Eretico di SienaFacciamoci una challenge, dai (e 3 Ps)... - Eretico di Siena

Facciamoci una challenge, dai (e 3 Ps)…

In Piazza, alla Costarella, stanno montando il Palco dei Capitani, ma la redazione oggi dedica il settimanal pezzo ad un gravissimo, ed altamente significativo, fattaccio di cronaca: l’incidente di Casal Palocco (Roma), fra la macchina di un youtuber e una utilitaria, incidente che ha provocato la morte di un bambino di 5 anni.

IL FATTACCIO

Come sempre, partiamo dal fatto, anzi dal fattaccio: lo scorso mercoledì, nella buona periferia romana (Casal Palocco), un Suv guidato da un 20enne si scontra con una Smart; il povero Manuel, 5 anni, a bordo della Smart, perde la vita nelle ore successive, la di lui madre e sorellina restano ferite, in modo serio ma non grave. L’omicida, tal Matteo Di Pietro, è facente parte di un gruppo di influencer denominato  “TheBorderline” (pare si debba scrivere tutto attaccato), specializzato in gesta estreme, e di grande intelligenza: la sfida, la challenge, in questione, per citarne giusto una, era quella di stare per 50 ore continuative in auto (ovviamente di alto bordo, non su una utilitaria da pezzenti).

Come corollario, viene fuori materiale di contorno; on line, fra le altre cose, si trova una foto che potrebbe essere l’immagine simbolo dei tempi che stiamo attraversando: padre e figlio – entrambi rigorosamente senza cintura -, alla guida di una Ferrari; il pater, ben compiaciuto, con occhialone da sole, giacca e cravatta, il figlio – scattante il selfie di ordinanza – ridente, in modo piuttosto sguaiato.

Per terminare la sommaria ricostruzione dei fatti, subito dopo l’incidente, plurime testimonianze riferiscono che il guidatore, insieme ai “compagni di merendine”, si siano baloccati indugiando in risatine e riprese del fattaccio. Il Corriere della sera di domenica 18 giugno (Fiano e Frignani, pagina 20), scrive addirittura che “un testimone ha perfino sentito da uno degli youtuber la frase “Tranquillizzati, daremo un sacco di soldi alla famiglia (del bimbo) e si sistemerà tutto””.

Ogni commento, a questo punto, sembra superfluo; in ogni caso, come si fa a tacere del tutto, a fronte di siffatta mutazione antropologica ormai in atto?

 

YOUTUBER: NARCISISMO E DENARO, BINOMIO INVINCIBILE

La Politica (che ci ostiniamo a scrivere con la maiuscola) certo potrebbe fare qualcosa (l’avrebbe dovuta fare ben prima, ma in Italia si sa che, fino a che non ci scappa la strage o il bambino morto, niente viene approntato): rendere la vita più difficile possibile agli inserzionisti pubblicitari di questi canali, per esempio. Ed altro ancora. Ovviamente, la scuola – di ogni ordine e grado – dovrebbe attivarsi, da par suo. Della famiglia (ed anche della scuola), sotto scriveremo due bischerate.

Ma parliamoci ben chiaro: i danni possono, e devono, essere arginati e contenuti, certo, però ormai la caduta – figurata e concreta ad un tempo – verso l’abisso, è impossibile da interrompere. Siamo di fronte ad una diga esondata: possiamo per l’appunto cercare di salvare più gente possibile, ma la tragedia – per la grande maggioranza – resta, tutta. Incoercibile.

Il combinato disposto di soldi (pare che questi Youtuber di Casal Palocco guadagnassero circa 200mila euroni annui, eh) e di narcisismo virtuale, è una potenza irrefrenabile, non c’è verso; in questi giorni, c’è scappata la tragedia del povero Manuel (strano che non ne fosse accaduta una già prima!), ma la devastazione prodotta nelle menti, nelle sinapsi di una fetta assai cospicua dei nostri giovani – a livello di ipotesi di futura, imminente, società -, quella è una questione che non entrerà nell’agenda di nessun politico, state pure tranquilli.

La tragedia è che a seguire le bravate di questi fenomeni ci fossero più di mezzo milioni di autentici deficienti (in senso etimologico latino, ci mancherebbe), dopo la tragedia ovviamente aumentati (se ne poteva dubitare?); e abbiamo al contempo tanti genitori, docenti, commentatori i quali continuano a dire che questa generazione di giovani è splendida, che quando c’è il fango da spalare i giovani sono in prima fila (spesso è vero, ci mancherebbe). Quella, però, è la maggioranza o la minoranza, fra i nostri virgulti? Mah, forse i 600mila followers (poi aumentati), sono collocabili tutti in Residenze assistite…chissà…

 

I GENITORI? SPESSO PEGGIO DEI FIGLI

Nel Monzese, domenica scorsa, durante un torneino di calcio all’oratorio, per squadre under 9 (under 9!): un dirigente della polisportiva organizzatrice chiede ai genitori di smettere di insultare ed urlare, e si becca un bel calcione nella schiena da uno degli sbraitanti genitori; ad Abbiategrasso, i lettori ricorderanno la vicenda del ragazzotto che ha visto bene di accoltellare la sua docente di Historia (29 maggio): i genitori hanno già mobilitato l’avvocato di turno, per contestare la legittimità dell’espulsione da quella scuola dell’accoltellatore (poverina, la creatura aveva 8 in Matematica e financo 9 in Fisica); del padre dello youtuber, con lui a farsi fotografare in Ferrari, si è già accennato sopra. Si potrebbe, assai tristemente, continuare abbastanza a lungo.

Per la prima volta nella storia dell’umanità, i genitori condividono i loro gusti, il loro tempo libero, con i propri figli (non di rado, anche i nonni); è quasi scomparsa la conflittualità infragenerazionale, quella che aveva forgiato – nel bene e nel male – tutte le generazioni pregresse. Tonnellate di libri, quintalate di psicanalisi-psicologia-pedagogia-sociologia-storia, ci avrebbero dovuto insegnare certe cose, per esempio che il contrasto fra generazioni è foriero di crescita e di maturazione, per i giovani: ma oggi un gruppuscolo di youtuber si crea molti più followers di qualunque libro in circolazione; e molti di questi deficienti, sono proprio i genitori che dovrebbero educare i figli, e qualcuno senz’altro rientra nella categoria dei docenti, pagati per educare le nuove generazioni.

A proposito, oggi inizia l’esame di Maturità: alla fine, boccerà lo 0,001 degli ammessi, perché non si può mica sciupare l’estate ad un 18enne, dopo tutto il sudore versato durante i lunghi mesi scolastici. Ci mancherebbe altro, suvvia…

 

Ps 1 Il percorso della nuova Giunta di Siena è partito, con il primo Consiglio comunale di lunedì e la presentazione alla stampa di ieri mattina: come sempre, la redazione augura – nell’interesse della civitas – un sincero buon lavoro a tutti. Una Giunta legata ai Partiti e alle Liste che hanno portato Nicoletta Fabio alla vittoria, come era inevitabile che fosse; una Giunta di persone legate alla città (più di quella del 2018), e speriamo che questo sia un segnale importante e foriero di buoni risultati.

Ps 2 Era il 18 giugno 1973, autogrill del Cantagallo (illo tempore, Mottagrill): al leader del Movimento sociale italiano Giorgio Almirante viene negato il caffè, dai dipendenti della struttura. “Qui, ai fascisti non serviamo il caffè”, pare sia stata la frase, entrata di diritto nell’agone della storia della Prima Repubblica (lo ricorda, lodevolmente, Luca Orsi, sul Qn di oggi, pagina 7).

Sono trascorsi, dunque, 50 anni precisi, da quell’evento così significativo, ed allora ne erano trascorsi quasi 30 dai fatti che lo avevano determinato (stragi appenniniche, Marzabotto in primissimo luogo): se oggi, al Cantagallo, si ferma Giorgia Meloni, il caffè glielo offrono, anzi due…

Ps 3 La Procura di Venezia, nei giorni scorsi, ha chiesto l’archiviazione per un 60enne che sui social aveva definiti “porci” tre politici locali: l’insulto è talmente obsoleto – secondo il Procuratore -, da avere perso la sua forza lesiva. Vediamo il Gip cosa deciderà, rispetto a questa richiesta. Siccome però ogni Giudice è diverso – sia un PM o un Giudice terzo -, su questo blog questa novità (eventuale) dello sdoganamento del termine “porco”, non produrrà alcun effetto, eh…

13 Commenti su Facciamoci una challenge, dai (e 3 Ps)…

  1. Cecco scrive:

    Caro Eretico,
    mentre tu , probabilmente osservando i giovani da un osservatorio particolare quale è quello dell’insegnante, vedi una mutazione antropologica nelle nuove e nuovissime generazioni, io personalmente non ci colgo grandissime novità. Penso invece che siamo alle solite ovvero la solita media borghesia fatta da professionisti e partite iva (ma quelle vere che guadagnano, quelle che si ingegnano per sottrarsi al “pizzo di stato” per capirsi), che aspira magari a diventare grande borghesia e che come sempre se ne strafrega delle classi meno abbienti e, quando possibile delle regole della convivenza civile, anzi, le vive come un impaccio alla realizzazione del proprio sogno edonistico. Gente imbevuta di individualismo esasperato da una tv che propone come modello vincente unico quello della bellezza ad ogni costo, del giovanilismo esasperato e della ricchezza ostentata. Forse ce lo siamo dimenticati, ma questa gente era già ben descritta nella Contessa di Pietrangeli, nessuna novità dunque, a parte che ormai nessun vento fischia (e lo so, in molti penseranno menomale). Comunque dai, pazienza, un po’ di soldini ai poveretti con la macchinina che disturba il gioco del bravo figlio borghese e pace è fatta. Chissà quanto tempo ci vorrà per pulire …..

    • Paolo Panzieri scrive:

      Mi consta che il giovane virgulto in questione sia invece figlio di un alto funzionario di stato al servizio nientemeno che della Presidenza della Repubblica nella tenuta di Castel Porziano, con uno stipendio da capogiro, una ferrari sotto il sedere e pure qualche problemino (…) con la giustzia, alla fine in qualche modo risolto, perché i soldi, anche quando sono tanti e facili, si sa che non bastano mai …
      Quindi, perdonami ma tutta la solita tirata uo po’ stantia sulle partite IVA cosa c’entra?
      In questo caso semmai tornerebbe utile l’altro luogo comune del boiardo di Stato, radical chic rigorosamente – a parole – progressista, politicamente corretto e molto inclusivo …
      Vedi che per converso l’espressione obbiettivamente poco felice di “pizzo di stato” qui riemerge preopotente, perché non penso possa esistere contribuente (autonomo come dipendente) che possa essere felice di pagare le tasse sul proprio lavoro per mantenere la tenuta di Castel Porziano, pagare quegli stipendi a certa gente e fare pure il pieno alle loro ferrari.
      Ma tutto ciò – scusami – con questo gravissimo incidente cosa c’entra?

      • Cecco scrive:

        Bene, mi sono sbagliato e chiedo venia, è comunque il figlio di un borghese sia pure questo un borghese d’apparato. La tracotanza è la solita, la spocchia la stessa, poco importa la sua presunta simpatia politica. Lo schema è sempre quello del Marchese del Grillo: io sono io e voi non siete un c…Ecco, forse mi sono spiegato male ma non colgo la mutazione antropologica, vedo sempre lo stesso schema di disprezzo verso i più umili presente dai tempi dei Patrizi contro i Plebei, e quel senso di impunità che irrimediabilmente colpisce coloro che si sentono superiori agli altri e che pensano di risolvere tutto con il denaro. Speriamo che almeno lo Stato al quale elargiamo il “pizzo” si dimostri all’altezza nella gestione di questo sciagurato incidente.

  2. UN SENESONE scrive:

    Sulla Giunta: in linea di massima, ci sono persone per bene, che conoscono la città, il problema concreto sembra soprattutto quello delle deleghe male assegnate. E il grande errore del nuovo Sindaco, fra l’altro in continuità con De Mossi, è di tenere per sé la delega alla Cultura, che a Siena avrebbe bisogno non di uno, ma di almeno due Assessori.

  3. Ics scrive:

    In una gerontocrazia consolidata come la nostra (le pensioni spesso sostengono più nuclei familiari) i genitori (di mezza età) hanno finito per schiacciarsi verso i figlioli.
    S’è tutti ragazzi almeno fino ai 50…

  4. Anonimo scrive:

    Archiviata “definitivamente” indagine contro i magistrati di Siena.
    Ora mi domando: chi sarà /saranno il prossimo/ prossimi ?

    • Eretico scrive:

      Caro Anonimo (a),
      ovviamente dopo il Palio, con tutta calma, si tornerà sul Caso Rossi, del quale da questo giugno inizia il secondo tempo, per così dire (anche il Caso Santanchè in qualche modo ci entra: i lettori più attenti si ricorderanno cosa diceva la Garnero Santanchè vien da Cuneo, a proposito della sua telefonato effettuata poco dopo il suicidio del povero Rossi). Vediamo se chi chiedeva a viva voce soldini (e tanti) ad altri, finalmente dovrà iniziare ad alleggerire le proprie, di taschine: le premesse, a questo punto, ci sono davvero tutte…

      Nel frattempo (scrivo alle 23,03 di sabato), Prigozhin – il dominus dei mercenari della Wagner (nome scelto non in quanto musicofilo in senso stretto) – pare avere fatto una “mezza marcia su Mosca”, fermandosi, da Rostov donde era partito stamattina, a circa 200 km dalla Capitale (ove non si sa se Putin sia ancora presente; Lenin sì, ma il mausoleo è chiuso al pubblico…).
      Di certo, si può già formulare una domandina: i putiniani italiani, resteranno fedeli a Putin perinde ac cadaver, ovvero passeranno a tessere le lodi del capobanda Prigozhin (per coerenza russofila), ovvero ancora capiranno che sarebbe più decoroso, almeno adesso, il tacere?

      L’eretico

      • Anonimo scrive:

        Vedi, caro Eretico, all’inizio di questa triste e brutta vicenda ritenevo l’ipotesi omicidiaria alquanto possibile. Poi mi sono documentata leggendo sia gli atti processuali (quelli pubblici ) sia i libri ( il tuo, quello del Vecchi, quello dello Strambi, quello del fratello e quello della figlia della moglie).
        Ho seguito con attenzione tutte le audizioni della commissione e letto la relazione finale.
        Capisco e comprendo il dolore della famiglia ma sarebbe arrivato il momento di lasciare in pace questo uomo.
        E invece si riparte con la nuova commissione, con nuove audizioni, nuovi sopralluoghi etc. Etc.
        Chi sarà, quindi il prossimo iscritto nel registro degli indagati?
        Ai posteri…..

        • Eretico scrive:

          Caro Anonimo,
          intanto davvero complimenti per la pluralità di letture cui ti sei dedicato, segno di concreta apertura mentale non da “socialista” (nel senso dei compulsatori di social, si capisce).
          La verità sul povero Rossi la sanno tutti: la famiglia meglio di tutti, e sin dai primi minuti (salviamo solo la madre, in quanto tale); adesso, che le tessere del Grande inganno piano piano stanno venendo fuori (e da Genova il meglio deve ancora venire fuori), tassello dopo tassello, nei prossimi mesi sarà un autentico piacere fare emergere i contorni della più grande, vergognosa fake-new degli ultimi 20 anni ( sto parlando a livello nazionale, a livello locale ormai i non terrapiattisti hanno capito da tempo).
          Come già scritto, ci sarà chi – partito per riscuotere -, magari arriverà a dovere (finalmente) pagare…

          L’eretico

      • Gp scrive:

        Peccato… Prigozhin è un mercenario tagliagole, un tipo di interlocutore molto avvezzo a mantenere buone relazioni con gli Usa… speriamo Putin moia presto, ma se non deve venire di peggio

  5. Vedo nero e basta scrive:

    Riguardo all’incidente di Casal Palocco. E’ stato votato in tutta furia il nuovo codice della strada. Mi sembra come le grida manzoniane, a 30 orari in città non è certo facile, se uno si fa vedere anche per un minuto col cellulare in macchina sospensione della patente ci sono casi e casi, tanti altri provvedimenti giusti per ridurre gli incidenti. Tutto bello in apparenza. Intanto si fanno vedere film di azione con inseguimenti di auto al limite dell’impossibile che qualche sciabordito viene portato all’emulazione. Per non parlare delle pubblicità di auto che con lo slogan “Libertà!” commettono infrazioni di tutti i generi. Dare un freno a queste iniziative sarebbe un ottimo supporto ad una maggiore educazione stradale. Ma l’ipocrisia domina il mondo. Si faranno trasmissioni, tanti blablabla sul triste fatto e poi ripiomberà la solita indifferenza, altri nuovi argomenti altre disgrazie da sviscerare ed alla fine dei giochi non cambierà nulla. si parla di esami di stato? Io li abolirei, non si puo’ decidere il futuro di un alunno con singole prove, quello che conta è il profitto in tutit gli anni di scuola. E meno male che ora c’è solo un docente esterno peché ai miei tempi la commissione era formato da esterni ed un solo insegnate interno. La mia fortuna mi porto a vedere un capo commissione che era la copia di Bluto di Braccio di Ferro, era solo rosso di capelli e non bruno, mandava uno sgradevole odore di rum fin dalla mattina ed ho saputo che come secondo mestiere faceva il salumiere ed è finito in galera per contraffazione dei cibi. Io ebbi la sfortuna di avere una professoressa di italiano che amava Verga (nulla contro questo grande scrittore) ma odiava per motivi sconosciuti Pirandello; io avevo portato proprio quest’ultimo e quindi mi riempì di commenti acidi. I fortunati furono quelli che scelsero la prova di diritto, perché da voler bocciare tutti venne convinta da certe moine serali del nostro docente interno a passarli tutti col massimo ed alzando quindi il voto finale. Così molti di quelli che non avevano studiato vennero premiati, alla faccia di chi aveva sempre studiato e che si trovarono con un voto inferiore ai beatificati. Ovviamente ho un brutto ricordo della scuola e col cavolo sono andato alle riunioni celebrative della mia classe. Se molti ricordano con affetto gli anni di scuola io sono l’eccezione, preferisco i miei anni di lavoro passati in banca, dove tra alti e bassi ho fatto e conservato molte amicizie ed avuto anche diverse soddisfazioni. Tutto questo comunque non è un atto di accusa ai docenti attuali che stimo e comprendo le difficoltà che giornalmente devono affrontare. Se anche allora la commissione fosse stata a maggioranza di docenti, che ti avevano seguito sempre, molte cose sarebbero funzionate meglio, invece….

  6. GODZILLA scrive:

    Ho visto, per la seconda volta, il 19enne youtuber invitato su Retequattro a difendere questi fenomeni dei Borderline: non mi sorprende affatto la sua faccina da schiaffi, il suo piglio deciso per non dire arrogantello, ha la scusante dell’età e di essere parte della Generazione Z. Quello che mi sconcerta davvero è che la maggioranza degli ospiti (adulti, con esperienze varie di vita) solidarizzi con lui, facendogli anche sonori complimenti: quello è il segno drammatico dei tempi, come più che giustamente sottolinea l’Eretico.
    E non mi si venga a dire che le cazzate si facevano anche noi: certo che si facevano, ma c’era la famiglia da cui emanciparsi, contro cui combattere, mentre oggi le famiglie sono sempre più spesso alleate dei figli che danno di fuori. Bravi, continuate così, il futuro sarà sempre più roseo.

    • Vedo nero e basta scrive:

      Cosa ti vuoi aspettare da questa scuola sempre più squalificata dove a Rovigo due birbantelli, nel corso dell’anno scolastico, hanno sparato scherzosamente dei pallini di gomma ad una professoressa facendole appena un po’ di bua al volto, si scherzava dai… Ebbene questi due discoletti sono stati promossi col 9 in condotta. Ci sarebbe anche il ricorso dei genitori di quell’altro burlone di Abbiategrasso che ha accoltellato la professoressa di storia, dove aveva l’unica insufficienza, perché è stato bocciato ed espulso dalla scuola. I genitori eroi hanno subito difeso il loro pargolo per la grande ingiustizia. La mia piena solidarietà agli insegnanti che devono affrontare difficoltà impensabili fino a pochi anni fa. Vedo nero.

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