Eretico di SienaElezioni Usa, Covid, Caronia (e 3 Ps) - Eretico di Siena

Elezioni Usa, Covid, Caronia (e 3 Ps)

Dire che questa settimana sia stata sonnacchiosa proprio non si può, nè si deve; sarebbe bastato il tandem composto dall’Election day targato USA e dal nuovo DPCM del Premier Conte, poi, lunedì notte, si è aggiunta la strage di Vienna, a rendere ancora più intenso questo momento. Troviamo comunque il tempo anche per aprire una finestra sulla cronaca nerissima, per non farci mancare alcunchè.

ELECTION DAY: LA VITTORIA DI BIDEN

Le elezioni più dirimenti e divisive della storia americana da un secolo a questa parte (quella di Lincoln fu di certo più drammatica, dando origine alla Guerra di secessione) si sono dunque tenute, e la vittoria pare proprio arridere al democratico – nonchè ex vice, per 8 anni, di Barack Obama – Joe Biden. Questo il dato ovviamente più cogente, al pari di quello che ci comunica che il tracollo elettorale di Donald Trump – da più parti annunciato -, comunque vadano gli ultimi ed i penultimi conteggi fra Arizona e Pennsylvania, non c’è stato.

Ciò significa che Trump – a fronte di una serie di errori madornali, a partire dalle paurose oscillazioni sul Covid – ha saputo dare voce e mobilitare una parte di America (rurale, nonché industriale, vedasi la vittoria in Ohio e in tutta la rust belt) che ha nei suoi confronti un atteggiamento fideistico, non scalfito e scalfibile da scandali, impeachment e tasse eluse con calcolata furbizia. Latinos compresi. Uno dei tanti dati su cui riflettere (ma anche in questo caso, sono gli States a copiare l’Italia, non viceversa).

In attesa di tornare ovviamente sull’argomento, resta un fatto, anzi due, da sottolineare: la crisi dei due Partiti USA; il Gop, ormai, è stato annichilito dalla presenza (diciamo “esuberante”) del clan Trump, che ha gestito il 90% della campagna elettorale da se stesso, generando financo una fronda interna (Romney, e non solo); il Partito democratico, pur vincente, non ha saputo esprimere un candidato che non fosse un prodotto dell’establishment più consolidato, nonché – cosa che pare assai opportuno sottolineare – il Presidente – se tale sarà – divenuto Commander in chief in più tarda età della storia americana.

L’ultima notazione, è che – sperando che la situazione dell’ordine pubblico non degeneri, e che Trump la smetta con le sue dichiarazioni oggettivamente eversive sulla non accettazione del voto -, in ogni caso, ricordiamoci sempre che è meglio, pur con tutte le storture del sistema, essere alleati ed amici (senza magari essere sudditi) di quelli con le stars and stripes, prima che della dittatura cinese. Ove – è bene ricordarlo, giacchè purtroppo oggi è tempo di puntualizzare l’ovvio in tanti campi – le contestazioni, in caso di elezioni, non ci sono mai: vediamo di non passare dall’American dream, al Chinese nightmare, all’incubo cinese, if possible…

 

CARONIA: I NODI VENGONO AL PETTINE

Era il 3 agosto scorso, l’Italietta contiana si godeva le sue vacanze come se il Covid non ci fosse più (colpa di tutti, colpa di tutti, colpa di tutti: ma certo più di un Premier in chief, che di un calzolaio attempato); i giornali avevano ripreso a sbattere altro, in primissima pagina, e per qualche giorno la italica morbosità si accentrò tutta quanta sul dramma di Caronia: la tragedia di una giovane madre, morta insieme al figlioletto di soli 4 anni.

Quale migliore occasione per creare un bel giallo di piena estate, con tutti gli ingredienti del caso? Peccato che si capisse lontano un miglio nautico che il dramma era tutto quanto INTERNO alla famiglia: e lo si capiva da ciò che gli stessi componenti della famiglia affermarono, a caldo, parlando delle “difficoltà” (per carità di Patria) psicologiche della madre; poi, metteteci il grave ritardo degli organi inquirenti nel ritrovare il corpo del bambino (purtroppo, censurabile omissione, ma senza evidentemente alcun spirito dietrologico, che pure alcuni ebbero la sfrontatezza di vedere).

Oggi, a tre mesi di distanza, ancora non si sa tutto nei dettagli, ma di certo è chiaro – dalle risultanze autoptiche e non solo – che le cose sono andate come era logico che fossero andate, con una madre non in grado di gestire un figlio, dopo il tamponamento in galleria. E guarda caso – dice il Procuratore Angelo Cavallo, che ha seguito il caso sin dall’inizio – i parenti stessi, a caldo, avevano ammesso la gravità della situazione di prostrazione psicologica della donna, gravità che, in seguito, hanno drasticamente ridimensionato. “Come d’altra parte hanno riconosciuto subito i parenti stessi, a verbale, salvo poi cercare di ridimensionare la cosa ad un leggero esaurimento da lockdown”, dice il Procuratore.

Anche questa drammatica storia, forse, dovrebbe indurci a pensare che non accade quasi mai che una famiglia – di fronte ad un suicidio di una persona carissima – ne accetti, per l’appunto, l’esito autolesionistico (che in questo caso di specie vede l’aggravante della morte del piccolo): in Sicilia, come in Toscana; a Caronia, come a Siena.

 

UN BELL’INTERVENTO SENATORIALE

Alla fine, il nuovo DPCM è giunto: la scelta della divisione per Regioni, francamente, la troviamo del tutto legittima, perchè è quella che questo blog ha auspicato sin da marzo (come peraltro il Cts, cui il Governo NON accordò fiducia per il lockdown, omogeneo e nazionale, di marzo). Sulla illogicità di varie misure specifiche, ormai non ci soffermiamo più, perchè si diventa davvero ripetitivi.

Torniamo però a lunedì scorso, allorquando c’è stato (meglio tardi che mai) un passaggio parlamentare in vista del varo dell’ennesimo DPCM contiano; complice il servizio pubblico che si ricorda di fare il servizio pubblico (Raitre, prime time), ci siamo goduti lo spettacolo (ormai si vive di piccole gioie quotidiane) di parte del dibattito in Senato.

Abbiamo trovato molto efficace l’intervento del senatore Lucio Malan (Forza Italia), che già in passato avevamo avuto modo di apprezzare; uomo delle valli valdesi (valore aggiuntivo), che avevamo notato per varie prese di posizioni anche in passato, perfino quando l’antiberlusconismo dello scrivente toccava l’apice; fra le altre cose, Malan ha messo l’accento su un fatto che – sebbene ogni tanto emerga, qua e là – non ha avuto, dall’inizio dell’emergenza Covid, lo spazio che merita: la sostanziale proibizione del fare autopsie ai morti per Covid (oramai 37mila), sin da marzo. Perchè, senza ovviamente farla a tutti, almeno a qualcuno non si è fatta l’autopsia?

In questo modo, non si va certo verso la trasparenza; e a dirlo, insieme al berlusconiano Malan, ci sono, fra i non pochi altri, anche una penna storica di Repubblica, come Paolo Garimberti – esperto di politica estera -, in compagnia dello scatenato Massimo Cacciari: simpatici o meno che siano, teste pensanti di quella parte della Sinistra che pare non poterne più del “contismo senza se e senza ma” del tris Travaglio-Scanzi-Padellaro.

Ps 1 A proposito di cronaca nerissima, Laura Valdesi (La Nazione odierna e di ieri), dà notizia che si è riaperto il caso della povera tassista uccisa davanti al cimitero di Castellina in Chianti nell’agosto del 1997, con un paio di persone pronte al test del Dna: wait and see.

Ps 2 Denis Verdini (tra l’altro, da tempo suocerone di Salvini) è entrato a Rebibbia; come sempre, avendolo criticato per anni (e se le meritava tutte, anzi di più, le critiche),oggi un po’ ci manca…

Ps 3 In tempi di Cultura purtroppo ferma – almeno a livello di fruibilità pubblica -, segnaliamo con piacere che la Little free library, al bastione della Madonna in Fortezza, è di nuovo attiva: non resta che portare, e poi prendere, libri. E magari non spaccare niente, che sarebbe buona creanza.

17 Commenti su Elezioni Usa, Covid, Caronia (e 3 Ps)

  1. Vedo nero e basta scrive:

    A proposito della strage di Vienna che si collega con quella di Nizza, facciamoli sbarcare degli altri, magari senza nessun controllo serio preventivo. Continuiamo così a farci del male. La sosia della Fornero è solo un’incapace, come quella vera.

    • leonardo scrive:

      a Vienna l’attentatore era austriaco

      • Salvo scrive:

        La soluzione migliore sarebbe farli sbarcare tutti e trasferirli esclusivamente nelle regioni di sinistra. Sarebbe facilissimo! Gli elettori di destra non li vogliono, mentre quelli di sinistra si… e allora la soluzione mi sembrerebbe semplice e indolore.

      • Vedo nero e basta scrive:

        Si, ma mussulmano fanatico finto pentito. Si chiamava Kujtim Fejzulai (tipico nome austriaco), aveva 20 anni e doppia nazionalità, austriaca e macedone. Già era stato dentro per terrorismo. L’islam sarà sempre più il nostro nemico, perché anche nei loro paesi più moderati non c’è proprio empatia nei nostri confronti occidentali. Gli sbarchi continuano e i controlli dovrebbero essere molto più rigidi con possibile espulsione immediata nel proprio paese di origine. Non c’è solo il covid.

  2. Averroè scrive:

    L’Eretico scrive con assoluta ragione di un Trump “oggettivamente eversivo”, a proposito delle sue dichiarazioni sulla non accettazione della imminente sconfitta, buttando benzina sul fuoco in un momento come questo. Vedo con piacere che il Gop, almeno in questo dimostrandosi ancora un Partito quantomeno decoroso, non lo sta seguendo per la sua strada, e questo mi rincuora moltissimo.

    • Daria gentili scrive:

      Vediamo se Trump, ispirandosi a quanto avviene nella periferica italica, se ne fa uno suo personale di partito……..

  3. Luca scrive:

    Sicuramente dopo la vittoria il nuovo presidente USA twitterà il suo ringraziamento a Mr. Giuseppi… leader di peso nel panorama internazionale!

  4. Vedo nero e basta scrive:

    Riguardo al commento sulle passate elezioni presidenziali americane, concordo pienamente. Trump non ha perso clamorosamente. ma il suo penoso rifiuto alla sconfitta lo squalifica anche per chi era indeciso ed aveva votato per lui. Anche il suo partito, il GOP, l’ha quasi scaricato. Riguardo alla riflessione sulla Cina in confronto agli Usa, sempre meglio preferire la democrazia di quest’ultima, anche se non perfetta, in confronto alla dittatura cinese. Comunque il sistema elettorale presidenziale degli USA, troppo bizantino e ferruginoso, dovrebbe essere modernizzato perché non sembra all’altezza di una nazione che rappresenta la prima potenza mondiale.

    • Paolo Panzieri scrive:

      In realtà il GOP (Romney, Bush, McCain …) non lo ha mai “caricato” Trump, che è diventato presidente – si può dire – nonostante il suo partito e, se non ci fosse stato il COVID, sulla base dell’andamento economico degli Stati Uniti, probabilmente sarebbe stato rieletto con ampio scarto di voti.
      Anche con la gestione isterica e dissennata della pandemia, come di dice, ce l’ha fatta fitta.
      Il sistema elettorale americano risale al 1700 ed entra fatalmente in crisi (come tutti i sistemi però) quando i candidati sono “too close to call”.
      Il vero problema – mi pare di capire – che non sia il sistema in sè, ma la modalità di espressione del voto.
      Sul voto postale mi permetto di ricordare i servizi delle iene sul voto degli italiani all’estero, un esempio infinitesimale di quello che può essere fatto su larga scala …
      Inoltre, ho letto che ci sono pure dei soggetti che vanno a casa delle persone a ritirare le schede e le portano all’ufficio elettorale.
      Avendo fatto in gioventù anche il presidente di seggio, mi vengono i brividi …
      Sfruttando questa evidente crepa nel sistema americano, Trump, al quale nulla è stato risparmiato in un assedio insensato durato tutto il suo mandato, pare abbia intenzione di rendere la pariglia.
      Si dice che chi semina vento raccoglie tempesta …
      Io però la penso esattamente come te: il fair play (anche se a senso unico, perché la controparte evidentemente non lo conosce) alla fine non solo è la scelta giusta, ma alla fine dovrebbe pagare in termini di risultati, sempre.
      Si vince o si perde, con onore. Non sono ammesse alternative.
      Quindi, di certo come garanzia sulla genuinità del voto (a parte quello all’estero) in Italia siamo molto più garantiti.
      Il nostro sistema, molto più recente, del resto, usciva dal fascismo e non voleva cadere nel comunismo, quindi si spiegano tutte le cautele adottate.
      Su due cose, però, il sistema americano resta assolutamente superiore al nostro:
      1. Nel bene e nel male gli elettori scelgono direttamente il presidente. Difficile ritrovarsi uno Scalfaro, un Napolitano od un Mattarella, soggetti di seconda, terza o forse anche quarta schiera nel loro partito di origine, eletti dal popolo.
      2. Non esiste vuoto di potere, semestre bianco, governo balneare: si vota a novembre ed il nuovo presidente giura il primo gennaio. Chi governa, governa e gli altri fanno opposizione. Senza trucchi o trucchetti.
      Insomma, pur con tutti i suoi difetti, non per esterofilia, il loro sistema parrebbe comunque ancora preferibile.
      Certamente poi un meccanismo funziona bene sopratuuto se i protagonisti sono di qualità.
      E questo è un problema purtroppo che investe entrabi le sponde dell’oceano e non solo.

      • Gp scrive:

        Condivido il tuo commento. Sono 4 anni che ci arrivano immagini ridicole e grottesche di Trump… e questo ‘fenomeno’ se non fosse stato per il covid avrebbe probabilmente stracciato i Democratici un’altra volta malgrado l’opposizione dei principali network di informazione, di artisti di Hollywood, procuratori, social media, ex pornostar ecc…
        Col tempo ho imparato , a riconoscere in quel che leggo, vedo e ascolto, la voce dei vari ‘ministeri della verità’ orwelliani che provano a incanalare le nostre opinioni, e quando credo di avvertire questa fastidiosa vice, tendo per natura a schierarmi contro di essa. A me Trump non piace e mi resta sinceramente antipatico, ma è stato oggetto di continui linciaggi da parte della stampa e nessuno ha mai parlato dei suoi meriti, primo fra tutti quello, quasi inedito per un presidente Usa, di non aver iniziato neanche una guerra. Come ha fatto il mostro che tutti ci hanno descritto, ad ottenere un risultato elettorale simile? Nessuno accenna al merito dei ricorsi sul voto postale, che anche a me non pare proprio trasparente.
        2 l’elezione diretta del presidente , che però vorrei capo del governo come in Francia, sarebbe la salvezza del paese.

      • Roberto scrive:

        Può spiegare meglio cosa intende dire che, avendo fatto il presidente di seggio le vengono i brividi. L’ho fatto anche io, quindi vorrei capire a cosa si riferisce (a me i brividi non vengono).

  5. Roberto scrive:

    Il popolo Americano ha scelto. E ha mandato a casa Trump, nonostante i dem non abbiano saputo scegliere nulla di meglio ti Biden. Probabilmente avrebbero vinto anche ripresentando la Clinton, o chiunque altro. E il poveraccio, chiudendo il suo mandato degnamente così come lo ha condotto, non fa che piagnucolare. Ormai tutti i suoi sostenitori e leccascarpe del passato, in America , nel mondo in Italia e su questo blog, lo hanno scaricato. Rimane solo uno un ultimo giapponese: la Cheerleader.

    • Luca scrive:

      Bravo Roberto! A differenza del popolo italiano… il popolo Americano ha scelto!

      • Roberto scrive:

        Purtroppo abbiamo un sistema elettorale che porta a questo. Ci fosse un bel maggioritario con doppio turno…. anche senza elezione diretta del capo del governo.

  6. Burchiccio scrive:

    Le nuove classificazione delle regioni, in base agli ultimi dati, slittate di 24 ore, le sapremo (forse) oggi domenica.
    Poi entreranno in vigore.
    1) secondo alcuni governatori,Giani ad esempio ,dal prossimo venerdi (13/10), per ragioni di opportunita’, dato le restrizioni nel passare da giallo a arancio/rosso
    2) secondo il min. plenipotenziario speranza invece, a partire da lunedi( o magari con annuncio verbale improvviso e imprevedibilie,nel momento
    stesso del ennesima esternazione della sua evidente natura bipolare)
    La settimana passata ci furono 2/3 giorni di tempo tra la decisione e la messa in atto delle restrizioni, stavolta….booooh, dipendera’ tutto da come gli gira a speranza,il quale ricordiamolo, aveva scritto, questa estate un libello dallo speranzoso titolo ” come guariremo”, libro che lo speranzoso ( a fasi alterne) speranza aveva deciso di far uscire il 23/10,per poi invece bloccarne l’ uscita il giorno prima per ovvie ragioni,( leggi per non sputtanarsi coprendosi di ridicolo)
    La bipolarita’ del buon speranza, intanto e’ progredita, scansionata non piu’ a mesi o settimane , ma ad ore ,minuti, o secondi .
    Ergo non puo’ essere prevista.
    Il conte/duce/(duca di olivia piu’ che di olivares) ,sfiancato e percosso ai garretti sinanco da una stampa che un tempo gli era devota amica,ha lasciato campo al ministro speranza , che come da proverbio, spera per il meglio, ma opera estemporaneamente ed imprevedibilmente per il peggio del peggio .
    Intanto giaccome nel manzoniano romanzo, file d auto blu, s apprestano al romano portone di casa del novello innominato innominabile ( Draco ,Dragul tepes, impalatore non gia’ di turchi ma dell italia intiera) ,cosi come fece don rodrigo al cancello del castello lecchese.
    L’ epidemia fa da sfondo a tali vicende, uguale uguale come scriveva manzoni, salvo che non e’ arrivata importata dai lanzi del wallestein.
    Nel nostro caso ,i lanzi(chenecchi) arriveranno dopo che draghi avra’ impalato cio’ che resta dell economia italiana, arriveranno e rileveranno tutto a prezzi da liquidazione.
    A meno che……. , a meno che , siccome nel romanzo del lavandaio arnaiolo, Draghi venga convertito, in caso ci sarebbe pronto mons. Vigano’
    a impersonare il ruolo che gia’ fu’ del sancarlone Borromeo.

    Ps. Terrore nel sanese territorio, ovvero, potrebbe un eventuale collocazione della tuscia in zona arancio/rossa, bloccare la stagione di caccia al cignale giustappena iniziata?
    E se cosi fosse, come reagirebbero squadre ,centurie e manipoli di ben armati sparatori ,equipaggiati con panoplie che vanno dal classico 12 a palla, fino al 44/70 se non al 270 e al 308 ( gia’ 7,62 nato).
    Armati fino ai denti,con buona conoscenza del territorio e gia’ organizzati in formazioni locali ,sullo stile della trumpiana guardia nazionale, se non addirittura delle milizie red neck, speriamo che in caso , si rassegnino docilmente a cassare il passatempo che ,nel territorio sanese, eguaglia e supera per affezione , cio’ che le minchiate paliesche rappresentan pei sanesoti.
    Pps .
    Altro problema, se la toscana va’ in zona arancio/rossa che succede con la raccolta in atto delle olive e con la necessita’ per frangerle,di doversi spostare fuori dai territori comunali?
    Si lascia gnicosa ai tordi?
    Si fanno seccare e/o mettono in salamoia?
    Si chiappa la sguarna (husqvarna) e si sega gnicosa al gambano ,cosi si risolve il problema?

    W il pd/5s w conte/speranza w biden ( che regge il fiato coi denti, sicche’……w la kamala for president)

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