Il doppio suicidio: Israele e la Sinistra
Oggi è San Francesco (dall’anno prossimo, si torna alla Festa nazionale…), ma di pace si vede solo l’ombra: speriamo ovviamente a Gaza – tutt’altro che garantita, nonostante i passi in avanti -, mai invece così lontana in Ucraina, per la quale si mobilitano i Governi europei, certo, ma alla gente comune non importa un fico secco: classico processo di totale rimozione psicologica del concreto pericolo effettivo (lasciamo stare la pietas). Ergo, anche noi – essendo parte integrante della ordinary people – continuiamo dunque a parlare dei flottiglianti, con annessi e connessi: per gli scontri e gli incidenti di piazza, invece, rimandiamo alla stampa.
Se leggete Il Fatto o Repubblica, i disordini sono stati pressoché inesistenti; se invece vi date a Libero o a Il Giornale, l’Italia è a ferro e fuoco: trovare il punto di incontro non è facile, ma che – per dirne una – proprio tutti gli automobilisti fermati in questi giorni, su strade ed autostrade, siano scesi a solidarizzare con chi impediva loro di procedere verso il lavoro o altro, sembra un pochinino azzardato…
SEMPRE LA STESSA ZUPPA: C’ERANO UNA VOLTA LE SARDINE
Dispiace dirlo, ma è sempre la stessa zuppa. Bisogna sempre riconoscere la buonissima fede di tanti manifestanti, va da sé; bisogna riconoscere l’inviolabilità del diritto di sciopero (per quanto quando si sciopera solo per motivazioni prettamente politiche, la cosa andrebbe da tutti gestita cum grano salis), non vi è dubbio; sarebbe cosa buona e giusta evitare i toni di irrisione verso la grandissima parte dei manifestanti, è chiaro: al netto di tutto ciò – che non è certo poco! – il contesto rimanda però a questa, consueta, zuppa…
Sabato scorso abbiamo tirato fuori i Movimenti per la Pace – direttamente finanziati dall’Urss staliniana – durante la Guerra di Corea (1950-1953); vogliamo avvicinarci all’oggi? Molti si ricorderanno le mitiche “Sardine”, con il boccoluto Mattia Santori, dallo smagliante sorriso, capace di riempire – nel novembre, e poco più, del 2019 – le piazze di mezza Italia (forse anche due terzi). Nate dall’esigenza di contrastare l’avanzata leghista in Emilia Romagna – al voto regionale -, poi divennero, per lo spazio di un novembre, un autentico fenomeno nazionale.
Partecipammo all’evento delle sardine in Piazza Duomo, a Sienina (e ne scrivemmo): la Palestina c’era anche allora, compresa qualche kefiah di ordinanza, ma il tutto era allargato alla polemica generale contro il populismo ed il razzismo. Il Governo in carica era il Conte bis, ergo un esecutivo non nemico delle piazze in oggetto: le quali volevano soprattutto pungolare il Premier, il quale era in quel momento parecchio meno di sinistra di oggi, essendo reduce dall’avere apposta la sua aurea firma sul Decreto Salvini sugli immigrati.
Arrivò il Covid, e le sardine come di incanto finirono, evaporarono in un amen: colpa del virus (cinese), ovvero, proprio grazie ad esso, il buon Santori poté raccattare una poltrona politica in quota Pd, nascondendo al contempo, fra le mascherine di ordinanza, la fine del suo disarmante progetto politico?
In ogni caso, andate a rileggervi alcuni editoriali di quel novembre 2019 (non lo farà nessuno, ma fidatevi): sembrava stesse nascendo una grande proposta politica dal basso, creata dai giovani, ma capace di mettere insieme generazioni diverse, con tante famiglie al seguito. Come appunto scritto sopra, finì tutto dopo un mesetto.
Se a questo giro – invece del Covid -, dovesse finalmente arrivare la pace a Gaza (e magari nel 2026 un nuovo Governo in Israele), che si fa? Proposta di buon senso: tornare all’emergenza climatica, la quale purtroppo non cessa mai di essere tale…
IL SUICIDIO DI ISRAELE
Il già più volte citato libro della storica ebrea Anna Foa sul “suicidio di Israele” è quanto di meglio si possa suggerire, ai tanti che discettano sull’argomento Israele-Gaza in questi giorni, impastando slogan rimasticati on line e nelle piazze (un libro intero, forse, è troppo faticoso da leggere).
Il Governo Netanyahu ha scelto – per potere governare e restare al potere -, un’alleanza con una destra messianica che rappresenta la parte non difendibile della nazione israeliana: come sempre quando si mescola potere politico (governativo, fra l’altro) ed estremismo religioso, a fortiori se messianico come quello della destra religiosa israeliana di Smotrich e di Ben Gvir.
A proposito: la passeggiata del Ministro Ben Gvir davanti ai manifestanti della Flotilla arrestati l’altro giorno – provocazione pura, come le sua camminate sulla Spianata delle moschee – rappresenta forse il punto più basso della gestione israeliana della complessa questione Flotilla. Un’altra dimostrazione di come l’attuale Governo di Israele, pur di compiacere la propria base elettorale, sfidi apertamente l’isolamento internazionale, con smargiassate nefaste per Netanyahu stesso (ed alle quali Bibi verosimilmente non ha neanche la capacità di opporsi: colpa sua ulteriore, sia chiaro).
L’antisemitismo mascherato ipocritamente da antisionismo – vedasi sinagoga di Manchester, e non solo – sta in Europa dilagando: non è certo una novità, ma non vi è dubbio che la politica degli Smotrich e dei Ben Gvir non aiuti a superarlo. Hamas ha vinto alla grande la battaglia mediatica, nonostante gli influencer arruolati da Israele (troppo tardi, e forse non così fenomenali…).
Resta l’amarezza per il drammatico tema della colpa collettiva, applicata a tutti gli ebrei, anche a quelli che magari in Israele non hanno mai messo un singolo piede, e che mai voterebbero per il suo attuale Governo: ed è proprio qui – con tutto ciò che di male si può dire dell’azione di Netanyahu -che viene fuori l’antisemitismo, senza se e senza ma.
Negli ultimi mesi, molti ebrei sono stati insultati ed aggrediti fisicamente per strada, per il solo fatto di essere tali, con autentici attacchi alle sinagoghe (non solo Manchester); che si sappia, invece, a nessun russo in giro per l’Europa, l’Italia (o financo la nostra Sienina, ove ne transitano non pochi, anche in gruppo) è capitata la stessa sorte. Né ad alcuna chiesa ortodossa è capitato alcunché di simile.
In estrema sintesi: trattasi di classico antisemitismo; Israele si è politicamente suicidata, con il Governo Netanyahu, lo abbiamo appena scritto: ma nel 2026 si voterà, e magari le cose cambieranno, anche in modo drastico. L’antisemitismo, invece, state pure tranquilli che non cambierà…
IL SUICIDIO DELLA SINISTRA
Entrambi i blocchi partitici italiani maggioritari stanno mettendo in mostra una dose di irresponsabilità: come già scritto nello scorso pezzo, si ribadisce oggi che la Premier Giorgia Meloni, con il suo atteggiamento sprezzante verso chi manifesta, non può non alimentare la rabies della piazza. Pare evidente che questo sia un atteggiamento che – oltre che magari ad appartenere caratterialmente al Capo dell’esecutivo -, abbia una precisa logica politica, vale a dire quella di fare emergere le altrui contraddizioni, e soprattutto quella di canalizzare pro domo sua la famosa maggioranza silenziosa. I Ministri Crosetto e Tajani ci sono piaciuti di più, per uno standing istituzionale diverso.
Calcolo rischioso per svariati motivi, quello della Premier, ma almeno elettoralmente pagante: come dimostrato ad abundantiam dai sondaggi nazionali e dalle Marche (vediamo in Calabria domenica e lunedì: ma il test decisivo è ovviamente quello del 2027). Un elettore medio, magari a caldo manifesta la sua umana empatia per i gazawi, ma quando si trova la A 14 bloccata (o direttamente la macchina danneggiata) si ricorda di quella, nel segreto delle urne.
E qui si arriva al secondo suicidio politico di questi tempi, dopo quello dello Stato di Israele: quello della Sinistra, in cui (sindacato compreso, con il derby Cobas-Cgil) è tutta una gara a chi ha più bandiere palestinesi in canna. Con il tandem Bonelli-Fratoianni che, almeno, interpreta se stesso; con Giuseppi, il quale ha ormai, in suo pieno dominio personale, una sorta di “Democrazia proletaria a trazione Padre Pio”, peraltro incapace di superare il 5% nelle Marche; e soprattutto un Pd, il quale – come previsto – ha scelto senza ma e senza se la linea movimentista pro Flotilla, in un autentico ed aprioristico – nonché per l’appunto suicida – delirio filopalestinese.
Pietro Nenni – come noto – usava l’icastica espressione di “piazze piene, urne vuote”; Nenni (il quale forse la Schlein conosce, ma ogni dubbio è ormai più che lecito) andrebbe aggiornato, all’insegna del “strade bloccate, urne vuote”.
A proposito di strade ed autostrade, se solo gli europeisti alla Della Vedova, Calenda e Renzi riuscissero a trovare un leader credibile ed unificante (nessuno di loro tre, per capirsi) e si mettessero insieme, per loro si aprirebbe per l’appunto una strada assai stimolante, da percorrere.
Ricordava giustamente Stefano Folli su Repubblica di oggi (Repubblica, eh) il precedente storico del maggio francese (1968): strade e viali invasi dalla saldatura fra operai e studenti (di scuole ed università, nelle quali ancora si usava studiare), il ’68 che sembrava portare ad una palingenesi anche elettorale inarrestabile. La Elly nazionale, in quel frangente, avrebbe preso un megafono e si sarebbe messa a sgomitare per farsi vedere in prima fila (avvolta nella bandiera palestinese, si capisce). Almeno allora – invece di inneggiare con le bandiere ad Hamas ed Hezbollah e gridare “dal fiume al mare” (cioè Israele va eliminata) -, si urlava il sempre suggestivo “il est interdit d’interdire”. Un “vietato vietare” che ha fatto in seguito danni inenarrabili, ma che aveva, in quel momento, una sua ratio ed un suo fascino.
In quella Francia, poco dopo il trionfo delle piazze sessantottine, si andò a votare: e vinse Pompidou, colui il quale era stato Primo Ministro, dal 1962 al 1968, sotto la presidenza di un certo Charles De Gaulle; la ricreazione, in tutta evidenza, era davvero finita…









repetita iuvant…
1. La flottiglia ha fatto emergere l’illegalità dell’agire di Israele e la complicità anche e soprattutto dell’Italia. Grazie alla sumud la melona ( cit. Achille Cotone) è stata costretta a tirare fuori la faccia di cristiana ( nel senso di seguace delle dottrine di Cristo!)
2. Week end lungo; la presidente part forse non sa che molti, moltissimi scioperanti lavorano anche il sabato ( e la domenica)! Ah, ma lei non avendo fatto che la parlamentare, dal giovedì si riposa…tranne qua do va in gita nelle capitali mondiali ai rinfreschi…solo quelli, per il resto non la casa nessuno.
3. L’Italia ( e forse anche altri) è divisa in due: chi prova a promuovere il bene comune, e chi si adopera solo per il suo profitto o tornaconto personale( anche e soprattutto a scapito della gente comune). Sondaggio: da che parte stai? Rispondere all’indirizzo nome.cognome@propriacoscienza.it
A me le chiacchere da bar interessano quanto la vita delle lucciole del Madagascar, sono i fatti che contano. Leggere questo articolo e poi, per i sostenitori della Flotilla e relative manifestazioni, fare un esame di coscienza. Io l’ho fatto concludendo che se tornassero i sinistrorsi le cose in Italia sarebbero molto più brutte di ora. Leggere di seguito dei nostri (vostri) baldi rappresentanti del partito dei “buonisti”:
Quei biglietti gratuiti ai rimpatriati (Fonte il Giornale).
Biglietti gratis per tutti. I cercatori di guai della Flotilla, espulsi da Israele, non hanno pagato un euro per rientrare in Italia. I biglietti del volo da Istanbul sono stati gentilmente forniti dal consolato italiano e fanno parte di un “pacchetto” promozionale della Turkish airlines, che dovrebbe servire per gli italiani veramente in difficoltà. Tecnicamente lo Stato italiano non ha sborsato nulla, ma ha senso “premiare” i flottanti, che poi sparano a palle incatenate sul governo, con biglietti gratis?
Per la tratta precedente da Tel Aviv le spese di espulsione sono state pagate, come avviene sempre nei casi di espulsione, dall’odiato Israele. Anche per i parlamentari, rientrati subito grazie al loro rango privilegiato, con un volo diretto dall’aeroporto Ben Gurion, il viaggio è stato a carico degli israeliani. Pure per gli ultimi 15 cercatori di guai ancora detenuti in Israele vale la stessa prassi e se faranno scalo ad Istanbul, l’ultima tratta sarà gratis grazie ai biglietti a disposizione del Consolato italiano. Si tratta di un pacchetto di 100 posti sui voli Turkish per emergenze vere. I militanti, che stanno denunciando ogni tipo di vessazione israeliana, vera o presunta, saranno forse rimasti senza portafoglio, ma l’organizzazione della Flotilla non poteva occuparsi di pagare i biglietti fino all’Italia? Oppure il consigliere regionale lombardo, Paolo Romano, sbarcato ieri a Malpensa, avrebbe dovuto farsi acquistare il biglietto dal Partito democratico. E per Yassine Lafram, rientrato con lui, non si capisce perché l’Unione comunità islamiche d’Italia non abbia comprato il volo al suo presidente.
Dalla Farnesina fanno sapere che i biglietti gratis vengono garantiti da Turkish Airlines grazie ai buoni uffici della nostra console generale a Istanbul e fanno parte della collaborazione fra le parti. Però, calcolando che alla fine gli attivisti che usufruiranno del servizio da Istanbul potrebbero essere 41, il Consolato generale di Istanbul brucerà quasi metà del pacchetto di biglietti gratis per vere emergenza, possibilmente meno propagandistiche e politicizzate. Già la fregata, che costa circa 100mila euro al giorno, dirottata dalla sua missione Mediterraneo sicuro a scortare la Flotilla, era molto discutibile che rientrasse “nell’interesse nazionale”. Gli attivisti volevano ficcarsi nei guai, per scatenare casino in Italia, senza riuscire a portare a Gaza un grammo dei pochissimi aiuti a bordo. La beffa dei biglietti gratis, anche se non a carico dell’erario, suona ancora più assurda quando i militanti aprono la bocca una volta rientrati a casa. Il governo che li ha tirati fuori in un lampo è sempre “complice del genocidio”. La mobilitazione diplomatica ed i biglietti gratis del ministro degli Esteri vengono ricambiati con la sua immagine e quella del presidente del Consiglio a testa in giù nelle piazze che sfilano per la Flotilla.
Per non parlare degli striscioni che proclamano il “7 ottobre giornata della resistenza palestinese” e altre nefandezze del genere, che dovrebbero aprire gli occhi a tutti sulla manipolazione di Hamas.
Il buonismo governativo italiano, che ha evitato il peggio in mezzo al mare e sta riportando a casa tutti gli attivisti senza nemmeno fargli pagare l’aereo, riceve in cambio pesci in faccia, insulti, accuse e minacce. Fine articolo.
La colpa è sempre della Meloni, anche del tempo cattivo. Va bene soccorrere quelli di Gaza, ma Hamas deve essere tolto di mezzo, non solo Netaygnau. Mwentre in Israele c’é una discreta componente contro il loro premier, dall’altra parte sono tutti solidali con i terroristi. I nostri “sinistrorsi buonisti” ed anche la Gretina svedese, dovrebbero far funzionare il loro cervellino, perché sono nella direzione sbagliata. La Meloni fa meno peggio possibili, loro il peggio del peggio e spero che vengano puniti nelle attuali elezioni regionali. Non ancora capito che stiamo subendo una invasione dei mussulmani, il medioevo è tornato. Le nostre donne dovrebbero avere molta paura di questa tendenza perché se questi prendono il sopravvento saranno le prime a rimettersi poiché per gli islamici le donne valgono molto poco o niente, trattate da schiave. Le femministe occidentali ci pensino un po’ di più quando sfilano, per solidarietà a Gaza e simili, indossando veli e paramenti islamici.
Ancora con ‘sti biglietti! Lo dici tu: “lo Stato italiano non ha sborsato nulla”, mentre quando abbiamo fatto rientrare a “casa” quell’assassino di Chico Forti, chi lo ha pagato il viaggetto in Falcon (134mila euroni nostri!)? Il tutto per uno spot governativo, e poi dobbiamo pagargli anche la detenzione a spese nostre vita natural durante. Di quello che ne pensi? E dei viaggi in nave (andata e soprattutto ritorno) su nave militare per l’Albania per far vedere a quattro gatti la nuova colonia penale da un miliardo di euro (altro spot… ma non se ne parla più) che idea ti sei fatto?
Sono questi i problemi dell’Italia, vero?
Rispondo volentieri a “Isolati” (ma è singolare o plurale?): la polemica sui biglietti aerei – di cui ho scritto qualcosina anche io – è in effetti solo una goccia, nel mare magnum di ciò che sta accadendo, e gli eventi comparativi cui si fa riferimento sono davvero esecrabili (compreso, in tutto e per tutto, il caso di Chico Forti: paradigmatico di tante, tristi cose dell’Italia odierna).
Per quanto riguarda l’altro intervento di “Isolati” (che peraltro è un off topic) – giacché credo che nel caso aretino ci sia una inchiesta, mentre nel caso senese non risulta alcunché – mi avvalgo della facoltà di censurare: wait and see…
L’eretico
Un paese normodotato avrebbe gestito la provocazione flottiglia come la Svezia: non forniremo assistenza diplomatica.
Invece, nel paese della 104, è radicata la convinzione che lo stato sia il babbo che accorre in ogni situazione.
Scali una montagna in ciabatte, attraversi un fiume quando è prevista la piena, visiti una dittatura teocratica (come l’iran) o comunista (come il venezuela), la pretesa rimane sempre la stessa: lo statoh che fa?!?!?
Il carcere israeliano avrebbe avuto carattere formativo.
Il comunista nostrano è abituato solo alla carota.
Babbo stato può darvi la paghetta, può fornirvi l’assistenza psicologica ma non è onnipotente.
Sulle navi un c’erano aiuti umanitari. Tristemente simbolico dei comunisti: dicono di sacrificarsi per gli altri ma alla fine si mangiano tutto.
Il papa polacco l’era un fascista di merda ed il 7 ottobre l’è un atto di resistenza partigiana.
Negli anni 70 si sventolava il libretto rosso di mao, oggi la bandierina balestinese.
Avete sbagliato e perso allora.
Sbagliate e perderete anche a codesto giro.
L’Occidente fa schifo, eppure un si capisce perché milioni di persone ci si vorrebbero trasferire (senza invito) e qui si fatica a trovare qualche strullo disposto a migrare in codesti paradisi comunisti.
Non si è mai visto un popolo perdere la guerra per 80 anni e dettare le condizioni della pace.
Da che mondo è mondo, esiste il tempo per la guerra e quello per la diplomazia.
Il tempo per sedersi a quel tavolo per hamas (e per buona parte della società “civile” palestinese che l’ha supportato) è scaduto il 7 ottobre 2023.
Peccato che l’abbordaggio sia avvenuto in acque internazionali e non israeliane.
Quindi il tuo panegirico ignora un fatto fondamentale, ossia uno stato non può derogare dal diritto.
Per quanto riguarda il diritto dell’orrido Hamas, che per me non ne ha, mi spieghi l’occupazione totale della Cisgiordania e le molteplici risoluzioni ONU puntualmente disattese da Israele?
La vicenda flottiglia è troppo ridicola per scomodare una tematica così rilevante come quella dei confini ed il conflitto arabo-israeliano è troppo ingarbugliato per essere affrontato con le inutili (alla prova dei fatti) risoluzioni onu.
L’incrollabile fiducia dell’italiano medio in questa istituzione è davvero commovente.
Andrebbe modificata la costituzione per esplicitare un concetto: il nostro culo al caldo dipende esclusivamente dalla solidità della NATO e dagli ordigni nucleari dispiegati sul territorio nazionale.
Speriamo oggi sia il primo passo verso una pace duratura per il medio oriente.
… buongiorno e buona domenica ai lettori del blog ed al suo redattore capo l’Eretico … stamane voglio solo riportare le parole di uno dei giovani attivisti componenti della flottiglia (che vien dal mar … come scrivi tu) …
“Gli israeliani ci hanno impedito di avere medicine, ci hanno dato solo acqua dopo 32 ore. Avevamo a malapena cibo. Ci hanno svegliati alle 3 del mattino con cani e cecchini che entravano nelle nostre stanze, ci svegliavano ogni 2 ore per impedirci di dormire. Hanno fatto questo a noi, cittadini innocenti che possono contare su assistenza diplomatica, possiamo solo immaginare cosa fanno ai palestinesi”
questo sono gli Israeliani, ne più, ne meno; tempo fa ebbi modo di riportare in un commento qui su l’Eretico l’esperienza di un caro amico Veterinario di Oxfam proprio in Palestina ed in tempi non sospetti nel periodo dell’aviaria … ebbene ai vari check point appena sentivano che erano li per aiutare i palestinesi i soldati si trasformavano in persecutori, cosi tout court, e angherie e umiliazioni varie e gratuite sia ai componenti della spedizione sia ai lavoratori e lavoratrici palestinesi che per lavoro appunto dovevano attraversare i vari varchi, cosi per sberleffo e per umiliare le persone sequestrando ogni cosa che portavano con se per la loro attività di prevenzione … medicinali soprattutto … questo erano gli Israeliani e questo sono, ne più ne meno!
Il traballante tavolino della sedicente ‘sinistra’ è alla disperata ricerca di una quarta zampa ideologica per stare in piedi, accanto ad immigrazione, lgbt e climate change. Pur di non doversi poggiare sulla difesa dei lavoratori (quelli italiani i più impoveriti d’europa nel millennio dell’euro), i sindacati e i partiti di ‘sinistra’ sperano che hamas non firmi la pace, atto che sgonfierebbe il movimento che a quel punto dovrebbe trovare altri argomenti per rimpiazzare la ‘zampa’ mancante. In realtà l’unico collante è il comune interesse a non far governare i fascisti democraticamente eletti.
La strada intrapresa da Della Vedova, Calenda, Renzi mi sembra fortunatamente chiara, quella del tramonto. Potrei abusare dello spazio gentilmente concesso dall’Eretico per elencare le eroiche gesta del simpatico arrivista di Rignano, ma mi trattengo.
Concordo su tutto.
Dubbi e certezze. Personalmente ho alcuni dubbi ovvero chi fa casino nei cortei ha una fisiologia precisa, identificabile anche dalle immagini televisive, mi dispiace che nessun politico e nessun giornalista faccia notare questa cosa, forse perchè è sconvieniente elettoralmente e non è allineato con il pensiero mainstrem. Si preferisce prendere le distanze dai presunti facinorosi eppure i facinorosi agiscono impunemente ed a volto sempre coperto, di solito ben isolati dalla massa dei manifestanti. Spaccano vetrine ed incendiano auto e sembra che nessuno sia in grado di fermarli, ecco, chissà se sono facinorosi poco intelligenti o provocatori infiltrati ad arte nei cortei. Posso avere un legittimo dubbio dato che questo Stato in passato ci ha abituato a cose ben peggiori? Ho alcune certezze: la Flottiglia ha dimostrato una cosa fondamentale e che credo molti nell’era contemporanea si siano dimenticati ovvero che la non violenza vince moralmente sulla violenza, la pace sulla guerra. Vedere i naviganti inermi e con le mani in alto di fronte ai mitra israeliani non ha fatto altro che smuovere anche le coscienze più sopite, molte delle presenze in piazza credo siano state smosse proprio da una naturale propensione dell’essere umano a schierarsi dalla parte del più debole, un moto naturale di repulsione contro la violenza. Bisogna anche ricordarsi che la prima manifestazione molto partecipata è stata indetta da due sigle che non hanno i numeri nè il seguito per indirla ovvero Potere al Popolo e USB, eppure al loro appello hanno risposto migliaia di persone, spontaneamente mosse solo dallo schifo per la politica scellerata di Israele. Ieri e l’altro ieri si è aggiunta anche la CGIL con lo sciopero e questo non ha fatto altro che aumentare il numero dei partecipanti. La Sinistra secondo me non ne trarrà nessun vantaggio elettorale, i problemi interni che deve risolvere sono molto più complessi di quelli che esistono a destra la quale è capace di compattarsi come un sol uomo quando si tratta di gestire il potere, ma credo invece ne trarrà almeno un vantaggio morale perchè quando leggeremo sui libri di storia del futuro che cosa hanno fatto gli Stati per fermare il massacro di Netanyahu si scoprirà che il governo italiano era un fedele alleato di Israele mentre il suo popolo manifestava contro la carneficina. E poi scusami Eretico, te lo dico francamente, ma possibile che continui con questa contrapposizione ideologica tra Palestina ed Ucraina come se chi magari ha accolto in casa i profoghi ucraini oggi non pianga i morti palestinesi? Ma non capisci che il grande nemico è sempre lo stesso e si chiama guerra la quale appunto per essere fatta ha bisogno delle armi che noi come Italia abbiamo venduto senza vergogna prima ai russi ed adesso agli ucraini ed agli israeliani senza vergogna alcuna, E’ proprio vero che pecunia non olet. Le due guerre tra l’altro sono su piani diversi e non sono assimilabili tra loro se non per la sofferenza che tocca sempre alla povera gente: tra Russia ed Ucraina c’è un confronto impari ma almeno ci sono due eserciti contrapposti, tra Israele e Palestina c’è attualmente solo un massacro a senso unico. Per come la vedo io esiste una unica soluzione ovvero smettere di sparare e non m’importa se a fare la pace è Putin, Zelensky, Istraele, Trump o Hamas, qui quello meglio c’ha la rogna e sarebbe il momento di smetterla di rivendicare e mettersi al tavolino a qualunque costo, anche a costo di rimetterci del proprio, perchè gli unici a rimetterci veramente sono al solito le popolazioni, i popoli fatti da gente normale che la guerra, qualsiasi guerra, la vede come la peggiore delle disgrazie.
una domanda fuori tema: PERCHE IL COMUNE CERCA RISORSE ECONOMICHE DA SPONSOR ESTERNI PER LA STAGIONE TEATRALE.
Non sarà che la scorsa ha avuto un passivo di 300k euro?
Bella eh! Ma un po cara! A chi dovrebbero rendere conto di questa perdita?
La domanda vera è: PERCHÉ NON DOVREBBE?
Tipica risposta vuota di contenuti: provo a spiegare che un’amministrazione dovrebbe fare un bilancio di previsione e saper utilizzare le risorse proprie per i servizi che offre. Qualora si vada in debito si assumono le responsabilità, e in genere ci si dimette. A fronte di 300 mila euro di debito, sponsor per 18mila. E c’è chi ancora finge di non vedere
Ha ragione, ma ricordi che questa scialba amministrazione governa solo perché quelli che c’erano prima hanno riconsegnato alla città una fondazione da 7 miliardi (eur 7.000.000.000,00) con le casse vuote. Probabilmente per trovare nella storia cittadina un danno economico paragonabile bisogna risalire al 1348
Le ricordo che di quella ģestione scellerata ne hanno goduto tutti…tutti, direttamente o indirettamente, e nessuno, nessuno ha mai rifiutato il contributo. Inoltre mi permetto di ricordarle, io a lei, che con la gestione demossi il comune ha raggiunto cifre in attivo di bilancio “autonome” mai viste prima, e che questa amministrazione nonostante il fondi pnnr( a cui i capitando si astennero dopo averne detto peste e corna) deve cercare sponsor esterni.al netto del proprio pensiero politico, provi a fare una sintesi.
Le ricordo che i deputati dell’affondazione erano nominati da Comune (pd), Provincia (pd), Regione (pd), oltre ad uno ciascuno da Ateneo (pd?) E Curia (?)… difatti hanno nominato a loro volta Mussari (pd) in Mps, un ad competente, qualificato e anche simpatico. La responsabilità non è un’opinione, è scritta a chiare lettere nella storia della bancace della città.
La sintesi è che pd e peste sono state le oeggiori sciagure della città degli ultimi 7 secoli
Hamas sta perdendo su tutti i fronti ed è stato abbandonato anche dai paese arabi. Sta avendo un sostegno implicito solo dai manifestanti italiani, che non hanno speso uno striscione o una parola contro il regime terrorista ( come non l’hanno spesa, en passant, dal 2006, anno in cui Hamas vinse le elezioni, al 6 ottobre 2023 ………)
Mi sembra paradossale, specie in un momento in cui si sta discutendo di un piano di pace e qualsiasi pressione esterna potrebbe facilitare il raggiungimento dell’accordo.
Fausto
Putroppo devo dissentire. Hamas è molto più vivo di come si pensi. È finanziato da paesi produttori di petrolio ed è politicamente molto forte alle Nazioni Unite.
È stata sostenuta e finanziata anche da Israele…e non ci sono prove che non lo sia ancora, viste le tante ombre nella narrazione del 7 ottobre
…..tranquilla, il 25 ottobre ci risiamo! Tutti nuovamente dietro al prode Landini, contro questo governo complice indiretto di genocidio.
Se non ci fosse da piangere, per la tragicità della situazione, sembrerebbe di essere su scherzi a parte.
Fausto
complice diretto, moralmente, del genocidio: o si è complici o si è contro. Lei dove sta?
Ma poi si è saputo se c’erano davvero le casse di viveri e medicinali nelle stive della flottiglia ?
E il blocco navale (ratificato dall’ Onu nel 2009) si è poi saputo a quante miglia sarebbe dalla costa?
Mi sembra che questi siano due punti importanti.
Eretico, io purtroppo la vedo un pò peggio di come la vedi tu. Altro che sardine, qui si stanno facendo prove generali di “Anni di Piombo 2, la Vendetta”.
Quanto più la sinistra è debole alle urne, quanto più la sinistra radicale si ringalluzzisce. Spaccare le vetrine e le stazioni non costa niente. Se poi fra poco ci scappa il morto, risiamo al 1969.
Vogliono “globalizzare l’intifada” e ci stanno riuscendo. “Follow the Money”, si diceva una volta. Indaga un pò su chi finanzia queste “Flotillas”. Potrebbe essere materiale per un tuo prossimo libro.
Anni di piombo 2 con esplosioni di treni, stazioni, piazze e financo banche.
Memoria selettiva?
Caro Francesco,
certo che per una ricostruzione completa degli Anni di piombo bisogna partire da Piazza Fontana: la storiografia e le sentenze concordano in modo pressoché univoco.
La questione posta da Ottavio credo parta però da questa, purtroppo, assai semplice considerazione: di tutto ciò che hai ricordato tu nel tuo commento, oggi in Italia non c’è per ora alcuna traccia, neanche vaga o indiretta (toccando ferro, anzi acciaio); ma se andiamo nelle piazze, invece, troviamo molti segni, mutatis mutandis, a dir poco inquietanti.
Voglio addirittura lasciare da parte i disordini post evento di sabato (peggio per chi ci ha rimesso la macchina, suvvia); ma trovo intollerabile che nessuno abbia fatto rimuovere il vergognoso striscione filo Hamas e filo 7 ottobre (toh,l’anniversario cade oggi): era uno degli striscioni più grandi, curati nella grafica e senz’altro visibili. Eppure nessuno lo ha fatto rimuovere.
Non scrivo per ora dell’altrettanto vergognoso evento di ieri a Unistrasi, con il Tomaso nazionale di kefiah cinto.
Diciamocela tutta: il 7 ottobre 2023 – quando ovviamente ancora Israele non aveva reagito, ed era solo vittima di un pogrom – parecchi furono contenti, molto contenti; da buoni vigliacchi, però, non hanno neanche il coraggio di dirlo: lo fanno dire e scrivere ad altri, e lasciano fare…
L’eretico
Il 2027 si avvicina e spero vivamente che il prof Montanari torni a fare semplicemente il proprio lavoro, che, tra l’altro, sa fare anche bene. Come rettore ha portato, a mio avviso, il nome di Siena veramente in basso…..
Anche l’ ultima iniziativa, proprio alla vigilia del 7 ottobre, è inqualificabile – ma non inaspettata, visti i tanti precedenti a lui dovuti – e può benissimo fare il paio con lo striscione di cui hai parlato…..
Quando si parla di estremismi!!
Fausto
No, non è che non hanno avuto il coraggio di dirlo. Lo hanno detto proprio chiaro e tondo già nel 2023. Se ne lamentava persino Corrado Augias, che certo non può essere considerato un fascista:
https://www.ilfoglio.it/politica/2023/10/27/news/corrado-augias-il-sostegno-ad-hamas-sono-disperato-la-sinistra-italiana-fa-piangere–5837466/
Caro Ottavio,
grazie della segnalazione, che -nella sua nettezza almeno – non ricordavo proprio.
In ogni caso, resta la vergogna assoluta dello striscione in testa al corteo della CGIL: da nessuno fatto togliere, lungo tutto il percorso…
Ora siamo davanti alla Flotilla bis, come saprete: e non ci può essere due senza il tre.
Io resto dalla parre dei volontari silenziosi semi bombardati da Putin vicino a Leopoli:chapeau alla concretezza ed alla riservatezza…tutto ciò che manca ai flottilanti…
L’eretico
Tra le brutte notizie ogni tanto c’é qualcuna positiva. Sentendo le ultime previsioni di voto nelle elezioni in Calabria il rappresentante di centro-destra sta vincendo dimostrando che i calabresi non si fanno ingannare dai buoni (?) propositi dei sinistrorsi; la favoletta deamiciziana di Cutro non ha funzionato e non solo quella, ricordiamo le “buone” (?) azioni di Lucano ex sindaco di Riace. Cito un articolo (Il Giornale) che elenca le promesse elettorali ed il passato dell’attuale rappresentante dei “buonisti” per evidenziare la sua opera benefica all’interesse pubblico quando era presidente dell’INPS.
Dal pasticcio Inps al bollo. Ormai Tridico è come Cetto
L’ennesima promessa elettorale del candidato M5s in Calabria sulla tassa auto sembra la gag del comico.
“Le tasse sono come la droga, se le paghi una volta – anche solo per provare – finisci che ti prende la voglia”. Parole di Cetto La Qualunque, il cui spettro sembra ormai essersi impossessato del candidato grillino alla Regione Calabria Pasquale Tridico, che ieri ha lanciato l’ennesima promessa elettorale stile “cchiù pilu per tutti” in risposta alle troppe strade calabresi ridotte a un colabrodo. “Sospenderemo il bollo auto ai calabresi con Isee fino a 25mila euro di Isee, ne ho parlato con esperti dell’Aci”. Basterebbe ascoltare un frammento del film di Antonio Albanese per sentire esattamente la stessa frase: “Aboliremo Ici, tassa sulla spazzatura, assicurazione e bollo auto”.
Forse le sue gaffes su dialetti, geografia calabrese e province erano più divertenti. La primogenitura dell’azzardo sul paragone solo apparentemente improprio spetta al Foglio, che qualche giorno fa ha pubblicato sui social Tridico che promette settemila forestali e Cetto La Qualunque che annuncia “un forestale ogni albero” e uno stipendio di “mille euro al mese, anzi duemila”.
Il filosofo ed ex sindaco di Venezia Massimo Cacciari ieri ha definito questa tecnica della promessa last minute “un esempio di cattiva politica”, con Tridico che in queste settimane ha promesso di tutto, compreso il famigerato “Reddito di dignità” da 500 euro per gli over50 fuori dal mercato del lavoro. “È demagogia che non attecchisce più, anzi allontana i cittadini dalle urne”, ribadisce Cacciari. Ma dare i numeri è sempre un problema. Tridico forse ignora che, secondo i dati 2021, il bollo auto vale circa 130 milioni di euro: l’esenzione a un Isee a 25mila di fatto allargherebbe a tutti i contribuenti o quasi questa esenzione. D’altronde, in Calabria l’Isee medio è tra i più bassi d’Italia (appena sopra 10mila euro), già oggi c’è un’evasione della tassa automobilistica che si aggira intorno al 20% (“Ma perché, il bollo auto si paga?” è uno dei commenti social più diffusi alla boutade grillina), da dove arriverebbero i soldi per pagare il Reddito di dignità senza neanche il Ponte sullo Stretto, considerato “inutile”?
Che il pezzo forte delle promesse di Tridico fosse il facsimile del Reddito di cittadinanza era chiaro a tutti, sin da quando l’ex presidente dell’Inps – che appena insediato nell’istituto di previdenza che gestisce 235 miliardi di contributi si è aumentato lo stipendio di 50mila euro, con effetto retroattivo “a sua insaputa” – ha accettato la candidatura del centrosinistra (senza prendere la residenza i Calabria né dimettersi da europarlamentare) il centrosinistra calabrese ha fatto delle elemosine di Stato il mantra di una competizione partita in salita e mai in discussione, almeno stando agli ultimi sondaggi.
Ma a distanza di tre anni dalla sua abolizione (oggi c’è l’assegno di inclusione), cosa resta della misura grillina che avrebbe dovuto “abolire la povertà?”. Una bella serie di fallimenti. Truffe certificate per 665 milioni, 62mila percettori senza titolo tra evasori, stranieri, mafiosi siciliani, campani e romani come gli Spada o i Casamonica, detenuti ai domiciliari ed ex brigatisti.
Per quasi 2 miliardi di buco per pagamenti indebiti o irregolari o non recuperati (lo dice la Corte dei Conti), colpa di un’erogazione automatica su autodichiarazioni, in assenza di qualsiasi controllo preventivo – che invece il successore all’Inps Gabriele Fava ha preteso per l’assegno di inclusione – con un record di soggetti denunciati dalla Finanza proprio in Calabria, dove sono stati accertati più di 45 milioni di euro di frode accertata. A poche ore dalle urne Tridico annuncia altre mancette. Volevano abolire la povertà altrui, hanno demolito la loro dignità.
PS 1: tra l’altro questa persona in un’altra intervista affrontò il problema pensioni dicendo che la vita media in Italia è alta e quindi ci sono trippe pensioni.
PS 2: spero che anche in Toscana ci sia un cambiamento di rotta. Già il Governatore uscente sta facendo l’ennesimo sgarbo a Siena con il dirottamento della sede scelta per l’Alta Velocità in Valdichiana da Creti, luogo ragionevolmente equidistante tra Siena Arezzo e Perugia, a Rigutino, praticamente periferia di Arezzo, come questa ridente cittadina non abbia già avuto tanti privilegi in fatto di collegamenti ferroviari ed autostradali.
Chiudo, non dico altro.
I sinistrorsi devono capire che i migliori alleati della destra sono proprio loro con i loro atteggiamenti violenti, incuranti della richiesta di maggiore sicurezza della gente comune che si deve muovere per tanti motivi di lavoro, per visite sanitarie, per puro svago ed altro. Non dimenticando i vandalismi alle macchine, strutture, negozi, ecc., tutti incolpevoli di questa situazione politica-economica. La sinistra di oggi, incapace di gestire quest’onda di violenza, si sta sempre più allontanando dalle richieste della maggioranza silenziosa, amante della sicurezza, creando un percorso preferenziale per un nuovo governo peggiore di quello attuale. E’ una situazione molto simile a quella di alcuni decenni fa. Rifletteteci bene, nipoti indegni della Sinistra che fu.
meglio nipoti indegni della sinistra che fu….che indegni della destra che è!
Scusa l’ot… ho letto che ‘nel senese’ un quindicenne tunisino coltellomunito è stato arrestato per ‘terrorismo internazionale’ e prontamente spedito dal Gip in… comunità. In comunità!!
Forse abbiamo qualcosa da imparare dall’Ungheria
Mi scusi, ma si rende conto oppure no che si tratta di un adolescente di 15 anni? La colpa non è certamente la sua ma della nostra società che non fa niente per aiutare queste persone, in questo caso bambini.
fino a che non potrebbe toccare a lei, o a qualcuno a cui tiene, se esiste
‘Toccare’ cosa? Una coltellata?
Vedo che è inutile sigra gianna…fraintendimento volitivo, segno di disonesta intellettuale! Non ci si confonda! Lasci che se la cantino e se la suonino!
Vi assicuro che nessuno fra meced i miei cari sarà mai arrestato in un taxi con un criminale accanto ed un manganello nel giacchetto. Piuttosto non so se non saremo vittime di rapine (già successo), scippi (già successo), coltellate o altre angherie. Il quindicenne aveva un coltello ed è in unacrete di terroristi internazionali… come vi sentireste se vostro figlio si trovasse nella stessa comunità dove il gip ha mandsto il presunto terrorista? Come si sentiranno eventuali ospiti cristiani o omosesduali con questo nuovo compagno?
La mia onestà intellettuale di persona libera mai iscritta a partiti e mai beneficiaria dei relativi benefici, mi consente di poter scrivere liberamente, solo ad esempio, che è una vergogna avere un ministro come la Santanche, o che la posizione governativa vs israele è scandalosa, visti i crimini perpetrati da queĺlo scuagurato paese; però sono anche convinto che scioperi e blocchi stradali siano inutili e sbagliati… se non controproducenti in quanto strumentalizzati (nei giorni della flotilla i crimini veri e le ucvisioni a gaza di Nethaniau sono quasi spariti dai media).
In pratica ritengo solo il governo attuale il meno peggio guardando le altetnative, che mi nettono proprio paura.
A differenza di come fai te, caro Giulio, avendo argomenti da esporre rispetto le opinioni di tutti e non offendo mai nessuno
In Italia, a differenza dell’ungheria, esiste an ora , per poco, la libertà di pensiero e di manifestazione! Lodiamo striscione al corteo checché ne scriviate, è stato fatto riporre, ma preferite dare risonanza a ciò che onviene. Quando la ministra santanche, e non solo, dichiara di essere fascista non ho mai visto sepolcri imbiancati ne sommi sacerdoti anche in questo spazio stracciarsi le vesti!
Dunque siete ipocriti. Ammettetelo!
Cara Gianna,
se gli errori – scusabilissimi – di battitura non mi ingannano, ci dai una notizia nuova: lo striscione inneggiante ad Hamas, nel corteo di sabato scorso, sarebbe stato rimosso? Ho compreso bene, di grazia?
Quanto alla Ministro Santanché – il cui dichiararsi nostalgica del ventennio non mi pare neanche il problema maggiore – in questo blog due estati or sono se ne sono chieste le immediati dimissioni, le quali ovviamente lei si è ben guardata dal dare…
L’eretico
Ero presente al corteo, a differenza di tanti tastieristi !
Confermo che lo striscione incriminato( se è un crimine esprimere la propria opinione) è stato fatto riporre molto prima dell’arrivo e, a differenza di quanto affermato da quella bugiarda e mistificatrice che non risparmiava accuse e parole d’odio quando era allopposizione, non era alla testa del corteo!
Ma l’importante, anche qui, è dire falsità, e ripeterle di continuo…tanto qualche sempliciotto ci crede prima o poi!
Ps.per me è un crimine maggiore le estensioni del governo sui temi palestinesi, il silenzio degli ultimi due anni e il continuo commerciare( in entrata e uscita) di componenti belliche con Israele, che ci hanno reso tutti come nazione complici del genocidio.
Continuate a giustificare i criminali, finché le Vs coscienze ve lo,permetteranno! Un giorno, forse, dio vi perdonerà.?.ma io no( cit!) E con questo saluto e ringrazio per lo spazio offertomi.
Buona vita a tutti
Cara Gianna,
io invece ti ringrazio per avere smascherato una fake new: da testimonianza oculare, quindi, sappiamo che lo striscione incriminato (non è certo questione di libertà di pensiero: altrimenti, se si può scrivere tutto, anche l’apologia di nazismo va benissimo), non solo non era alla testa del corteo, ma che è stato fatto riporre (assai doverosamente) “molto prima dell’arrivo”. Benissimo così.
In redazione, continuiamo solo a non capire perché allora Landini non lo abbia detto chiaro e tondo, a fronte di accuse plurime e circostanziate (e non provenienti certo solo da Destra, ma anche da Sinistra nonché dalle comunità ebraiche): ma forse, nel tourbillon delle notizie, ci è scappata questa dichiarazione di condanna per lo striscione da parte di Maurizio Landini, e chiediamo dunque venia…
L’eretico
….mentre organizzare manifestazioni al grido del “ blocchiamo tutto “, ledendo il diritto, legittimo, di chi invece vuole spostarsi, lavorare, fare i c…i propri ( senza considerare le violenze sulle cose e sulle persone in divisa durante le stesse perpetrate) non è un approccio fascista?
In questo caso i sommi sacerdoti che dicono?
Fausto
lei è evidentemente sceso ro di giurisprudenza e di storia nei minimi richiesti al 2025. Si crogioli pure nella sua ignoranza, è in ampia compagnia.
….ignorante sarà lei, certo nei minimi richiesti.
Fausto
Caro Fausto, scusandomi per il ritardo (sono per l’appunto ad Asti), pubblico volentieri la tua risposta; devo invece censurare Gp: intervento, il suo, che condivido, ma con la postilla finale che potrebbe fare scattare qualche problemino verso di lui, ergo verso di me (ci sono precedenti, sic): caro Gp, rimandamelo pari pari, ma senza l’ultimo rigo, per capirci…
L’eretico, astigiano
Penso che il prossimo sciopero si giocherà sulla liberazione di Bargouthi.