Eretico di SienaTris da coprifuoco: mascherine, Bezzini, paura (e Fedez) - Eretico di Siena

Tris da coprifuoco: mascherine, Bezzini, paura (e Fedez)

Ci perdonerà Massimo Fini, ma come si fa a non scrivere ancora di Covid-19, di grazia? Nel Senese, nonostante la brutta notizia dei due morti alle Scotte (uno peraltro appena arrivato da fuori) data ieri, la situazione appare sotto controllo, ma con questo virus è davvero il caso di dire che non si può mai essere tranquilli, anzi.

LE MASCHERINE TARGATE FIAT

Martedì mattina, durante una lezione, abbiamo finalmente ricevuto uno stock di mascherine: di produzione Fiat (Fca), in particolare dallo stabilimento di Pratola serra (Avellino); economia di guerra, conseguente conversione: lo fa anche Trump, figuriamoci se Giuseppi può essere da meno.

Una curiosità, dalle scritte del contenitore: “in nessun momento la maschera deve essere appesa intorno al collo (pericolo soffocamento?, Ndr)”, e “la maschera usata non può essere riutilizzata”, nonché “quando c’è un’ulteriore necessità di protezione si deve indossare una nuova maschera”. Insomma, tutte raccomandazioni un pochino fuori dalla quotidianità, oppure no?

Allora, lo scrivente va a scuola con autentico, sincero spirito patriottico, come non gli capitava da inizio carriera; gli va bene anche fare il patriota con le mascherine prodotte da chi, da par suo, grandi prove di patriottismo – per i motivi sin troppo noti – non ne ha certo date, specie negli ultimi anni; ma a distanza di 7 mesi, me lo dite chi fu quel fenomeno che fece scrivere – nei cartelli che si trovavano a suo tempo ovunque, come memento per tutti – che le mascherine andavano usate solo se sintomatici ed a contatto con i positivi? Siccome o si sta sbagliando adesso (non lo pensiamo), o si è clamorosamente padellato a marzo, possibile in Italia non ci sia mai nessuno colpevole di alcunchè?

E soprattutto: se diciamo di essere in guerra (chi lo dice, non ne ha mai fatta o neanche studiata mezza), allora comportiamoci in modo consequenziale fino in fondo (mezzi privati requisiti, per smaltire il trasporto pubblico, per esempio), non solo per favorire i soliti ben noti…

BEZZINI FOR ASSESSOR

Ebbene sì, Simone Bezzini è il nuovo Assessore alla Sanità: l’assessorato da sempre di gran lunga più importante e pesante della Regione, e a questo giro con un carico da novanta (anche da cento) in più, è pertinenza del colligiano ex Presidente della Provincia negli anni d’oro della Swinging Siena.

Siccome il momento è complesso ed in parte grave, dobbiamo stringerci a coorte (e due); in più, noi abbiamo un profilo marcatamente istituzionale rispetto al territorio in cui lo esercitiamo, ed ecco quindi che facciamo arrivare a Simone Bezzini i migliori auguri di buon lavoro (a lui, ed al suo staff, che magari sarà un po’ più addentro di lui alle cose sanitarie).

Tra l’altro, il neo Assessore sembra già essere partito con il piede davvero giusto: se dopo la mostruosità Antonveneta (novembre 2007) ebbe parole di apprezzamento per l’inquietante affaire, ieri invece ha avuto parole chiare, dure e forti nei confronti del pericolo coronavirus, del quale Simone Bezzini ha capito complessità e pericolosità. Non è poco.

NON AVERE PAURA

“Non dobbiamo avere paura di nulla, se non della paura”, pare dicesse un certo F. D. Roosevelt, che fronteggiò un paio di crisette del tipo il Wall street crash, seguito poi da una guerra (autentica) piuttosto complicata, e con qualche decina di milioni di morti, come la Seconda mondiale; ditemi voi se questa frase ha perduto di attualità, o meno. Pensiamoci, davvero (a questo proposito, si raccomanda anche un libro appena uscito: “La monarchia della paura Considerazioni sulla crisi politica attuale”, di Martha Nussbaum, tenendo presente che se sulla paura lucrano CERTI politici impresentabili ad altre latitudini, non si vede quale differenza ci sia con il caso italiano).

In una stimolante intervista a Repubblica di martedì (pagina 29, intervista a cura di Filippo Santelli, bravo corrispondente da Pechino), il politologo Parag Khanna ci spiega come mai il modello asiatico (asiatico, non cinese) sia stato quello vincente; perchè, insomma, democrazie come il Vietnam, Corea del sud, Giappone, Taiwan abbiano gestito parecchio, parecchio, parecchio meglio di noi europei il Covid-19.

In primo luogo, perchè in quei luoghi la Sars – 17 anni or sono – aveva battuto forte, e con indici di mortalità da incubo (circa 10% di mortalità); loro ne hanno fatto tesoro, perchè sanno imparare dagli errori (a differenza italica, vedasi l’impreparazione totale nei confronti della seconda ondata); in più, i loro Governi hanno mostrato di possedere almeno tre virtù cardinali, rispetto alla maggioranza di quelli europei (noi siamo i meglio: fuori classifica, anzi): competenza dei governanti (tipo Ministri della Salute medici, non di altra formazione); trasparenza e condivisione delle decisioni (tipo un Premier che dice di fare un lockdown nazionale sulla base del Cts, che invece voleva, a marzo, tutt’altro); infine, velocità di risposta (senza dare sempre e comunque l’idea di rincorrere il virus, cercando invece di prevenirlo).

Però, siccome appunto dobbiamo stringerci tutti a coorte (e tre), diciamolo tutti insieme, all’unisono e forte: noi siamo stati, siamo e saremo i namber uan (yuan?) nel mondo, e vedete che fanno gli altri? Ci prendono tutti quanti a modello, uao…

Ps Abilissima mossa (senza ironia alcuna) del conducator Giuseppe Conte, di certo suggerita all’uopo dal portavoce forgiatosi al Grande fratello: il rapper Fedez lancia un messaggio Urbi et orbi per favorire l’uso delle mascherine; in primo luogo, così disponendo, si scarica as usual sulla gente (se le cose peggiorano, è responsabilità SOLO vostra: questo è il messaggio neanche tanto subliminale); in secondo luogo: ve lo immaginate Mariano Rumor (non scomodo i Patri della Patria) che telefona al Mago Zurlino o ad Alan Sorrenti per implorarli di convincere i giovani a seguire una sua direttiva governativa? In ogni caso, noi siamo appunto patrioti, dunque per la quarta volta ci stringiamo a coorte ed esclamiamo: W Conte, W Fedez (W Bezzini)!

 

27 Commenti su Tris da coprifuoco: mascherine, Bezzini, paura (e Fedez)

  1. nadia scrive:

    Il prof. “smart”, che personalmente non mi convince, nel suo commento, riferendosi ai blogger ante 2018,ha però qualche ragione, inoltre, pur avendo dato il mio voto per cambiare la guida politico-amministrativa della città nel 2018, oramai penso che tra prima ed adesso non è cambiato niente, anzi, accolite prima, accolite adesso.

  2. Salvo scrive:

    Ormai Giuseppi è fuori controllo con una coalizione di governo allo sbando. Stanno facendo cose assurde in serie. Hanno messo su questo governo in fretta e furia con unico obbiettivo evitare le elezioni. Adesso daranno la mano di coppale all’ Italia. Sono sicuro che se iniziassero ad essere licenziati anche gli statali certe signore scikke che tendono a fare le superiori inizierebbero ad avere anche loro qualche giramento di meloni. PS Io sono un ignorante con la terza media ma a differenza di qualche Scikke super acculturato vivo del mio lavoro. Bella vita lo statale in smart working èèè… ma vedrai la pacchia finisce anche per voi fenomeni scikke.

    • mah...boh scrive:

      gli statali credo pero’ abbiano maggiore difficolta’ ad evadere le tasse rispetto agli autonomi

      • Burchiccio scrive:

        Dovresti considerare che:
        Se agli statali e pubblici fosse pagato lo stipendio in base alla redditivita’ ,ovvero in base a qualita’ e quantita’ dei servizi resi,molti di loro farebbero la fame.
        Inoltre e’ da ricordare che, le tasse che pagano i dipendenti pubblici,per lo stato ,sono solo una partita di giro.

        Le tasse pagate dai privati sono soldi veri, quei soldi che consentono di dare stipendi ai dipendenti pubblici.
        Chiediti perche’ i criteri di redditivita’ e produzione ( calcolati sulla base di unit time per ogni pratica o servizio ) non sono mai stati applicati al settore pubblico.
        Prima erano il bacino elettorale della DC e del pentapartito.
        Ora (grazie all orrida metamorfosi duorepubblicana) ,sono diventati riserva di caccia al voto,per pd e pentastellati.
        Che per questo, si guardano bene dal giocarsi il loro bacino di consensi .
        Sia il pd che i 5s quando erano opposizione , (di recente per i 5s, e qualche decennio fa’ per il pd pds pci) sbraitavano contro l’ inefficenza, l assenteismo ed il sovradimensionamento nella macchina pubblica.
        Ora li lisciano e se li coccolano,certi della loro gratitudine .
        E questo e’ quanto.

        Senza mah e senza booh.

        • Uno di passaggio scrive:

          Diciamo la verità, gli stipendi del settore pubblico rappresentano il reddito del settore privato, a maggior ragione in congiuntura deflattiva. Il ragionare di settore pubblico e privato come se si trattasse di due compartimenti stagni è la patologia del nuovo secolo.

        • quello che ha perso a monteaperti scrive:

          orduque
          gli statali sono mangiapane a ufo. GIUSTO
          come Giusto è anche
          non c’e’ più le stagioni di una volta
          non esiste più la mezzastagione
          si stava meglio quando si stava peggio
          non c’e’ più rispetto per gli anziani
          è tutto un magna-magna
          ormai si passa direttamente dal cappotto alle mezze maniche
          e tante altre frasi fatte di cui riempirsi la bocca talvolta è ridicolo e talvolta … anche
          “Inoltre e’ da ricordare che, le tasse che pagano i dipendenti pubblici,per lo stato ,sono solo una partita di giro.

          Le tasse pagate dai privati sono soldi veri, quei soldi che consentono di dare stipendi ai dipendenti pubblici.”

          Sono 30 anni che lavoro, esclusivamente, in ospedale e 30 anni che percepisco uno stipendio maramaldeggiato da quello che Lei chiama ” partita di giro” mentre per me è una presa di giro.

          Generalizzare non aiuta nessuno, soprattutto la comunita.

    • Luca scrive:

      Bello vedere che la gente inizia a rivoltarsi! Il vero nemico non è il virus!

  3. Paolo Panzieri scrive:

    Mascherine FIAT. Ma voi pensavate davvero che la progenie avicunicola, i.e. Lappo & Johnny, fosse capace di produrre qualcosa con materiali consoni, a regola d’arte e di funzionale per l’utente?
    Come al solito sarà stata almeno una fornitura a prezzi di favore …. certo ma per loro ovviamente!
    Che bellezza quando infinocchiavano Obbama e ci davano un po’ di tregua.

  4. cherubino scrive:

    Giusto per non parlare solo di coronavirusse, mi viene una riflessione sulla perniciosità dell’attuale struttura federalista del nostro stato (voluta a suo tempo fortemente, anzi fortissimamente dalle intelligentiae uliviste).

    Con il grandissimo casino generato da questa emergenza, avere la gestione delle nostre chiappe ,in termini più o meno strettamente sanitari (da chi ci deve garantire il posto in ospedale, a chi ci deve notificare provvedimenti che riguardano la nostra libertà personale) sparpagliata in una babele di diversità regionali è una vera e propria iattura!

    C’è chi fa bene (pochi, pochissimi) , chi fa con quello che ha (lasciato da decenni di tagli o peggio), chi fa male (molti), chi si diverte a fare lo sceriffo autocompiacendosi del ruolo ganzissimo che gli affibbiano i media (salvo poi ritrovarsi bande di balordi che schiantano bombe carta davanti al palazzo della regione)… insomma c’è di tutto un po’, fuorchè una linea perlomeno vagamente simile sul territorio nazionale.

    Non si pensi che sono cose da poco, basti pensare a come da noi in toscana l’ultima circolare del ministero della salute , che disciplina le modalità di fine quarantena e isolamento (con importantissimi risvolti per la libertà delle persone che non riescono a negativizzarsi), non è applicata in maniera retroattiva, generando ottusamente delle situazioni al limite del drammatico.

    Lasciamo perdere poi gli sceriffoni di cui sopra, che preferiscono avere gli studenti al centro commerciale piuttosto che a scuola…eh sì, a questo giro tocca dare ragione a Azzolina.

    Ps: se Speranza gestisce le chiappe nostre a livello nazionale, le può gestire Bezzini a livello regionale, non è che il livello cambi granchè….

  5. Vedo nero e basta scrive:

    E ci hai ragione. La pacchia è finita per molti. Speriamo che dopo nasca qualcosa di buono. Speriamo.

  6. Daria gentili scrive:

    Ho da sempre biasimato la strategia della paura adottata dal governo, accompagnato dalla quasi totalità dei media.
    In questi ultimi giorni in cui assistiamo alla presa d’assalto dei pronto soccorso, come denunciano gran parte dei medici, mi chiedo: non è stato proprio il mettere paura alla gente e creare una psicosi, che spinga ora le persone, al primo sintomo, ad affollare i pronto soccorso?
    Fosse così- e da un lato è da sperare perché vorrebbe dire che i p.s. sono affollati da casi non tutti gravi – chi, piano, piano ci riporta a chiudere tutto, dovrebbe fare un altro grande mea culpa.

  7. Burchiccio scrive:

    Su’ Conte, diciamola tutta, e’ stato messo sullo scranno di pdc, grazie all imbecillita’ e all ignoranza autolesionista di salvini.
    La stessa imbecillita’ e ignoranza che non gli fece capire ,nel marzo 2019 le implicazioni degli accordi commerciali con la cina che il neonominato Conte firmo’lestamente con il sostegno di giggetto il bibitaro.
    Salvini e’ un minus habens,aver creduto che Conte fosse un semplice carneade scelto per far da mediatore tra lui e giggetto , e’ la misura esatta della sua sprovvedutezza.
    Dalle spinellate al leoncavallo, alla curva del milan, fino alle salamelle innaffiate di birra con finale di cori antinapoletani alle feste padane.
    Salvini e’ un povero deficente che crede di essere napoleone con lo scolapasta in testa.
    Prima di basaglia quelli come lui , a firenze eran parcheggiati a san salvi/ni.
    Del resto ,si deve riconoscere che rappresenta lo stato dell arte dell italia attuale, visto che se la lega avesse alla sua testa uno come Bagnai
    probabilmente scenderebbe al 3%.
    I pentarimbombati hanno rocchino casalino a sminestrare, e
    a sinistra non sono certo messi meglio, basta vedere chi stanno scegliendo come testimonial, dalla parietti alla lucarelli fino al duo fedez ferragni.
    La gara e’ al ribasso ,sorteggio calmierato, largo alle brenne.

    • Vedo nero e basta scrive:

      Triste doverlo dire, ma stavolta hai visto giusto, ma quale è la soluzione? Per me i sinistrorsi, buonisti, demagogi sono assolutamente da evitare. I pentastellati sono ormai alla frutta perché se ne prevede una scissione delle due correnti delusi dalla destra e quelli della sinistra. Rimane il centro destra da scegliere tappandosi il naso, se i suoi capi decidessero di dare una calmata a Capitan Fracassa Salvini qualcosa di buon forse ne verrebbe fuori. Opinione personale di un bischero sempre più disorientato e deluso. Il covid? Sempre convinto del divieto del fumo fuori casa, ma penso che ci sia anche una strategia di fondo di spaventare la gente e fare dimenticare molti altri problemi che assillano l’Italia. Un gran polverone, da quello che leggo o sento dalla tele, gran parte delle morti sono di persone molto anziane oppure già con malattie pregresse. Intanto il decreto di domani, se sono vere le indiscrezioni, potrebbe essere la pietra tombale per la nostra economia. Questo è il problema.

  8. Uno di passaggio scrive:

    Intanto uno come Bagnai ce l’ha la lega, o no?

    • Burchiccio scrive:

      Si ,ma intanto deve mettergli i sottotitoli, se vuole renderlo comprensibile alla base dei selfisti fans del capitao meravigliao.
      Il problema e’ la gara al ribasso ,a destra e sinistra.

      • Uno di passaggio scrive:

        Insomma non sono uno sfegatato del capitano ma l’aver portato in parlamento gente come Borghi, Bagnai, in europarlamento Rinaldi, alti incarichi a Barra Caracciolo e Savona per me basta ed avanza per alzare l’asticella. Un briciolo di gratitudine, o no?

  9. Beppe scrive:

    Mi diverto

    Quelli che scrivono a questo giornale
    io mi diverto a leggeli, davvero,
    di destra e di sinistra, bene o male,
    pare che tutti si piglin sul serio

    paiano l’avvocati in tribunale,
    ma non s’arrabbieranno, almeno spero,
    e non c’è un’opinione che sia eguale
    meno male l’Ascheri ci ha ‘l pensiero

    equilibrato, è come un domatore
    che sta dentro la gabbia dei leoni,
    de’ le su’ bestie sa capi’ l’umore

    e riesce a tenelli tutti buoni.
    Seguiti pure, caro professore,
    io mi diverto proprio, un c’è questioni.

  10. Burchiccio scrive:

    Si comincia fortemente a sospettare che il traguardo da raggiungere sia l annichilimento definitivo delle medie e piccole imprese private.
    Poi che faranno? Reddito di cittadinanza per tutti?
    Magari legato al punteggio sociale in stile cina?
    Stai buono zitto non critichi il governo e ubbidisci ,oppure arrangiati e fai la fame?
    La Sinofilia? O meglio,la Cinofilia a doppia sgnificanza interpretativa?
    Cina come modello sociale e cani di pavlov come comportamenti da seguire, previo condizionamento?
    Certe manifestazioni di dissociazione cognitiva sciorinate ad libituma da note damine politically correct condizionate,

  11. Burchiccio scrive:

    Prosegue:
    Certe manifestazioni delle suddette damine, a ben osservarle,non sono neanche piu’ tacciabili di ipocrisia o doppia morale consapevolmente usate,
    la cosa infatti richiederebbe un certo lavoro intellettivo.
    Certi giudizi lapidari sintetici e mai argomentati,fanno piu’ pensare a reazioni condizionate di tipo pavloviano.
    L etichettatura reattiva e la lapidaria sintesi che le nostre cittone squadernano a ogni pie’ sospinto,,sembrano esser figlie della modalita’ instagram,tanto cara ai nuovi maitre a penser del politically correct, lucarelli,fedez,ferragni &co.
    Il condizionamento richiede e provoca risposte non intellettivamente mediate.
    L ipocrisia al confronto e’ un arte complessa.
    Solo pochi mesi fa’, ancora a sinistra si levavano le voci dei Cacciari, ora pare che il loro argomentare sia diventato superfluo, anzi, direi quasi dannoso,la sinistra ora si pasce di stimoli condizionanti, seguiti da reazioni automatiche, i fedez e le lucarelli,alla sinistra, ora servono molto piu’ dei Cacciari.
    Di chiunque sia capace di argomentare il proprio pensiero ,la sinistra fa’ a meno, notate bene , i dalema son diventati obsoleti e perfino i bimbiminchia stile renzi, sono troppo complicati, per i bisogni dell attuale sinistrume pavloviano politically correct.
    Per i messaggi da veicolare, largo ai fedez,per le strategie , per quelle
    ci pensa rocchino casalino.

    Uno spettacolo penoso, ma se viene condito con la spocchia moralista assertiva delle flavia e lucia, allora si entra nel capolavoro del grottesco.
    I cani di pavlov che si mettono a fare i moralisti sono una figurazione degna dei dipinti di Pieter Brugel.
    Ovviamente esprimendosi nell ambito della prescrittura, dato che noi gnoranti terzamediuti, al massimo si puo’ arrivare a quella.

  12. Vedo nero e basta scrive:

    Non so chi l’ha detto: “Italia paese dove i comici fanno i politici ed i politici fanno i comici”. Parole tristi e sante. Ma come sarebbe giusto che questo covid decidesse di fare una visita seria a qualche politico, dove coglie, coglie sempre bene.

  13. Vedo nero e basta scrive:

    Io con la fine della pandemia in Cina ho qualche riserva, è una dittatura, hanno limitato le entrate dall’estero, se qualche dottore dice qualcosa di diverso dalle fonti ufficiali rischia spesso una brutta fine. Non mi fido di quello che dicono.

  14. Burchiccio scrive:

    A torino e milano scontri, rivolta e saccheggi.
    Ma niente assalto ai forni di manzoniana memoria,hanno preferito geox gucci e luis vitton, ma pensa te.

Rispondi a Luca Annulla risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.