Eretico di SienaLa Tata della porta accanto (e 3 Ps) - Eretico di Siena

La Tata della porta accanto (e 3 Ps)

La città è scossa per l’ennesimo caso di cronaca nera: solo per scrivere del 2019 (appena iniziato!), abbiamo un omicidio ancora non del tutto chiarito (quello di Castelnuovo scalo, e non crediamo di poterci rinfrancare perché il Comune è solo contermino), più questo clamoroso caso di maltrattamenti a bambini piccolissimi da parte di una “tata” (e tralasciamo tutti i contorni della vicenda Mps-diamanti, che ormai mediaticamente non interessa troppo: un plauso a Nicola Borzi che l’aveva tirata fuori con ampio anticipo); se condite il tutto con gli “eccelsi” servizi di Quarto grado che, ogni quindici giorni, ritirano fuori vecchi piatti stracotti  sul Caso-Rossi, con orgette di complemento, diciamo che non c’è da annoiarci. Quando eravamo ragazzotti, si diceva che a Sienina non succedeva (quasi) mai niente: che dire, se non che le cose sono cambiate assai?

LA TATA DELLA PORTA ACCANTO

Difesa con vigore dall’avvocato Riccardo Pagni (come è giusto che sia), la “tata” Patrizia Madotto è ai domiciliari; da quello che si capisce, l’evidenza del materiale probatorio raccolto dalla Procura (Pm Silvia Benetti) è fuori discussione, per quanto il legale della Madotto si appelli al fatto che le registrazioni sarebbero calibrate non alla giusta velocità (peraltro, l’indagine non si basa solo sulle riprese di cui sopra). L’avvocato Pagni sostiene (Corriere di Siena odierno, Guarino) che al massimo, contro la sua assistita, si potrebbe arrivare a formulare l’ipotesi di reato di eccesso di mezzi di correzione. La strategia difensiva pare essere così chiara: strategia del contenimento del danno, non altre strade percorribili.

La cronaca giudiziaria è, per lo scrivente, in larga parte un qualcosa del passato (e difatti ci si occupa in modo analitico solo di casi pregressi, a partire dal Caso-Rossi), quindi oggi – scritto quanto sopra – ci si limita a fare qualche commento-considerazione, soprattutto di taglio antropologico, sul contesto, sul contorno del gravissimo fatto emerso in questi giorni.

LAPIDIAMO SUI SOCIAL?

Lo scrivente ha da anni lanciato un suo slogan – sia sul blog, che in televisione, figuriamoci negli incontri pubblici in biblioteca Comunale -, che riprende volentieri: “Meno Facebook, più libri”. Uno slogan che si ribadisce con più forza che mai.

Figuriamoci, dunque, quanto si aderisca alla campagna – che mi dicono molto, molto violenta – nei confronti della “Tata Patrizia” su Fb ed affini; resta però sul tavolo una domanda, antropologica e mediatica ad un tempo, di capitale cogenza: lo “sfogatoio” dei social, con la sua indubbia violenza verbale, alimenta l’aggressività, o viceversa, in qualche modo, la canalizza e la convoglia (nel caso, depotenziandola), tra l’altro di fronte ad un caso che si squaderna, di fronte all’opinione pubblica, con una carica di gravità emotiva enorme? Prevale insomma l’area frontale, o viceversa il cervello emotivo? Il dibattito – come e più di altre volte – non è aperto: è apertissimo, e potrebbe riservare sorprese…

TOTALE VICINANZA AI GENITORI, CON UN’OSSERVAZIONE

Chi è vittima (i bambini, in primissimo luogo; subito dopo, i genitori), è vittima: senza ma e senza se. Punto e basta. Ciò non esime però da qualche riflessione sul tema (a maggior ragione dopo avere visto che anche i martinellati ed altri, pur tra mille comprensibili, dovute, cautele, hanno oltrepassato il Rubicone in tal senso): possibile che i genitori non avessero sospetti, di fronte – per dirne mezza, che ci pare incredibile – ad una “Tata Patrizia” che si faceva avvertire per whattsap prima di fare venire padri e madri a prendere i pargoli, impedendo poi, agli stessi genitori, di entrare all’interno della struttura (privatissima), per presunti motivi igienico-sanitari?

La questione, insomma, è questa (come ben sa chi lavora nelle scuole di ogni ordine e grado), partendo da Via Pisacane, e scrivendo poi del tutto in generale: si vuole sottolineare  una certa qual asimmetria genitoriale – di certi genitori, si capisce -, la quale spinge taluni padri e madri ad iperpreoccuparsi di cose del tutto secondarie e marginali, tralasciando al contempo di occuparsi con la dovuta attenzione di cose di importanza assoluta, quanto alla formazione dei loro amatissimi (sia scritto senza ironia) figli. Altro dibattito da aprire?

TATA BIPARTISAN

A questo giro, pare che la politica si  sia ritagliata un piuttosto basso profilo: la Tata Patrizia ha un passato con le Liste civiche (diede le dimissioni nel 2010), ma ha anche appoggiato politicamente il figlio di Tiziano Renzi (cosa letta sempre dai martinellati); ergo, la questione si risolve con un reciproco fair play politico (salvo – si lascia immaginare – qualche scheggia impazzita per l’appunto sui social). Chissà come sarebbe andata se la par condicio non fosse stata rispettata, eh…

Ps 1 Sabato, alla Comunale, big event con l’opinionista del Corriere della sera Aldo Cazzullo, Annalisa Bruchi e lo scrivente (ore 17): si presenterà “Mps: cronaca di un disastro annunciato – Contributo per la memoria storica della città”. Una raccolta di interventi su Mps, nel decennio 2008-2018. Non si deve ovviamente essere concordi su tutto (a partire dalla lettura del Caso Rossi, per esempio), ma il succitato “contributo” per tabulas c’è, quindi l’occasione è ghiotta assai. Vi aspettiamo.

Ps 2 Rispetto ai fatti politici nazionali della settimana: inverecondo (nel senso etimologico del termine) il salvataggio in Commissione del Ministro Salvini da parte dei pentastellati (vedremo cosa accadrà in aula, perché i giochi potrebbero non essere chiusi). Scelta lucida di Di Maio (per se stesso, però): si salva il Governo del qui ed ora, decretando al contempo la lenta, ma inesorabile, marginalizzazione (estinzione?) del Movimento. Che verrà votato solo dai percettori del reddito di cittadinanza, alla fine…

Ps 3 Ai renziani che parlano di “giustizia ad orologeria” prendendosela, e con quale veemenza (leggete Fassino, please!), con la Procura fiorentina che ha chiesto gli arresti dei Renzi, forse sfugge un piccolo dettaglio: il passaggio dal Gip (è lui, che ovviamente ha dettato la tempistica); e poi, basterebbe guardare i nudi fatti: tutte cose bagatellarie, quelle che emergono in modo documentale? E sull’abbassamento della soglia di punibilità penale per l’Iva non corrisposta (fino a 250mila euroni, guarda caso), Renzi junior regnante, niente da dire? Infine: il coro dei berlusconiani-salviniani che sbraitano a favore di Renzi, non dovrebbe indurre a qualche salutare riflessione? Aveva ragione Gaber: non c’è da temere Berlusconi, ma il Berlusconi che è in noi…

17 Commenti su La Tata della porta accanto (e 3 Ps)

  1. Paolo Panzieri scrive:

    Anche l’asilo Cip e Ciop di Pistoia era un asilo privato …
    Nella fattispecie la Nazione definisce la titolare “presunta educatrice” e riferisce che la stessa “risulterebbe peraltro con procedimenti penali per maltrattamenti”.
    Chi controlla coloro ai quali affidiamo i nostri bambini?
    Comunque meglio le strutture pubbliche.

    • Eretico scrive:

      Caro Paolo,
      figurati se non concordo sul tuo finale!
      A Rosa Bianchi (nome un pochino sospetto, peraltro): a sentirla così, qualche sospetto viene; vediamo come andrà a finire il concorso: wait and see…

      L’eretico

      • Rosa Bianchi scrive:

        Forse anche indipendentemente da come possa finire il concorso mi sembra che ci sarebbe da chiedersi, visto l’articolo recentemente apparso in cronaca cittadina, per quale motivo una Compagnia di una decina di anziane suore decida di pagare per quindici anni lo stipendio di un professore universitario a Bologna. Vista la storia di tale Compagnia non ci si poteva aspettare una finalità più legata ad esempio al settore caritativo ? Due milioni di euro sono tanti. Qualche opera di bene ci poteva anche saltare fuori.

        • Anonimo scrive:

          Mi sembra che il ragionamento non faccia una piega, anche perché questa associazione (molto benestante, sembrerebbe) dovrebbe avere ben altre finalità e attualmente sta impegnandosi in attività che con la carità (cristiana o meno poco importa) sembra non abbiano nulla a che fare: Ricordo recentemente un progetto molto pubblicizzato per Siena capitale dello sport o cose simili,francamente non ricordo come si chiamasse il progetto. Anche in questo caso non credo le suorine fossero molto interessate.
          Visto che A Siena, purtroppo, i poveri non mancano e che due milioni potrebbero far comodo in tante situazioni, sarebbe il caso, forse caro Eretico,di non attendere l’esito del concorso, ma capire prima se ciò che fanno è lecito e a chi giova.

    • Paolo Panzieri scrive:

      Federico “il Santo” [subito] completa ed approfondisce la notizia da par suo: https://ilsantodisiena.com/2019/02/22/una-storia-triste-lasilo-degli-orrori-da-facebook/
      Molti sarebbero gli spunti, tante le considerazioni e le cose da scrivere sotto ogni profilo.
      Penso, però, che basti leggere ….

  2. Rosa Bianchi scrive:

    Ho letto in cronaca cittadina alcuni articoli sulle vicende della Fondazione Piccolomini e sui beni lasciati dalla Contessa Bianca per le sue opere caritative ed assistenziali. Dall’articolo pare che una larga parte di questi beni, circa due milioni di euro, andranno all’Università di Bologna per pagare lo stipendio per quindici anni ad un professore ordinario di storia contemporanea, che sarebbe proprio il settore concorsuale del Presidente della Fondazione, attualmente solo ricercatore. E se il concorso appena bandito lo vincesse proprio questo ricercatore ? Non c’è un notevole conflitto di interessi in questa storia ? Che ne pensa l’Eretico di questa vicenda ?

  3. jane scrive:

    Salve Eretico, hanno chiuso (salvo refusi) la pagina FB dell’asilo, i commenti erano effettivamente violenti. Attendiamo processo .. Ad ogni buon conto, l’art. 571, primo comma c. p. enuncia che “Chiunque abusa dei mezzi di correzione o di disciplina in danno di una persona sottoposta alla sua autorità, o a lui affidata per ragione di educazione, istruzione, cura, vigilanza o custodia, ovvero per l’esercizio di una professione o di un’arte, è punito, se dal fatto deriva il pericolo di una malattia nel corpo o nella mente, con la reclusione fino a sei mesi.”

    Invece l’art. 572, primo comma c. p., statuisce “Chiunque, fuori dei casi indicati nell’articolo precedente, maltratta una persona della famiglia o comunque convivente, o una persona sottoposta alla sua autorità o a lui affidata per ragioni di educazione, istruzione, cura, vigilanza o custodia, o per l’esercizio di una professione o di un’arte, è punito con la reclusione da due a sei anni”

  4. Fabio Pacciani scrive:

    Raffaele, non ne so molto ma la nota di Rosa Bianchi merita attenzione ed approfondimento

  5. manunta scrive:

    I genitori magari prima di scegliere un ristorante passan mezzo pomeriggio su’ trip advisor, i figli spesso li affidano con meno attenzione.
    Piu’ vicino trovo l asilo meno tempo perdo,meno mi costa, piu’ posso far
    il comodo mio.
    Se e dico se chi fa’ figlioli pensa o crede che siano al primo posto tra
    le cose di cui preoccuparsi, in tal caso ,farebbero meglio a valutare e cercare di conoscere bene le persone a cui li affidano.
    Fb alimenta l imbecillita’ , dalla quale posson poi fruttificare altre robe,
    alimenta l abitudine a non ragionare, a esprimere non idee ma’ rigurgiti
    emotivi, e’ propedeutico alla liquidazione della corteccia prefrontale, come giustamente accenna il Raffa.

    l’Idiocrazia trovo’ pulpito e chiesa
    ognuno che di smartphone sia dotato
    predica ringhia e condanna a stesa

    poi dopo dice, almen mi so’ sfogato
    senza bisogno di dover ragionare
    ch’ e’ cosa ormai retaggio del passato

    datemi l occasion pe’ altrui esecrare
    senza star a far uso del cervello
    tre righe non di piu’ posson bastare

    ci metto una faccina pe’ condillo
    e vai, dopo mi sento sempre meglio
    come a vuota’ vescica con il billo

    diarrea emotiva sementata a spaglio
    da’ mandria pascolante “social mente”
    che s’e’ “evoluta”a digitare il muglio

    evoluzion davvero interessante
    d’ un nuovo “uso” di cervello e mente

  6. Fede Lenzi scrive:

    Ciao Raf, mi pareva di aver lasciato due commenti, ma non li vedo… lenzinata mia? Comunque, in uno chiedevo dove leggere Fassino, nell’altro difendevo Ungaretti dal futurista Manunta

    • Eretico scrive:

      Caro Fede,
      direi si sia trattato di mera “lenzinata”, peraltro adesso rimediata; quanto a Manunta, anche io ritengo – l’ho già scritto una volta, forse due – che sia davvero troppo severo con Ungaretti (mentre invece ho apprezzato assai il componimento di ieri, ore 18,18).

      Ad majora, l’eretico

    • manunta scrive:

      Cari fedelenzi e Raffa

      Ho un attenuante , mentre da bimbetto aspettavo di vede’ l irene papas prima mi dovevo sorbire lo sbiasciante vecchierello da voi ipersopravvalutato
      che introduceva dentiera acciottolante le puntate dell odissea ,un si poteva senti’ ne’ vede’.
      Da li in poi fu’ odio,
      Monti e Pindemonte pe’ Omero.

      Vedi fede ,a uno che preferisce monti e pindemonte a ungaretti ( su’ omero) gli dai
      di futurista?
      un c hai capito nemmen mezza seghina.

      che marinetti ed anche ungaretti
      entrambi furono nterventisti
      sicche’ furon tra l architetti

      di certi tempi sanguinari e tristi
      per me certi presunti ‘ntellettuali
      considerati e molto bene visti

      son roba da butta’ in pasto a maiali
      chi guerra auspica lui senza vergogna
      e poi della trincea descrive i mali

      fomenta guerra e di minchiate sogna
      sarebbe da affogallo in una fogna

      vediamo se ntendi fede.

  7. manunta scrive:

    Sempre pe’ soliti due.

    https://www.antiwarsongs.org/canzone.php?id=45828&lang=it

    Gioacchino Belli .
    Roba seria ,che seri si puo’ esse solo con satire e rime
    non con du’ merdosi e ipocriti settenari sciolti, scritti da’ un imbecille
    ( ungaretti) che prima fomenta l interventismo, e poi, dopo in trincea
    settenarieggia ad mentulae canis scioccolum ( sciolto/i)sull autunno che s’ e’ andato a cercarsi e che ,quando era estate ha invocato arrivasse.
    Ribadisco chi a scuola insegna ungaretti e non Belli , in trincea c andrebbe mandato lui.
    Fede ora ti fo’ le didascalie , se un capisci nemmen ora , va’ bene esse sodo,ma un’ esagerare.

    si sta’ come d autunno
    sull alberi le foglie

    al gran poeta, di guerra le voglie
    gli son passate dentro la trincea?
    chi chiama guerra sol sangue raccoglie

    fece lui parte di stupida canea
    che a guerra abbaia e dopo si lamenta
    si’ come fa’ la gente piu’ babbea

    da’ vero idiota bene lui si presenta
    e sempre c ha l applauso assicurato
    di gente ch’ e’ piu’ dura della menta

    cervello spento e capo assodato
    che fedelenzi ha ben rappresentato

    Ungaretti? ve lo meritate, vi calza a pennello.

  8. manunta scrive:

    https://www.facebook.com/849820514/posts/10161631494090515/?sfnsn=mo

    Badate che robina, genitori d oggi ,
    allora un ragazzetto( cittino) chiappa una nota
    di biasimo da un insegnante da far firmare ai genitori per presa visione.
    Il genio falsifica la firma( male, bischero t avevi a allenare come tutti quelli un po’ vispi) la prof/maestra lo sgama, il maldestro torna a casina e recita(bene) la parte del poro bimbo traumatizzato dal rimprovero per la firma falsa.
    Totale? denuncia da parte dei genitori alla maestra per abuso dei mezzi di correzione. 571 c.p.
    E ,badate bene richiesta di € 34.000 di risarcimento danni.
    Lo dico, lo scrivo, se il pm da’ luogo a procedere contro la maestra , vadaffanc..o.
    Se non condannano i genitori a risarcire la maestra per lite temeraria ,rivadanaffanc..o.
    Genitori avete sceso tutti li scalini ,ormai siete iti, vi fate prendere per il culo a stesa a nastro a rondema’, ai ragazzi piu’ che mettergli lo smartphone in mano, non siete piu’ boni a insegnargli nulla, gli fate anda’ a scuola di cazzate sui social , ferragni e sferaebbasta, eccoli i modelli, e qualsiasi cosa facciano li difendete sempre e comunque, porini senno’ si traumatizzano e poi c’ e’ da spendere per lo psicologo.

    Sareste voi da rieducare .

    Comunque cari genitori, se v hanno fatto leggere ungaretti a scuola ,avete diritto alle attenuanti, e eventualmente potreste, stavolta a buon diritto denunciare il vostro vecchio insegnante di lettere/italiano,
    per istigazione alla favaggine,plagio ,circonvenzione di minore e crudelta’ mentale conclamata.

  9. manunta scrive:

    ungareggiando sciolto alla poli s.
    per fluviali poetiche correnti

    trascinato pel serchio
    tra fario e barbi
    e appoi
    tra’ lucciperca nilotici
    e finalmente
    tra i timallidi isontini

    L ammetto si
    l ho ascoltata
    dalla sua viva voce
    Ho palpitato
    ho pianto mi son strutto
    a tale punto che la mano unta
    sulla fredda tastiera m’ e’ partita
    e su,’ quel sacro fiume
    sul patrio nostro isonzo
    su’ di quell urna
    mi ci parti’ pe’ rima
    di daglielo di stronzo

    dopo la commozion pel gran poeta
    legga l bon fedelenzi
    anco i commenti

    manunta omaggia du’ volte
    il gran patrio vostro poeta
    contrito ,afflitto piegato
    ritorta e coriacea fibra
    indocile all universo
    et ali suoi architetti
    duode’ du’ odi
    una sciolta come diarrea
    in stile gastroenterico
    poetico ungarettico

    l altra nei commenti al video,

    https://youtu.be/mpN0lhY0wJA

    , Belli Risi Scola Germi Flaiano siamo come c han descritto loro .
    di ungaretti non se ne sentiva il bisogno, sbrodoloso cazzaro, manierista pomposo, guerraiolo e fascio, o vediamo n quanti sete a difendilo,e con quali argomenti.
    vada nculo lui e le docili fibre.

  10. Eretico scrive:

    Ci ha già pensato Paolo Panzieri, ma ribadisco che il pezzo caricato dal Santo sulla Tata Patrizia è da non perdere (con video autopromozionale annesso, come ciliegina finale).
    Ieri appuntamento affollatissimo alla Comunale su Mps, con Cazzullo e la Bruchi: ovviamente ne scriveremo (un pezzo anche sulla Nazione odierna).
    E finalmente svelata l’avversione (eccessiva, a nostro parere) di Manunta per Ungaretti: lui, Manunta, aspettava la non resistibile Irene Papas, e gli propinavano il poeta. Ma l’attesa è essa stessa piacere, no?

    Buona, laicissima e financo paganeggiante, domenica a tutti, l’eretico

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