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La Coop sei tu, ma potrebbe darti di più (e 5 Ps)…

Oggi parliamo – anche nella puntata de “Il martedì dell’eretico” (Siena tv, ore 20) – di Coop, e dell’aspetto meno noto (ma molto più remunerativo) della sua attività: la gestione del risparmio dei suoi soci. Alcune cose crediamo possano/debbano essere dette, e visto che circolano in modo quasi sotterraneo, è invece bene dare un modesto contributo affinché emergano.

Buona lettura a (quasi) tutti, dunque!

UNA MATTINA ALLA COOPPE

Lunedì mattina pre-natalizio, parcheggio della Coop delle Grondaie (piano terra, per la precisione): giornata fredda, ma gradevole; qualche domandina, al volo, ai clienti-Coop: “Lo sapete da dove arrivano i maggiori ricavi per la Coop in cui state per andare, o dalla quale siete appena usciti?”: come previsto, fra chi gentilmente si ferma e risponde (perché c’è anche chi non si ferma e si allontana in gran fretta, nonché chi si stizzisce alla sola domanda, perché la Coop è la Coop, eh), non ce n’è mezzo, dicasi mezzo, che sappia rispondere in modo appropriato.

Come potrebbero farlo, in effetti, essendo queste informazioni semi-occultate, confinate in qualche giornale non allineato come Il Fatto (o nascoste all’interno della grande stampa, nelle pagine dell’Economia), ed in tv più di Report e di pochissimo altro non si arriva?

Ebbene, la risposta alla succitata domanda è la seguente: NON certo dalla vendita dei prodotti enogastronomici (buonissimi, per carità di Zeus!) arriva il grosso dei ricavi cooppardi, proprio no; il pezzo forte sta nella gestione del risparmio, cioè dei dindini che gli zelanti soci Coop affidano alla cooperativa stessa, la quale a sua volta li remunera.

Benone, peraltro, ma certo meno di come potrebbe: anche perché – è bene che si sappia – qualche rischio c’è, a consegnare i propri risparmi alla Coop. Quantomeno, è bene essere ben informati, ecco tutto…

Negli ultimi 5 anni (range di medio periodo), il giro di affari dell’ammontare della raccolta del risparmio supera di gran lunga quello delle vendite dei prodotti (fino a raggiungere la cifra iperbolica di 11,3 miliardi di euro, fonte Corriere della sera, maggio 2016: ovviamente relegato nella sezione economica, letta solo dagli insiders): un giro di denaro paragonabile a quello di una banca di medie dimensioni, per intenderci (e quasi ci si comprerebbe la fu Antonveneta, quasi…).

Tutto il giro di quattrini – non essendo le cooperative delle banche – non è controllato (?) dalla vituperata Banca d’Italia, ma dal Ministero Economia e Finanza (MEF). Su ciò che concerne le stringenti norme sul riciclaggio, per esempio, a quanto consta le norme che valgono per le banche, per le Coop NON esistono, fino a prova del contrario. Tanto le mafie, in Italia, non esistono, non è forse così?

Dal sito “Solo Finanza” (non certo antipatizzante con le Coop), traggo quanto segue, dedicato ad informare chi mette i soldini in loco: nelle Coop, non esiste assolutamente la garanzia che esiste invece per i depositi bancari , nel caso di fallimento (la soglia di 100mila euroni, quella cogente persino in caso di bail in, ma solo per le banche).

C’è poi, ovviamente, una rigidità di fondo a livello logistico: le operazioni si possono effettuare solo nel supermercato di cui si è soci. Ma soprattutto, trattandosi di prestito ad un debitore unico, siamo in sostanza nel caso di una obbligazione di una società privata: il rischio di batterci una boccata, quello c’è (vedasi il caso delle coop di Trieste e di Udine: 20mila persone avevano affidato circa 130 milioni a due supermercati: ed hanno perduto tutto, senza alcun ristoro). Essendoci dunque un rischio connesso all’investimento (che nel caso delle Grondaie – abbiamo letto – non può eccedere i 36mila euro), il rendimento secondo molti analisti dovrebbe essere maggiore (nell’ordine del 4/5%), di quello che effettivamente è quello medio (che non può superare la resa dei buoni postali, aumentata di 2,50 punti).

Insomma, la Coop sei tu, ma potrebbe anche – visto il rischio – darti molto di più…

Venenum in cauda: a parte i soliti insiders, alzi la manina chi conosce Turiddo Campaini (Empoli, 1940)? Trattasi del fondatore di Unicoop Firenze (per alcuni, una sorta di Gandhi toscanota), il quale incidentalmente, filantropo ed impegnato nel sociale come è, è stato per più di 10 anni tondi tondi nel Cda di banca Mps, essendone financo vicepresidente (anche nel momento d’oro di Antonveneta, per esempio, stazionava nel Cda). Nell’ottobre del 2013, ovviamente per motivi personali (il fatto di avere chiuso il 2012 in deficit a causa della partecipazione di Unicoop alle vicende bancarie targate Mps, niente poteva entrarci), lasciò il prestigioso incarico; nel 2010, l’insospettabile Campaini aveva scritto, con Pietro Jozzelli, un libro autenticamente pornografico, di cui lo scrivente conserva gelosamente una ormai rara copia: “Un’altra vita è possibile – Quando i valori dell’uomo condizionano le leggi del profitto”.

Nella quarta di copertina (l’unica cosa da leggere, se minori di 18 anni), si trova il seguente incipit: “Gli uomini non sono soltanto consumatori, ma persone dotate di VALORI ETICI di fronte ai quali anche la legge del profitto deve venire a patti”. Mandate a letto i bambini, per piacere, prima di continuare la lettura…

Ps 1 Ottimi bloggers, oggi: il Santo ha un pezzo sulla questione dei pelouche, da leggere in punta di normativa (ne parliamo anche in trasmissione, peraltro); Carlone, da par suo, nello Stanzino digitale svaria fra Mps e politica, e pubblica il risultato del sondaggio che sarebbe in mano ai piddini: Valentini sotto quota 30% (27), Fulvio Bruni (stando fermo) a quota 34%.

Ps 2 La professoressa Stefania Bariatti neo-Presidente di banca Mps: se per essere politicamente corretti dobbiamo gioire (prima donna Presidente), gaudeamus igitur; la continuità con l’indagato e dimissionario Falciai, però, è del tutto palese.

Ps 3 Audizione Padoan, ieri, in Commissione parlamentare sulle banche (al netto della Boschi, che ora non ci interessa): si nega ogni pressione sulla sostituzione, sul campo, di Fabrizio Viola in favore di Morelli. Mah…

Ps 4 In un grave incidente stradale nei pressi di Capalbio, sull’Aurelia che avrebbe voluto diversa, è morto Altero Matteoli; riposi in pace, ci mancherebbe, e sincere condoglianze ai suoi cari: lo ricordiamo però come un pessimo Ministro dell’Ambiente, a livello nazionale, nonché come uno dei fautori dell’appeasement fra Pd e centrodestra a livello locale.

Ps 5 Stasera, ultima puntata de “Il martedì dell’eretico” prima della pausa del Sol invictus, e dunque ultima puntata della seguita rubrica “Faccia da schiaffi”, con implacabile clippe annessa (stasera si esibisce Gino Paoli); nel frattempo, i lettori aiutino un pochino la redazione: chi è la faccia da schiaffi 2017? La motivazione più stimolante e meglio documentata, sarà citata alla ripresa delle trasmissioni, a gennaio: anonima o firmata che sia.

 

9 Commenti su La Coop sei tu, ma potrebbe darti di più (e 5 Ps)…

  1. VEDO NERO scrive:

    Eccezionale puntata di oggi. Cosa avranno pensato le donnine della Cooppe e omini degli orti? Avranno capito che è tutta una fragatura? Bello è predicare bene e razzolare male. Ma arriva sempre la resa dei conti. Insomma la Cooppe fa la concorrenza al Babbo Monte, e anche con regole più elastiche, tradimento! Un altro mito sinistrorso sfatato. E poi gli orsi hanno vinto contro una Giunta ottusa e incompetente. Ma al brindisino del Campo sotto l’alberello natalizio c’era il Valentini, ma mancava miss brindisino Pagliai, incredibile. Faccia da schiaffi indovinata e pure la canzone di Paoli, adattissima al sindaco di Monteriggioni e pure al suo ex ora nostro. Faccia da schiaffi 2017? La concorrenza è fortissima, l’avvocato “boccoluto” Mussari, lo Scaramelli, il Renzi, il Fiorenzani, il Minucci, la Pagliai. la Senesi e tanti altri, ma per me l’irraggiungibile, l’insuperabile è solo il nostro Sindaco Valentini. Con quel suo simpatico (sig) sorriso, sempre in posa in prima fila in qualunque momento a deliziarsi della sua perfetta dentatura. E dato che si è candidato per essere di nuovo sindaco (almeno sono finora le voci), chissà se riderà quando verrà sicuramente bocciato a furor di popolo, perché non penso che i senesi saranno così bischeri a riconfermare un elemento del genere. Sarebbe un autentico suicidio per la Città. Ultimo pensiero che esula le storie cittadine, ma interessa la Storia nazionale, verrebbe voglia di mettere il tricolore a lutto perché il ritorno del “re nano” in Italia sarà per sempre una ferita per chi crede in questo Paese. Per il suo gesto vigliacco dell’8 settembre merita molto meno rispetto addirittura dei repubblichini che combatterono contro i partigiani, loro avevano un ideale, sbagliato che non condividerò mai, ma almeno ci hanno messo la faccia e la vita per sostenerlo; al “nano” bastava fosse rimasto al fianco del suo Esercito ed organizzare la difesa contro i tedeschi, invece lo lasciò in completa balia dei nuovi nemici. Anche suo figlio Umberto non fu da meno doveva rimanere a Roma per difenderla dalla rappresaglia nazista. Si dimostrò alla bassezza di suo padre. Ed ora quei vergognosi dei suoi discendenti lo vorrebbero addirittura al Pantheon, ma vadano a quel paese.

  2. Beatrice scrive:

    il pd per liberarsi del valentini lo vogliono convincere a presentarsi alle elezioni nazionali. Poveretto è solo un modo per dargli il benservito. Valentini SIENA non è la tua città, tutt’altro

    • manunta scrive:

      turiddu ,raffa ,dio bonino, nemmeno la lirica.
      ps la coop friuli ,ha fatto il via non solo ai soci ,ma anche ai soci dipendenti, tfr? si ciaone, e posto di lavoro perso dall’ oggi al domani.
      Cavate i quattrini da ogni dove ,non danno piu una sega e c’ e’ solo da avere sorpresucce, occhio la ce ragiona di abolire il limite dei 100.000 euro in caso di bail in , mattone, materasso, fate voi, che stiantino le banche e chi ci lavora. parassiti luridi ,che vadano a vangare.

      Cari mia il futuro dei pdoti e’ nelle cooperative d accoglienza,e in quelle di lavoro ,a patto che facciano lavorare gli stranieri sgravi fiscali a chi assume rifugiati stranieri,ultima porcata del conte gentiloni.
      pd ?,un cancro in metastasi, la sinistra in italia? un incrocio tra una tenia ,e un baco di sego. Parassita i vivi e mangia anche le carogne.
      Chi ancora vota pd , o e’ un beneficiato, o e’ un demente irrecuperabile.
      tertium non datur.
      Anzi tertium datur in caso trattarsi di pdinisenesi, tertium=pinchelloni.

  3. Mefistofele scrive:

    Titolo del pezzo STREPITOSO, caro Eretico!
    Come sempre, i coopardi, da buoni ex comunisti ora democristian-piddini, staranno zitti e buoni: l’importante è che meno omini degli orti (e consorti) sappiano dei rischi che corrono.
    Per il Faccia da schiaffi 2017, secondo me, non c’è corsa: essendo Valentini Bruno oggettivamente fuori classifica, la palma va al suo vice-Sindaco Mancuso. Che fa finta di non essere mai stato nel Pd…

  4. Paolo Panzieri scrive:

    Intervengo soltanto per dire che essendo un professionista ecosostenibile, sempre attento al territorio (direi praticamente finitimo), fortemente animalista ed ovviamente molto molto progressista: io sto cogli orsi bianchi di via del Capitano!
    Soltanto dei biechi reazionari oscurantisti (non erano mica orsi Bruni o magari Mori!) contrari al protocollo di Kyoto e non solo, avrebbero potuto prendersela gratuitamente con loro.
    Parafrasando il Santo: pora Siena.
    Pori orsi!
    Nessuno aveva niente di meglio e più rilavante da fare?

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