Eretico di SienaCaterina, Francesca, Vittorio... - Eretico di Siena

Caterina, Francesca, Vittorio…

Sperando che i venti di pace – quantomeno di tregua – in Medio Oriente possano reggere il più possibile (difficile essere del tutto ottimisti, ma cerchiamo di esserlo), e detto che a questo giro – a differenza dell’Ucraina, purtroppo – l’azione diplomatica di Trump ha senz’altro funzionato, chiudiamo questa trilogia sulla questione Gaza, prima di scrivere di altro (se per l’appunto la tregua regge)…

 

LA POLITICA SI DIMENTICA DI SANTA CATERINA

Davvero molto curioso e stimolante ciò che è accaduto negli ultimi giorni a proposito di Santa Caterina, in pratica dimenticata dal Parlamento e dal Governo, e poi riesumata mercoledì dal Presidente Mattarella: ci si era dimenticati che il 4 ottobre, en passant, ricorrerebbe anche una laica festa a lei dedicata, ovviamente diversa dalla giornata del calendario religioso (29 aprile).

Curioso, perché mentre del poverello di Assisi per ovvi motivi si è sempre cercata anche un’appropriazione da Sinistra (pacifismo, abbinato al pauperismo), la mistica di Fontebranda è sempre stata una Santa – diciamo così – assai conservatrice e soprattutto romanocentrica, ergo benissimo voluta dal Fascismo e non a caso creata Patrona d’Italia – insieme a Francesco – nel 1939, all’apogeo del ventennio mussoliniano. In questo 2025 così contraddittorio, vediamo invece un Francesco riportato sugli altari dalla Destra governativa, e una Caterina lasciata – a livello nazionale – tristemente a se stessa: un rimedio, lo si troverà, ma la frittatina è comunque fatta.

D’altra parte, in un’Italia in cui le piazze si riempiono di bandiere e vessilli inneggianti ad un (inesistente, purtroppo) Stato facente parte della frastagliata galassia islamica (ed islamista, vedasi Hamas stessa), con che faccia si può tornare a Caterina, di grazia? Ad una che voleva convertire gli “infedeli mussulmani”, evitare loro di perdersi con il malefico e blasfemo Islam: si legga, fra gli altri, un libro come “…rizzate el gonfalone della Santissima Croce”, in cui Massimo Viglione ricostruisce ciò che la mistica di Fontebranda pensava dell’Islam.

Tutta roba antica, si capisce: e ci mancherebbe altro! Noi siamo per l’apertura e per l’inclusione, davvero senza alcuna ironia: è l’unica strada percorribile, l’unica via praticabile. Da qui a vedere sventolare più bandiere palestinesi che italiane, però, un pochino ce ne corre, ma tanto è: non è più tempo di Caterine, oggi siamo più propensi alle Francesche, suvvia…

 

FRANCESCA ALBANESE (PALESTINESE): TRE MOTIVI PER DIRLE GRAZIE

Ci sono almeno tre motivi per dire grazie alla dottoressa Francesca Albanese (ma soprattutto palestinese): non sono proprio – almeno per quanto ci riguarda -, quelli per i quali i Sindaci le danno le chiavi della città (!), la premiano ogni mezz’ora o la invitano come special guest di eventi filogazisti, ma insomma non stiamo troppo a sottilizzare…

Il primo, è che la Albanese (palestinese) ha ormai superato – per presenze televisive e per premiazioni istituzionali – il professore (sociologo) Alessandro Orsini, il quale dal 2022 ci ammansisce il suo verbo di sociologo applicato alla Geopolitica, senza soluzione di continuità. Trattasi di colui che dice e scrive – e lo fa da più di un anno – che la Russia ha stravinto la guerra, e che se Putin non è arrivato (ancora) a Kiev, è solo giacché non ci vuole arrivare lui, per capirsi. Lo fa per creare la suspence su quando ci arriverà, insomma. Il professor Orsini – questo va da sé – non lo ammetterebbe mai, ma da quando furoreggia la “nostra signora pro Pal” (copyright di Fabrizio Roncone, Corriere della sera di ieri), gli accessi di invidia sono assai ardui da tenere a freno…

In secondo luogo, perché con la professoressa Albanese (palestinese) ed il suo continuo modus operandi si infrange – finalmente, vivaddio, finalmente! – il vittimismo aprioristico delle donne,  attaccate in quanto tali; essendo stata lei criticata – del tutto giustamente – per avere avuto parole assai dure contro la senatrice Liliana Segre, come fa ad attuare il paradigma vittimistico dopo avere attaccato lei stessa una donna, per di più anziana ed incidentalmente sopravvissuta ad Auschwitz?

In terzo luogo, perché essendo divenuta lei l’eroina delle “battaglie” dei Pro Pal, ci fa capire davvero molto di tutto ciò che rappresenta questo magmatico movimento, che copre – da Greta in giù – una variegatissima fauna antropologica. Della quale fauna, la dottoressa Albanese (palestinese) è di gran lunga l’incarnazione più esemplificativa…

Il Diritto internazionale, lo conosce solo lei, sia chiaro, e non lo manda a dire; come era accaduto ai virologi – improvvisamente divenuti star da prime serate, serate in cui peraltro non si poteva neanche uscire da casa -, il problema è: se, puta caso, a Gaza reggesse la pace, e quindi non la chiamasse più nessuno nel prime time, come farebbe a gestire il lutto della perduta popolarità?

Se venisse meno l’emotività del momento, come si potrebbe andare avanti chiamando resistenti – e paragonandoli ai partigiani italiani, cosa che avrebbe dovuto portare alle veementi, ed invece inesistenti, proteste dell’Anpi – i liberaldemocratici di Hamas, incappucciati e di nero vestiti?

In ogni caso, non chiamate mai e poi mai Francesca Albanese “cattiva maestra”, mi raccomando: tutto al più, lei è una “cattiva professorona”, con più titoli di tutti…

 

LA LEZIONE (DIMENTICATA) DELL’ALFIERI

“Tirannide indistintamente appellare si deve ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto eluderle, con sicurezza d’impunità…ogni società, che lo ammetta, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo”.

Questo è uno dei passaggi cruciali del trattato di Vittorio Alfieri “Della tirannide”, concepito nel 1777, pubblicato in seguito in Francia – contro la volontà dell’autore, fra l’altro -, arrivato in Italia solo nel 1927: parole che hanno un’attualità sconcertante.

Preparando la conferenza che terrò domani ad Asti (“Vittorio Alfieri fra Siena e Firenze”, organizzata dagli amici della locale Fondazione Centro di studi alfieriani), mi sono imbattuto in queste parole, che non mi trovavo davanti dai tempi, forse, del Liceo.

In questo autunno, stiamo vedendo piazze piene, centinaia di migliaia di persone mobilitate contro un massacro di civili (fra questi 65mila gazawi uccisi, ci sarà pur stato anche qualche terrorista?): ed è cosa buona e giusta, perché il valore della vita dei civili è ovviamente sacrosanto, e speriamo che Netanyahu un giorno ne paghi il fio (espressione un po’ alfieriana, lo ammetto).

Ma dobbiamo amaramente constatare come in Italia non esista più la mobilitazione per la libertà, la libertà contro quella tirannide così esecrata dall’Alfieri: certo non a caso, su Gaza nessuno dice alcunché sull’oligarchia, tirannica e liberticida, di Hamas; e per quanto concerne l’Ucraina, in tanti dicono e scrivono – ed ancora in più grande copia lo sussurrano – che gli ucraini avrebbero fatto meglio ad arrendersi subito, nel 2022, evitando il luttuoso procrastinarsi della guerra.

Non c’è proprio verso: la Libertà, declinata nel senso del grande astigiano, non va più tanto di moda; Alfieri considerava il popolo che sopportava in silenzio la tirannide “schiavo”: oggi, invece, il popolo che si arrende di fronte al più forte, oppure che si consegna ai dittatori senza capacità alcuna di reazione interna, è decisamente più cool…

 

 

 

 

26 Commenti su Caterina, Francesca, Vittorio…

  1. Paolo Panzieri scrive:

    Ci ha lasciato – purtroppo – la Dott.ssa Franca Pannunzio, già alunna del Piccolomini, poi Professoressa di diritto al Bandini ed infine Giudice di Pace di Siena.
    Per come l’ho conosciuta, una donna inteligente, giusta, arguta.
    La dimostrazione di come si possa (e si debba) rendere giustizia al cittadino anche nelle piccole questioni (quelle bagatellari) che più gli iteressano e che invece lo Stato (i.e. la magistratura) tende colpevolmente ad ignorare.
    Un pensiero.

    • Eretico scrive:

      Caro Paolo,
      la dottoressa Franca Pannunzio era un’amica di famiglia di antica data, e così mi unisco assai volentieri al tuo ricordo, del quale anzi ti ringrazio sentitamente.

      Sono stato compagno di scuola – non di classe – dell’amato figlio Gianluca, a cui mando adesso un abbraccio sincero; sono stato in una lontana estate (1986, direi) ospite agostano della famiglia Serra-Pannunzio, nella loro bella casa di villeggiatura in Sardegna: ed è grazie a loro, che ho visto per la prima volta (anche l’ultima, ad ora) la fantastica spiaggia della Pelosa, da cui si scorge bene l’Asinara.
      Li ringrazio ancora per la squisita ospitalità, e per l’affabilità dimostrata nei miei confronti.

      Riposa in pace, cara Franca…

  2. ginocacino scrive:

    … buongiorno ai lettori del blog ed al suo redattore capo … in effetti questa situazione in mediooriente ha tirato fuori il meglio e il peggio di molte persone e gruppi di persone … prendiamo la Albanese, pressochè sconosciuta al grande pubblico prima della sua famosa relazione per conto dell’ONU … ebbene lei proprio incarna perfettamente quanto detto, all’inizio coraggiosa a pubblicare senza peli “sulla carta” quanto stava accadendo in Palestina e sorpresa e spaventata dalle reazioni istituzionali ma galvanizzata, decisamente troppo, dalle folle che l’hanno acclamata e che le hanno fatto perdere quella lucidità di cui all’inizio sembrava portatrice … quegli attacchi, certamente inopportuni alla Segre ma sopratutto quella scenetta penosa di fronte a quel sindaco davvero erano fuori luogo

  3. Anonimo scrive:

    …..la professoressa Francesca Albanese, a forza di ubriacarsi di cittadinanze onorarie, volendo fare la spiritosa, e’ riuscita anche ad offendere i cittadini di Napoli ( dando loro implicitamente dei nullafacenti , ), città che proprio alcuni giorni fa le ha conferito la cittadinanza onoraria.
    Grande Professoressa, sei tutti noi!

    Fausto

  4. Ottavio scrive:

    Re: Albanese vs Segre.

    Caro Eretico (e lettori), mi stupisco che tu ti stupisca. La sinistra ama molto gli ebrei, ma sono quando sono morti. Quando sono ancora in vita, li chiamano sionisti, occupatori, assassini. Una volta lo facevamo tutti noi, destra, centro o sinistra. Ora solo la sinistra.

    Non so se sia mai stato tradotto in italiano, ma consiglio la lettura di “People Love Dead Jews” di Dara Horn.

    PS: Qualcuno indaghi sui finanziamenti ricevuti dalla signora dei pro-pal da organizzazioni vicine ad Hamas. Basta fare un po di google, in inglese.

    • Gp scrive:

      I ‘Jaws’ hanno costruito scientemente e meticolosamente in 80 anni l’amore per i ‘dead Jaws’, riuscendo a ricavare il massimo dalla immane tragedia di cui sono stati vittime. Io stesso ho amato anna frank o le vittime descritte dei lager da primo Levi o da una miriade di documentari o film sull’argomento, prodotti conbsuccesso dagli ebrei per farci amare gli ebrei.
      Nethanisuce la sua banda ha vanificato tutto questo sforzo

  5. Ics scrive:

    Figure battagliere come Santa Caterina sono finite inevitabilmente nel dimenticatoio, in quanto lontane dalla mentalità erbivora dell’italiano moderno.

    L’albanese, l’imam di Torino o i comunisti in piazza.
    Più si manifestano, più rendono facile il compito alla maggioranza silenziosa.

    Una donna vince il premio nobel per la pace, simbolo della lotta contro la dittatura comunista (chissà se alle femministe dure & pure garberà)

    Prosegue lo psicodramma transalpino: i francesi sono degli italiani con la presunzione di credersi grande potenza. Per 20 anni il pd è stato capace di alimentare (mascherato da europeismo) il senso di inferiorità verso codesta gente.

    È stata una settimana da intensi bruciori di culo per i buoni & giusti: ci penserà il biden nostrano a lenirvi i dolori

  6. Gp scrive:

    Se vince Giani/biden dopo aver raddoppiato l’irpef meritiamo di averla quadruplicata

    A proposito…

    https://m.youtube.com/watch?v=VaDKXHtFwnU

  7. Roberto scrive:

    Secondo voi la Albanese ha diritto ad esprimere il suo pensiero?

    • Eretico scrive:

      Certo che ce lo ha, caro Roberto, non siamo mica in Russia: il grave è semmai che ci sia che la premia, financo in sedi istituzionali, per quello che dice; quello davvero è molto grave: la aspettiamo, trepidanti, all’Università per stranieri di Sienina.

      A proposito: se ce la fate (quasi impossibile), risparmiate i commenti sulle esternazioni del Ministro Roccella, sul Giani bis e via dicendo. Nel prossimo pezzo, se ne scriverà, con dovizia di particolari…

      L’eretico, di ritorno da Asti

      • Roberto scrive:

        Non siamo in Russia, ma nemmeno negli USA, eppure gli USA l’hanno sanzionata per aver espresso il suo pensiero, e le banche italiane hanno aderito “volontariamente” al dictat Trumpiano, bloccando tutta l’operatività bancaria, per paura de essere a loro volta oggetto di sanzioni. E il governo italiano muto, con buona pace della del sovranismo. Padroni a casa nostra,si, ma gli USA.Evvva la libertà.

        • Eretico scrive:

          Caro Roberto,
          potresti spiegare meglio a cosa esattamente alludi, scrivendo “eppure gli USA l’hanno sanzionata (la Russia, Ndr) per avere espresso il suo pensiero”? Ti ringrazio in anticipo del chiarimento, davvero necessario (a me di sicuro, credo anche ai lettori).

          Quanto alle elezioni – come detto ieri sera – ne scriveremo nel prossimo pezzo, ma ovviamente non si censura chi voglia anticipare qualcosa di suo…

          L’eretico

          • Roberto scrive:

            Parlo delle sanzioni USA alla Francesca Albanese. dopo il suo intervento all’ONU dello scorso luglio. Davvero non ne seri al corrente?

  8. Roberto scrive:

    Se invece possiamo dire qualcosa sulle regionali in Toscana, è andata come facilmente prevedibile, nonostante il bravo Tomasi. Spiace per il duo Salvini-Vannacci. Meno voti della Bundu. I Toscani gli hanno dato il foglio di via: remigration, please. Ci hanno messo una bella croce (X) sopra

  9. Roberto scrive:

    Caro Eretico, puoi spiegare, se vuoi, perché dici che “non a caso” Francesco e Caterina sono stati creati patroni d’Italia all’aperto dell’era fascista? Perché “non a caso”?
    P.S. Anche i Santi adesso sono gaberianamente classificati di destra e di sinistra? Come la doccia e il bagno.

    • Eretico scrive:

      Caro Roberto,
      mi stupisco che uno, informato come te, non lo sappia: Caterina fu fatta “compatrona” per i suoi meriti, in particolare quello di essersi battuta per fare tornare il Papato a Roma, dopo la nota cattività avignonese; una Santa romana, dunque, era perfetta, nel decennale dei Patti lateranensi, per il Duce: e Pio XII colse la palla al balzo.
      Non a caso, forse saprai – o forse no – che nella pars inferior di San Domenico c’era, durante il Ventennio, il Sacrario dei martiri fascisti senesi (Rino Daus ed altri).

      Su Francesca Albanese, rileggiti il tuo commento: non si capiva certo che tu ti riferissi a lei; quanto al fatto che sia stata sanzionata, me ne farò una ragione: con il libro che scriverà – dopo essere stata proclamata la pasionaria di Gaza – le royalties le basteranno per sopravvivere per qualche decennio, non penare per lei…

      L’eretico

      • Roberto scrive:

        Grazie per le informazioni storiche. Sull’Albanese riconduci tutto al vil denaro, ma non ti esprimi sul fatto che in una democrazia occidentale (USA) si possa essere trattati come dei terroristi solo per aver espresso delle idee, tra l’altro all’ONU), e un paese (ITALIA) ormai prono ai dictat trumpiani senza se e senza ma, permette un trattamento tale anche nel proprio territorio. Spiace che uno attento alle libertà come te non sembri dare peso alla cosa.

        • Eretico scrive:

          A me pare che, riguardo alla autoproclamata luminare del Diritto internazionale, in Italia, almeno fino ad una settimana fa, ci fosse la corsa a dare premi e cittadinanze onorarie (magari con lei che tratta a pesci in faccia chi, sbagliando di brutto, la premia): noto con estremo piacere che parecchi ci stanno ripensando.
          Già il fatto che qualcuno possa considerare la Albanese una mezza martire, fa capire l’impazzimento dei tempi: ogni periodo ha la eroina che si merita…

          L’eretico

          • Roberto scrive:

            Non hai capito il punto, o forse non mi sono spiegato bene. Il punto è che la libertà di opinione viene fatta pagare con le sanzioni ad persona applicate da Trump, e il peggio è che vengono applicate anche in Italia. La Albanese può avere tuttp il torto possibile, ma non è ammissibile che venga sanzionata per le sue idee.
            Questo avviene nei regimibm autoritari, non può avvenire in paesi tradizionalmente democratici.

          • Gp scrive:

            Ben vengano Albanese, Vannacci, Salis, Bandecchi, Soumahoro… sintomo di democrazia, finché ci si limita a criticarli… quando si censurano o si perseguitano è un pessimo segnale

  10. Anonimo scrive:

    La vittoria di Gianni era prevedibile e non mi ha sorpreso, ma vedere un “ superstite “ del PD senese di annata come Bezzini essere campione di preferenze, anche a Siena, mi fa, amaramente, riflettere.
    Comunque, tutto sommato, non giudico negativo che sia suonato un campanellino di allarme anche all’amministrazione Fabio……

    Fausto

  11. Roberto scrive:

    Vorrei fare una notazione sulla coalizione di sinistra. Elly è accusata da un parte del suo partito di essere troppo appiattita sui 5 Stelle. Conte invece accusato dai suoi di essere troppo appiattito sul PD.
    A, se imparassero dagli avversari come si sta in una coalizione!
    Sono una garanzia di lunga vita per la Meloni. Può rimanere lì a vegetare, tanto lei sa come compattare i suoi elettori. A sinistra no.

  12. VEDO SEMPRE PIU' NERO scrive:

    Dato che, purtroppo, dovrò inervenire raramente in questo blog voglio solo esprimere il mio sfogo contro tutti i toscani che hanno riconfermato una classe politica inetta, buonista ipocrita e tanti altri epiteti strameritati. Per riconoscenza Giani e soci aumenteranno la già alta quota Irpef regionale e tanti altri regali come la fregatura della stazione AV da Creti a Rigutino. Ovviamente con i buonisti i soldi rastrellati a noi toscani per la sanità andranno in gran parte a gente che non si vuole integrare. Nella sanità, abbiamo già il paradosso che se uno è malato e del luogo dovrà stare a casa lasciando il posto ai tanti stranieri negli ospedali. Tanti altri disagi per questi che va bene devono essere aiutati,m adobbiamo pensare anche ai nostri. Basta, sono amareggiato per il voto. Toscani stupidi e masochisti. Siena sempre più preda della delinquenza. Continuiamo a farci male. Non dico altro.

    • Eretico scrive:

      Caro Vedo sempre più nero,
      delle elezioni scriverò ovviamente nel prossimo pezzo, che verrà sfornato domani, Deo adjuvante: ma il tuo amaro sfogo – come gli altri commenti ad hoc – lo possiamo senza problemi anticipare.
      Ne approfitto per informare – che non si dica che qui non si è pluralisti, eh – che Maurizio Montigiani mi ha informato che, all’interno della trasmissione “Farwest” di stasera (Raitre, 21,30), si parlerà de “L’ombra della ‘ndrangheta sulla morte di David Rossi” (come dire: il circo mediatico continua, come ampiamente previsto).

      Nel frattempo, per quello che vale: piena solidarietà a Sigfrido Ranucci, demiurgo di Report.

      L’eretico

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