ha una seconda giovinezza; Gianna Fregonara – sul Corrierone di ieri – ci informa di campus ad hoc, in cui i giovani virgulti, d’estate (!), frequentano corsi intensivi, a partire dai 12 anni. “Latin camp” da 700 sterline (800 euro) a settimana, vitto ed alloggio incluso. Meditate, gente, meditate!

Ps 3 Iniziativa stimolante da parte di Ali (Artisti liberi ed indipendenti) di Casciano di Murlo: con inizio il 16 luglio (fino al 21 agosto), all’abbazia di San Galgano 100 quadri di artisti toscani, che interpretano i colori dell’italico tricolore, ognuno a proprio modo.

Ps 4 Off topic, ma non del tutto: leggete il Santo – che cita i dati di Siena Tv – sul Turismo in the city of Siena. Ne riparleremo, tranquilli.

15 Commenti su La domenica del villaggio: Battisti, il razzismo et alia

  1. Un aspirante vegano scrive:

    Caro Eretico, sono d’accordo su tutto ed ho apprezzato moltissimo che tu abbia ricordato la figura di Cesare Battisti. Non concordo invece sul discorso di critica al salutismo: a parte il fatto che non mi sembra coerente con uno sportivo come te, resta il fatto che se gli eccessi vanno certo evitati, meglio rischiare di essere sobriamente ipocondriaco che fare una vita malsana…

    • VEDO NERO scrive:

      Nel mezzo sta la virtù, io non sarò mai un vegano, un po’ di carne non ha mai ucciso nessuno, basta non esagerare. E poi anche l’attività fisica deve essere moderata specie ad una certa età, ormai i convocati alle Olimpiadi sono stati chiamati. Poi a me, scusate tanto per la digressione, ma queste Olimpiadi moderne mi sembrano solo una vetrina di dopati, sono arrivati a certi livelli sportivi inumani e poi il dilettantismo è solo un fantasma, tutti sponsorizzati e pagati molto bene.

  2. anonimo scrive:

    Caro Professore
    Chi non ha avuto un antenato che ha fatto la prima guerra mondiale? Io possego un diario del bisnonno dove sono annotati i giorni di guerra. E annota che sul piave in piena in ritirata avevano con se un bambino che poi fu perso una volta passato il fiume……. Non aveva una grande convinzione della guerra, ma rassegnato la fece.
    Ecco secondo lui fu una guerra contro gli imperi religiosi, austrungarico e Russo cristiani, e ottomanno mussulmani. Ed ora pare si stia ripetendo si ammassano truppe ai confini Russi contro la civiltà Cristiana ortodossa. E abbiamo una guerra fra Sunniti e Sciti che non si capisce a chi giova, dato che se andassero d’accordo potrebbero vivere da signori.
    Riguardo alla immigrazione non credo che nessuno sia razzista anzi se c’è lavoro son tutti ben visti.
    I guai vengono quando uno è ospite e sai come dice il proverbio. L’ospite è come il pesce dopo due giorni puzza.

  3. Paolo Panzieri scrive:

    Obama è stato – a parer mio – deleterio anche sotto questo aspetto oltre a quelli sotto gli occhi di tutti in politica estera (primavera araba, Isis, Afghanistan etc.).
    Infatti, se il Presidente di una nazione mette in dubbio per primo la capacità dello stato che rappresenta e della sua magistratura di gestire secondo le regole queste situazioni ed anzi pare sottolinearne esplicitamente l’ingiustizia, non solo si rischiano gli scontri di piazza, ma si moltiplicheranno inevitabilmente questi episodi, che a parole si vorrebbe scongiurare.
    Uno statista avrebbe preteso ed ottenuto piuttosto il rispetto della legge in tutti i sensi, facendo pesare il suo innegabile peso politico di capo dello stato, per cercare di fare davvero giustizia.
    Ma Obama alla fine è solo un radical chic, anzi un inutile chiacchierone ….

  4. Edoardo Fantini scrive:

    Cesare Battisti era un cittadino austriaco, addirittura un parlamentare austriaco. Scoppia la guerra e lui si arruola fra i nemici dell’Austria e spara sugli austriaci. Titola l’Eretico:”Cesare Battisti: eroe o traditore?”. Mah…

  5. quellodigracciano scrive:

    Sulla nomina di Barroso alla guida di Goldman Sachs che opinione hai?

  6. Anonimo scrive:

    Ma del Berlinguer non se ne parla?

  7. VEDO NERO scrive:

    Su Cesare Battisti.Mi dispiace che ho notato sentendoli in tram o nei bar mentre fanno merenda, happy hour e simili, che molti giovani confondono Cesare Battisti con il fu cantante e musicista Lucio Battisti. Quanti ne ho sentiti dire che vanno in Via Lucio Battisti al Liceo Scientifico o al Bandini. La voglia di studiare è poca e poi anche certi professori che fanno sempre partire la Storia dagli Assiri Babilonesi, Sumeri e poi quando arrivano agli inizi del XX secolo iniziano a rallentare, così i ragazzi sanno tutto dei Sumeri e vicini, ma conoscono superficialmente quello che è successo nei tempi recenti e ne sono accadute tante di cose. E pensare che siamo sotto il centenario della I Guerra Mondiale 1915-1918! Ah già anche il nostro Comune ha scordato che il Parco della Rimembranza sotto la Fortezza è dedicato ai senesi morti in quella ‘inutile strage’, nessuna manifestazione, corona, nulla, siamo in linea con la situazione morale e storica di questa povera Italia. Che tristezza!

    • margh. scrive:

      Caro VedoNero, ti confesso che quando facevo il liceo (classico) mi divertivo a spacciare via Cesare Battisti per via Lucio Battisti e via Tozzi per via Umberto Tozzi, raccontavo anche che viale Mazzini è stata intitolata all’omonimo Augusto architetto che ne disegnò l’attuale sede della direzione generale MPS. O che ti devo di’…si vede qualcuno ci ha creduto e ha tramandato queste facezie. Ma giuro che io scherzavo. Qualche strullo mi deve aver preso sul serio. Ha ha ha :)

      P.S.: ho sentito dire anche San Lustio Bandini, e San Sedoni..ma qui non c’è il mio zampino.

      • VEDO NERO scrive:

        Eh, si, in fondo sono peccati di gioventù, ma la differenza è che tu lo facevi per scherzo, ma da molti, purtroppo, l’ho sentito dire convinti.

  8. VEDO NERO scrive:

    Per la miss ‘Brindisino’ con che tipo di bevanda lo farà ora, dato Siena è quella città toscana che ha perso più presenze turistiche nel 2015? Con l’olio di ricino?

    • semplici8 scrive:

      Non è vero, sono quelle discole delle strutture ricettive che non comunicano le presenze, dice il Sindaco. È’ per questo che i dati della Provincia sono diversi. Ma, da sempliciotto quale sono, e pronto a cospargermi il capo di cenere qualora dicessi una cazzata, mi domando: se non comunicano le presenze, non pagano la dovuta imposta di soggiorno? E se i due meccanismi sono sganciati, non è sufficiente verificare quante imposte di soggiorno sono state pagate?

  9. margh. scrive:

    Sul razzismo. A chi argomenta (tra i vari argomenti xenofobici) che gli immigrati ci portano via posti di lavoro si può tranquillamente rispondere (come si sapeva da tempo peraltro) che non è così, in quanto gli immigrati accettano di fare lavori “scarsamente qualificati” laddove gli occidentali tendono a “rifiutare lavori umili e mal retribuiti”, così si legge sul Fatto Quotidiano: http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/07/11/i-migranti-pagano-la-pensione-a-620mila-pensionati-italiani/2896774/. (A parte il fatto che in una società civile ed evoluta i “lavori umili e mal retribuiti” non dovrebbero nemmeno esistere secondo me, ma questo è giusto un dettaglio!)
    Tranquilli dunque. I lavori demmerda li fanno gli immigrati, e ci pagano pure i contributi e le tasse consentendoci di avere le nostre pensioni. Tutto ok dunque, parola del Fatto Quotidiano. Peccato che continuando di questo passo i poveri malcapitati faranno quasi certamente la fine che è toccata ai loro colleghi a Singapore, la NY dell’oriente, in cui certi lavori tipo il cameriere, il manovale, il conducente ecc..insomma i cosiddetti low-end jobs (altrimenti detti lavori demmerda)vengono retribuiti in base all’etnia di appartenenza. Mi spiego meglio,se fai il manovale e sei indiano prenderai un tot all’ora,se sei cinese un tot,se sei africano un tot, e via dicendo. Io trovo che sia atroce. Questo sì che è razzismo vero. Sono ridotti come schiavi. E succederà anche qui se non ci mettiamo in testa che non è così che li stiamo aiutando. Bisogna risolvere il problema a monte, nel loro paese. Bisogna aiutarli a rendere vivibile il loro paese di provenienza. E’ inutile che continuino a scappare. Scappano da una realtà di merda per venire a farsi schiavizzare da un’altra realtà di merda. Che senso ha?

  10. Americano scrive:

    Obama con la sua arroganza e presuntuosa attitudine ha riaperto una ferita razziale che si stava lentamente chiudendo.
    Martin Luter King e’ stato un predicatore di pace e fratellanza tra i popoli; questo ha seminato zizzanie e creato divisioni razziali dal primo giorno che sfortunatamente e’ diventato presidente degli USA.
    Non parliamo poi della economia che ha danneggiato con tutta la burocrazia e la introduzione di leggi che non possono essere applicate perche troppo ingiuste e burocratiche come la “obama care”.

  11. Paolo Panzieri scrive:

    Prima di parlare di razzismo o formulare giudizi affrettati secondo i soliti stereotipi (Boldrini docet), vanno sempre vagliati i fatti ed i comportamenti delle persone, indipendentemente dal colore della pelle http://www.ilgiornale.it/news/cronache/fermo-ora-vedova-ritratta-versione-falsa-parlo-male-italiano-1284161.html

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