Eretico di SienaBagatelle elettorali (senesi), con aggiornamentino delle 22,19 - Eretico di Siena

Bagatelle elettorali (senesi), con aggiornamentino delle 22,19

Premesso che lo scrivente, in questo fine settimana, sarà incollato soprattutto a seguire l’esito delle elezioni in Turchia (ce la farà ancora, Erdogan?), inevitabilmente qualche bagatella sulle elezioni di Sienina nostra non possiamo non scriverla. Ed in ogni caso, e comunque scelgano, si coglie l’occasione per augurare un buon voto a tutti i lettori!

 

QUALCOSINA SUI CANDIDATI AL CONSIGLIO COMUNALE

In questi mesi di campagna elettorale – da mero osservatore, esperto e appassionato di politologia -, mi sono chiesto: buon segno, i più di 600 candidati (in tempo di astensionismo diffuso) in una città con poco più di 43mila potenziali votanti, ovvero pessimo segnale?

Pur con il massimo e sincero rispetto per tutti i candidati – alcuni dei quali davvero persone di spessore, e non lo dico solo perché amici -, la mia idea è che non si sia trattato di un bagno di democrazia partecipata (purtroppo), né un segnale che, all’improvviso, la placida Sienina – capace di assistere passivamente al tracollo, storico e non emendabile, del Monte dei Paschi, e non solo di quello – sia diventata ex abrupto una agorà di buon governo partecipato. Ormai da tempo pervaso in questo campo da un pessimismo ultraleopardiano (ma Leopardi di politica non capiva un’acca), mi viene da scrivere che questo passaggio, con la carica dei 600 e rotti candidati, ci abbia ulteriormente avvicinato – come diceva il buon Maurone Aurigi – ad essere la “più settentrionale delle città del Sud”, invece che la più meridionale di quelle del Nord. Contentissimo di venire smentito, per plaudire finalmente ad una rinnovata Primavera politica senese.

Man mano che i mesi e le settimane passavano, si è poi aggiunta un’altra domandina, a farmi vieppiù arrovellare: ma chi glielo ha fatto fare, di grazia?

Ogni cittadino senese, è stato richiesto del proprio voto da una media di 8,9, magari 10 persone: parenti, amici, conoscenti, vicini di casa, compagni di chat e quant’altro; la scelta migliore, è stata senz’altro quella di un paio di miei amici, i quali hanno detto di sì a tutti i richiedenti, pur confessandomi che il loro effettivo voto, in campagna elettorale, non andrà a nessuno dei petenti. “Bravi, chapeau!”, ho detto loro. Così si fa…

 

QUALCOSINA SUI CANDIDATI A SINDACO

Detto ciò che si è detto sui candidati, va invece aggiunta una notazione generale sugli otto candidati a Sindaco; si può discutere fino a domani ed oltre, sul fatto che siano stati troppi, ma resta una considerazione di fondo, a nostro parere inscalfibile (anzi due, dai): in primo luogo, una civitas che ha eletto al primissimo turno, al 54%, Maurizio Cenni (twice) o Franchino il Ceccuzzi (only once), non può essere certo, oggi, accusata di uno scadimento della qualità del suo Primo cittadino, chiunque risulterà essere eletto. Non c’è, come collettività, da fare molto gli schizzinosi, insomma.

Ma soprattutto, cosa davvero interessante da sottolineare: degli 8 competitors, solo una – la pentastellata Boldrini -, è esponente diretta della nomenklatura di un Partito (peraltro sui generis), con esperienza anche romana; tutti gli altri – includiamo anche la Ferretti, ad onta della sua esperienza pregressa nella Giunta Ceccuzzi -, ed in particolare Fabio, Pacciani, Montomoli, Castagnini e Bisogni, non hanno esperienze di politica partitica alle loro spalle. A sé stante il caso di Roberto Bozzi, per due mandati Sindaco di Newcastle (Castelnuovo Berardenga, per gli sprovveduti): lui l’attività di Partito (Pd) l’ha fatta, eccome, ma in seguito ha cambiato, approdando alla compagine calendiana (con una corsa determinata, pur senza alcuna possibilità di vittoria).

Ergo, per concludere: c’è molto meno apparato partitico oggi, rispetto a prima (e non ce ne dispiace affatto); ergo bis: fra i candidati, ci sono professori (universitari e scolastici), stimati odontoiatri, esponenti di punta del volontariato, e di montepaschini c’è solo un ex come Castagnini, reduce da par suo dall’esperienza di Siena Parcheggi diretta con piglio manageriale, come carta canta: rispetto a quando, nell’agone, scendevano, con effettive possibilità di vittoria, solo montepaschini – magari sindacalisti -, allo scrivente pare che a questo giro, per chi voglia operare una scelta consapevole, sia andata tutt’altro che malaccio (sperando che, specie alcuni candidati, sappiano affrancarsi dalle compagnie ingombranti).

Strano, davvero strano che – una volta tanto che si va a migliorare invece che a peggiorare – non lo si veda, ma tanto è…

 

QUALCOSINA SU ME STESSO

I lettori abituali avranno già notato come, in questo percorso elettorale 2023, lo scrivente abbia seguito in modo rigoroso il modus operandi istituzionale, messo in pratica sin dall’ottobre 2018 (data della mia nomina a Presidente della Biblioteca comunale, per volontà del Sindaco Luigi De Mossi): non parteggiare in alcun modo per nessuno, per cercare di rappresentare al meglio la pluralità (vista l’istituzione presieduta, la pluralità prettamente culturale) della collettività senese; quando si è intervenuti – e da gennaio 2023 in avanti è accaduto, purtroppo, quasi sempre per “merito” della stesso consesso elettorale (Piccini, per capirsi) -, lo si è fatto solo, solamente e soltanto per mera difesa: di se stessi e del proprio operato, certo, ma anche per cercare di proteggere una istituzione che dovrebbe essere patrimonio di tutti, ed invece per qualcuno è diventato uno dei luoghi preferiti ove scaricare (con l’aggravante della parzialissima informazione su passaggi specifici) le proprie ambizioni elettoralistiche, o per portare avanti il – peraltro assai goffo – tentativo di azzoppare un competitor.

Lo scrivente, sarà Presidente fino a quando il nuovo Sindaco – chiunque sarà, ovviamente – non prenderà in mano la questione Biblioteca, per nominare il Presidente ed il Consiglio di amministrazione: nel 2018, per dire, fra le elezioni e la nomina trascorsero circa 4 mesi. Per quello che mi concerne – e come ho già detto più volte pubblicamente -, sono pronto a riassumere l’onore e l’onere presidenziale (visto che, fra l’altro, il Covid ha davvero penalizzato l’attività dell’istituzione, ed anche le vicende dirigenziali – sulle quali si tornerà di certo, dopo il doppio turno elettorale, con dovizia di particolari, per chiarire svariati punti ancora sconosciuti alla pubblica opinione – non hanno aiutato).

A due precipue, nonché irrinunciabili, condizioni: di continuare ad avere la piena libertà di movimento avuta in questo lustro (salvo qualche frizione – va detto -, comunque poi ricomposta), e di avere una “giusta mercede” – leggasi qualche soldarello alla fine del mese -, a fronte di un impegno davvero non da poco, tanto qualitativamente che quantitativamente. Lo dicemmo nella prima intervista alla Nazione, nell’ottobre 2018: il volontariato culturale è una cosa nobilissima (non a caso, infatti, lo si è portato avanti per 5 anni!), ma il ritornare a quello che era lo stato dell’arte all’interno della stessa Biblioteca, parrebbe un doveroso riconoscimento al lavoro intellettuale, che non si capisce perché dovrebbe essere concepito a priori come gratuito. E questo varrebbe (dovrebbe valere) per me, ma anche ovviamente per chiunque prendesse il mio posto, o nel 2023 ovvero in seguito.

Nel frattempo, en passant, si sottolinea come la Biblioteca comunale sia diventata in questi anni – per ascoltare come per parlare – la casa di chiunque abbia qualcosa di stimolante da dire, a prescindere dall’appartenenza politica: e non si dica che era sempre stato così, per decenza…

 

Ps 1 Giovedì prossimo (ore 17,30, in Sala storica della Comunale), lo scrivente – in occasione dei 150 anni dalla morte di Alessandro Manzoni – discetterà su “La peste del Manzoni (Capitoli XXXI-XXXII), riletta ai tempi del Covid”. Per chi è interessato…

Ps 2 Scrivo questo Ps alle 22,19 di lunedì, con risultati ufficiosi quasi definitivi (35 sezioni su 50): si andrà al ballottaggio (come ampiamente previsto da tutti gli osservatori), ma con Nicoletta Fabio – data da tutti i sondaggi pregressi come seconda – in verosimile pole position; terzo, discretamente staccato da Anna Ferretti, il civico Fabio Pacciani. Mercoledì si scriverà un pezzo di commento…

34 Commenti su Bagatelle elettorali (senesi), con aggiornamentino delle 22,19

  1. Holden Caulfield scrive:

    Sui candidati a Sindaco mi sento di aggiungere qualcosa: il problema di Siena è che per quanto possano apparire come emanazione di partiti, movimenti, spinte civiche o quant’altro differenti, quello che non riesco a vedere tra loro sono visioni diversificate di cosa possa diventare Siena nel ventunesimo secolo. Vedo un unico fumoso modo di intendere la città, con quell’immobilismo sociale e culturale che l’ha portata ad impantanarsi e a crollare.
    Come su Google map sono suggeriti 8 percorsi differenti, ma purtroppo la destinazione è sempre la stessa.
    Sul ruolo dell’Eretico Presidente dico solo due cose. In questi anni ha dimostrato di essere una figura di riferimento culturale cittadino e per questo nel ruolo attuale o in altri è giusto che venga sfruttato. Un appunto però: quasi tutte le iniziative culturali si sono svolte in orari e giorni poco frequentabili (nel mio caso per niente) da chi lavora pesantemente su orari prolungati. Perché non sfruttare maggiormente il weekend, con proposte che oltretutto possono richiamare un turismo un po’ meno mordi e fuggi?

    • Eretico scrive:

      Caro Holden,
      la questione degli orari degli eventi è strettamente connessa con l’orario dei dipendenti (comunali): capirai che pagare straordinari (soldi pubblici) per fare incontri nel fine settimana sia problematico; dagli ultimi mesi – come segnalato da alcuni lettori, tra l’altro – tutti gli eventi sono recuperabili sul sito Fb della Comunale (aperto a tutti, anche senza essere sui social).

      A Pierpaolo, che mi accusa di non avere parlato della (sciagurata) lettera pro domo sua della collega Stella: come avrai visto, ho evitato di citare le varie storture della campagna elettorale (compresi i sondaggi farlocchi, e molto altro), salvo ciò che ha riguardato gli attacchi – gravi quanto pretestuosi – contro l’istituzione da me presieduta.

      Buon voto a tutti, dall’eretico: votate in libertà, meglio senza dare il voto a chi ve l’ha chiesto!

  2. Pierpaolo scrive:

    Come volevasi dimostrare, neanche una riga sulla vicenda della Signora Stella. Che dire… forse l’ Eretico avrà finito l’inchiostro… Peccato perché quello che è successo è gravissimo e non può passare come ingenuità…

  3. Ics scrive:

    Macellata la mucca, la carrozza si trasforma in zucca…
    Siena si normalizza in Gran San Gimignano:
    gestito l’ordinario, il palio e poco altro i tre giri di piazza sono finiti.
    Il turismo di “qualità” (sembra la ricerca del fiume Diana…), i collegamenti infrastrutturali, la crisi del commercio. Tutti temi sui quali il sindaco (dx, sx, civico, pseudo-civico) potrà incidere poco o nulla.
    Alla fine diventa un problema di aspettative, inutile fogarsi.

    Recuperata online l’ottima lectio Calvino-Sciascia. Tanti spunti di riflessione, in particolare quanto in questo paese sia radicata la supremazia del diritto per “anzianità” (per status acquisito) sul merito. La causa principale del declino di Siena, il vero cancro della società italiana.

  4. Paolo Panzieri scrive:

    Times are changin’
    Mi sa proprio che da ieri abbiamo una Papessa.
    Fine dei cari, vecchi Vescovi ARCI?
    Effetto Schlein …

  5. Chicchero scrive:

    La perla finale di questo circo elettorale è il Ceccuzzi che diffida il Piccini, che sul suo sito aveva parlato di candidati di Franchino il chianino nelle liste di Castagnini.

    Certo è che la storia politica del bel Chiti la si conosce tutti, idem per la bella compagna Farnetani, la gente due considerazioni tra sé e sé le fa, ma ovviamente Franco ha ragione, la politica è del tutto trasparente e a Siena in particolare e chi fa dietrologia e complottismo, come disse a suo tempo il nostro diabolik, fa il male di questa città.

  6. Vedo nero e basta scrive:

    I candidati al consiglio comunale? Altro che carica dei 101, siamo alla carica dei 600. Io ho votato solo la lista. Tanto comunque vada sarà un insuccesso. Siena sempre più isolata dal mondo e città sempre più ospizio, intanto i giovani vanno via, morto il Babbo Monte non più lavoro, finita la pacchia.

    • A. C scrive:

      Amen! Ma poi ai senesesini interessa veramente? Stando a ciò che vedo (da tempo direi) l’interesse è focalizzato altrove, ci sono ancora tante rendite di posizione e finché durano… suvvia, si sta ancora troppo bene ecco. Lo sguardo è rivolto all’indietro, viceversa si sarebbe da tempo tutti in piazza, e non quando suonano le chiarine

  7. UNO CHE ERA PER PACCIANI scrive:

    Non so come andrà a finire, però so per certo che la coalizione del Pacciani, con la tipica tecnica del Piccini di cercare di squalificare l’avversario dall’alto di una sua presunta superiorità morale, ha convinto me e parecchi miei conoscenti e amici ad indirizzare il voto su altri, mentre prima si era orientati verso la coalizione civica. Se non arriva al ballottaggio, Fabio Pacciani dovrà “ringraziare” Pierluigi Piccini, e non sarebbe il primo a doverlo fare.

  8. Uno che si è rotto i coglioni scrive:

    A prescindere da come andrà, mi pare che l’assalto ai seggi da parte degli elettori, ansiosi di mettere la crocetta su uno o due dei 638 candidati, non ci sia stato. Io ho fatto come suggerito dall’Eretico: mi hanno chiesto il voto in 7, ho annuito a tutti e poi ho votato per un altro…

  9. Vedo nero e basta scrive:

    I sinistri avanzano, anzi ritornano. Ho il sospetto che dovremo ringraziare di tutto questo anche il sindaco uscente. Peccato, un’occasione persa per un vero cambiamento. Nubi nerissime si addensano su Siena ed anche altrove perché anche da Roma sono venute tante delusioni a cominciare dalla gestione della guerra Russia-Ucraina passando dal problema degli immigranti, la Francia boriosa e l’UE. Vedo sempre più nero e non trovo nemmeno una sorgente luminosa.

  10. Vedo nero e basta scrive:

    Ma c’è il Palio tra un mese e mezzo. Alleluia, tutto risolto, tutti i problemi accantonati, per tre mesi tutto dimenticato, tutto scordato, cenini, bevute, canti, c’è da andare al mare, … insomma il Paese dei Balocchi. Poi come nella celebre favola in autunno ci risveglieremo nella cruda realtà e ci sentiremo tanti asini senza speranza.

  11. Simone carmignani scrive:

    È grottesco che dopo 5 anni di non amministrazione il 30% dei senesi abbia scelto la continuità. Gli omini della cooppe ora sono a destra…sempre dalla,parte di chi fa guadagnare loro qls.

    • Anonimo scrive:

      Mi pare che fortunatamente la continuità abbia oreso l’8%.
      Mi pare anche che per votare chi ha distrutto la città si debba essere miopi o venduti

      • Simone carmignani scrive:

        L’8% la preso casyagnini…e la fabyo ha preso il30% : entrambe le fazioni nel solco della continuità con la precedente amministrazione.?.affermare il contrario è una MENZOGNA! Fino all’ultimo hanno amministrato insieme. Se avessero voluto la ” cesura” l’avrebbero dovuto dimostrare. Sono uguali facce della stessa medaglia

  12. Vedo nero e basta scrive:

    Il ballottaggio da poche speranze alla Fabio perché l’Armata Brancaleone paccianiana è piena di buonisti sinistrorsi. Diciamo che l’affermazione della Fabio è una vittoria di Pirro. Parere personale e spero di sbagliarmi, ma ho paura del ritorno dei sinistrorsi.

    • Simone carmignani scrive:

      Meglio di questi destrosi reazionarnostalgici anche i sinistro di cui parli: mai si era vista siena in 75 anni così in basso, così sporca, così decadente. Ma se vedi nero evidentemente sei cieco. Cerca non essere almeno sordo…e forse userai la voce in maniera oggettivamente critica.
      Questi dovevano rinnovare, migliorare e invece hanno fallito in tutto.il cambiamento da noi auspicato non c’è stato che in peggio. Una vergogna che non venga evidenziato.

      • Vedo nero e basta scrive:

        Se leggi meglio il mio commento noti che ho criticato anche l’ex sindaco e ne sono deluso perché è stata un’occasione persa per il centrodestra senese. Il fallimento del cosiddetto nuovo, porterà il ritorno dei sinistri e non sarà certo un miglioramento per Siena. Siamo messi molto male. Zuppa e pan bagnato ed ambedue andati a male. Sono molto deluso e disorientato. Povera Siena e povera Italia perché anche a Roma non è che finora stiano mantenendo le promesse che li hanno portati alla vittoria elettorale.

      • Viscione scrive:

        sicuramente non sono stati 5 anni felici (anche per altri ben noti motivi…), peraltro per superare i predecessori che hanno imperversato per oltre 70 anni , chiunque sia, dovranno impegnarsi di brutto

      • Daria gentili scrive:

        I giudizi, soggettivi, sull’amministrazione uscente sono tutti rispettabili, ma dire che in 75 anni Siena era mai caduta così in basso è fare un torto alla storia, vista l’eredità che ci ha lasciato il PD, a cui si deve la distruzione del Monte dei Paschi e con ciò della più importante è storica fonte di ricchezza della città.
        I revisionisti tentano di sminuire i fatti storici, ma …..carta canta.
        Solo per questo chi contende il voto al PD avrà il mio appoggio.

        • Simone carmignani scrive:

          se avessero amministrato questi per 70 anni oggi saremmo nelle caverne( noi) e nei palazzi dorati (loro)

          • Daria gentili scrive:

            Anche questa sua affermazione è un’opinione personale, non un fatto.
            Per rinfrescarle la memoria sul danno, irreparabile, fatto alla città dall’amministrazione piddina e di cui accennavo nel mio precedente intervento mi permetto di rinviare alla lettura dei verbali e
            a quanto dichiarato a suo tempo ai PM di Siena dai vari M. Cenni (ex Sindaco) G. Mancini ( ex presidente Fondazione MPS) F. Ceccuzzi (ex Sindaco) ……se li legga e potrà vedere chi c’era a quel tempo — non tanti anni fa – nei palazzi dorati

  13. UNO CHE ERA PER PACCIANI scrive:

    Faccio il mio secondo intervento, scusandomi con i lettori e con l’ottimo Eretico (vedo che c’è chi fa peggio di me): come previsto, grazie all’insostenibile presenza in coalizione di Pierluigi Piccini con le sue due liste e soprattutto con il suo modo di fare politica, Fabio Pacciani ha perso di brutto, e ovviamente ora la sua compagine si sfalderà come neve al sole. Complimentoni a chi ancora affida le proprie sorti politiche a colui che diventò Sindaco nel 1990…

  14. benino scrive:

    noto con piacere il grande successo della lista ex sindaco capeggiata dal fotonico life coach personaggio pubblico ecc benini che con 200 voti risulta la seconda lista meno votata… un vero successone, termometro anche del gradimento dei suddetti nella cittadinanza, sopratutto in chi li aveva votati

  15. Holden Caulfield scrive:

    Con una mossa dirompente, come ciliegina sulla torta di un quinquennio caratterizzato da innovazione amministrativa e futurismo culturale, il concistoro con il Sindaco uscente in testa, ha conferito il Mangia d’Oro all’ex Magnifico Rettore Professor Angelo Riccaboni. Un ultimo ficcante graffio del Gattopardo!

  16. Pierpaolo scrive:

    Siena con la Sig.ra Ferretti al timone diventerà un vero esempio nell’ accoglienza dei migranti! Ci saranno girotondi in tutte le vie del centro ed al posto del suono delle campane i cori bella ciao a nastro…

  17. Paolo Panzieri scrive:

    Mi sono riletto in questi giorni su kindle il Signore degli Anelli.
    Conservo ancora il libro, che ho letto da ragazzo, quando era un prodotto di nicchia e Tolkien si trovava ancora all’indice degli autori proibiti dalla nomenclatura asseritamente progressista.
    Probabilmente lo comprai all’allora libreria Ticci per puro spirito di contraddizione, ma poi mi piacque moltissimo quel mondo fantastico, incantato e coerente, che i successivi film sono riusciti a rendere solo in parte con i loro effetti speciali.
    A distanza di anni, però, sotto quella scintillante impalcatura fantasy è emersa prepotente ai miei occhi la grande metafora del potere, che ne rappresenta la reale sostanza.
    Il potere che trasforma, corrompe, trasfigura, annienta …
    A tutti i livelli ed a tutte le latitudini.
    Difficile resistergli.
    Per qualcuno addirittura impossibile.
    Scusate la riflessione astratta.

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